Amputazione basale della falange distrale del dito indice destro ... non attuali alterazionidel moco
Salve a tutti
All'età di 3 anni ( attualmente 21 ) ebbi un incidente che mi portò a perdere la parte estrema del dito indice destro , diciamo il 65 % della terza falange ( per spiegarmi ancora meglio , tutta la parte che comprende l'unghia ) ;
e in seguito mi è cresciuta una specie di unghia a uncino . . .
Dalla relazione delle radigrafie fatte qualche anno fa è emersa questa dicitura : "Amputazione basale della falange distrale del dito indice destro ... non attuali alterazionidel mocone osseo".
Allora chiedo se è possibile una ricostruzione di questa piccola porzione di dito .
Vi ringrazio in anticipo , cordiali saluti .
All'età di 3 anni ( attualmente 21 ) ebbi un incidente che mi portò a perdere la parte estrema del dito indice destro , diciamo il 65 % della terza falange ( per spiegarmi ancora meglio , tutta la parte che comprende l'unghia ) ;
e in seguito mi è cresciuta una specie di unghia a uncino . . .
Dalla relazione delle radigrafie fatte qualche anno fa è emersa questa dicitura : "Amputazione basale della falange distrale del dito indice destro ... non attuali alterazionidel mocone osseo".
Allora chiedo se è possibile una ricostruzione di questa piccola porzione di dito .
Vi ringrazio in anticipo , cordiali saluti .
[#1]
Gentile utente,
la ricostruzione delle dita deve essere perseguita quando la perdita dei tessuti ossei è tale da compromettere la funzione del dito stesso. E' questo il caso delle amputazioni digitali dell'indice e del pollice oltre la metà della loro lunghezza (quindi compresa la falange intermedia per l'indice, e l'intera falange distale per il pollice). In tutti gli altri casi, l'indicazione alla ricostruzione è relativa al caso in questione, ma non è di certo indicata per le amputazioni apicali, come la sua. Questo perchè le procedure standard di ricostruzione (innesto d'osso e copertura con lembi locali di tessuto cutaneo, lembi liberi osteocutanei microvascolari prelevati dalle dita dei piedi, etc..) hanno di per sè delle complicanze (infezioni, riassorbimenti o necrosi ossee, etc..) che possono compromettere il risultato dell'intervento ed inoltre la funzione dello stesso dito, con conseguente peggioramento generale, piuttosto che miglioramento. Quindi, se il dito è più corto, ma funzionante, ( se il suo dito le consente di fare la "pinza" con il pollice, e prendere gli oggetti, anche se più corto), è controindicata la ricostruzione. Riguardo alla possibilità di rigenerazione ossea in laboratorio o all'innesto di cellule staminali (il futuro a cui tutti tendiamo), per il momento siamo ancora piuttosto lontani dall'ottenere grandi risultati che si possano applicare alla pratica clinica. Discorso a parte merita l'estetica del dito. Esistono differenti procedure chirurgiche che si possono eseguire sull'unghia, e che migliorano l'aspetto estetico del dito, che sarà sempre più corto degli altri raggi digitali, ma avrà un'unghia regolare e del tessuto periungueale simile alle altre dita. Le protesi in silicone, seppur molto belle, sono poco funzionali. Si sottoponga ad una visita con un chirurgo della mano o un chirurgo plastico, potrà fugare i suoi dubbi e consigliarLa al meglio.
Cordiali saluti
la ricostruzione delle dita deve essere perseguita quando la perdita dei tessuti ossei è tale da compromettere la funzione del dito stesso. E' questo il caso delle amputazioni digitali dell'indice e del pollice oltre la metà della loro lunghezza (quindi compresa la falange intermedia per l'indice, e l'intera falange distale per il pollice). In tutti gli altri casi, l'indicazione alla ricostruzione è relativa al caso in questione, ma non è di certo indicata per le amputazioni apicali, come la sua. Questo perchè le procedure standard di ricostruzione (innesto d'osso e copertura con lembi locali di tessuto cutaneo, lembi liberi osteocutanei microvascolari prelevati dalle dita dei piedi, etc..) hanno di per sè delle complicanze (infezioni, riassorbimenti o necrosi ossee, etc..) che possono compromettere il risultato dell'intervento ed inoltre la funzione dello stesso dito, con conseguente peggioramento generale, piuttosto che miglioramento. Quindi, se il dito è più corto, ma funzionante, ( se il suo dito le consente di fare la "pinza" con il pollice, e prendere gli oggetti, anche se più corto), è controindicata la ricostruzione. Riguardo alla possibilità di rigenerazione ossea in laboratorio o all'innesto di cellule staminali (il futuro a cui tutti tendiamo), per il momento siamo ancora piuttosto lontani dall'ottenere grandi risultati che si possano applicare alla pratica clinica. Discorso a parte merita l'estetica del dito. Esistono differenti procedure chirurgiche che si possono eseguire sull'unghia, e che migliorano l'aspetto estetico del dito, che sarà sempre più corto degli altri raggi digitali, ma avrà un'unghia regolare e del tessuto periungueale simile alle altre dita. Le protesi in silicone, seppur molto belle, sono poco funzionali. Si sottoponga ad una visita con un chirurgo della mano o un chirurgo plastico, potrà fugare i suoi dubbi e consigliarLa al meglio.
Cordiali saluti
Dr. Massimiliano Tripoli
www.massimilianotripoli.it
Dirigente Medico, Policlinico "P. Giaccone", Palermo
[#2]
Utente
Dottore grazie per la risposta e per avermi dedicato il suo tempo nel rispondere in maniera così ampia ......
Per quanto riguarda il miglioramento dell'aspetto estetico saprebbe consigliarmi , se possibile , un suo collega di Napoli o al limite Caserta dove poter fare una visita !?!
La ringrazio ancora in anticipo
Cordiali saluti
Per quanto riguarda il miglioramento dell'aspetto estetico saprebbe consigliarmi , se possibile , un suo collega di Napoli o al limite Caserta dove poter fare una visita !?!
La ringrazio ancora in anticipo
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 13k visite dal 27/09/2011.
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