Lesione legamento estesore v dito
Salve,qualche mese fa ho subito una lesione sottocutanea al legamento estensore del V dito della mano. L'incidente è avvenuto in barca,il dito mi è rimasto imprigionato tra una cima ed il winch,ha subito un carico notevole,ma lì per lî non pareva nulla di piû di una brutta contusione,e solo dopo una settimana siamo scesi a terra e l'ho fatto vedere ad una dottoressa,che mi ha detto di non preoccuparmi. Un mese dopo sono andata in ospedale e mi hanno diagnosticato una lesione a bottoniera, ma essendo in gravidanza non mi hanno potuto fare una radiografia.mi hanno consigliato un tutore in estensione(camp 507)da mantenere per una quarantina di giorni. Il tutore faceva parecchio male inizialmente,e mi era impossibile mantenerlo tutto il giorno perchè il dito mi si addormentava. La prossima settimana avrò il nuovo controllo,ma pur essendo diminuito il dolore con il tutore, l'articolazione prossimale rimane gonfia e bloccata, e sono onestamente un pò scettica sulla possibilità che il legamento riesca a ripristinarsi da solo. Non era il caso di fare un'ecografia per vedere la situazione? Ringraziando per l'attenzione
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Gentile Signora,
l'ecografia serve a poco in questi casi: la diagnosi è sostanzialmente clinica.
Se la lesione del tendine (non legamento) estensore del dito interessa l'inserzione prossimale si ha la lesione "ad asola" (a bottoniera è una italianizzazione del termine francese "en boutonnière"), cioè la flessione dell'articolazione interfalangea prossimale con iperestensione di quella distale.
Se invece il tendine si rompe più distalmente, si ha il "dito a martello", cioè la flessione della sola falange ungueale.
Se quindi la sua lesione è certamente quella ad asola, andrebbe riparata chirurgicamente, in anestesia locale (si addormenta solo il dito interessato).
Probabilmente, le è stato prescritto il tutorino per l'estensione della I.F.P. in quanto esiste già una rigidità in flessione: in questi casi, non si può procedere all'intervento se prima non si è recuperata una normale mobilità passiva dell'articolazione.
Cordiali saluti.
l'ecografia serve a poco in questi casi: la diagnosi è sostanzialmente clinica.
Se la lesione del tendine (non legamento) estensore del dito interessa l'inserzione prossimale si ha la lesione "ad asola" (a bottoniera è una italianizzazione del termine francese "en boutonnière"), cioè la flessione dell'articolazione interfalangea prossimale con iperestensione di quella distale.
Se invece il tendine si rompe più distalmente, si ha il "dito a martello", cioè la flessione della sola falange ungueale.
Se quindi la sua lesione è certamente quella ad asola, andrebbe riparata chirurgicamente, in anestesia locale (si addormenta solo il dito interessato).
Probabilmente, le è stato prescritto il tutorino per l'estensione della I.F.P. in quanto esiste già una rigidità in flessione: in questi casi, non si può procedere all'intervento se prima non si è recuperata una normale mobilità passiva dell'articolazione.
Cordiali saluti.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.7k visite dal 12/09/2011.
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