Emangioma/granuloma piogenico da corpo estraneo
Buonasera.
Vorrei chiedere consiglio su un problema che non so come risolvere.
Ottobre 2010 – mi penetra una scheggia di metallo o pvc nel dito della mano.
Non riesco a toglierla, il mio medico mi consiglia “ittiolo” , cresce una cisti che scoppia con relativa emorragia.
Il medico mi consiglia un dermatologo che tratta l’escrescenza con azoto liquido per 2 volte.
Ricresce di nuovo più grossa e aggressiva. Cambio dermatologo ma il trattamento è lo stesso.
Dopo 6 mesi mi ritrovo con una protuberanza alta 2 cm e larga 1 cm.
Escissione chirurgica lo scorso aprile. Ricresce. Inizio a consultare dermatologi, chirurghi della mano, chirurghi plastici, e ortopedici. Nessuno mi prescrive antibiotici o un tampone.
Viene effettuato solo un esame istologico che dice: “presenza di numerose colonie batteriche all’interno della reazione infiammatoria. Il quadro istologico è quello di un emangioma capillare, variante granuloma piogenico”. E’ per caso possibile, analizzando i vetrini del granuloma escisso, capire quali germi, batteri o funghi sono presenti?
Mi vengono prescritti i seguenti esami:
Esito eco muscolo tendinea: "formazione ipoecogena con importante vascolarizzazione intralesionale con accentuata vascolarizzazione anche peri lesionale. Si estende dal piano cutaneo fino al piano osseo della falange ungueale, la corticale non appare interrotta”.
Esito RMN con mezzo di contrasto: “la formazione mostra iperintensità di segnale nelle acquisizioni T2 con e senza soppressione del grasso. La sede e la morfologia della lesione possono orientare a favore di un granuloma reattivo. La sequenza angiografica eseguita durante iniezione a bolo di mdc evidenzia una più ricca vascolarizzazione arteriosa, in assenza di vasi neoformati”.
Esito scintigrafia con leucociti marcati: "Area di accumulo di globuli bianchi a livello della falange distale dimostrativa della presenza di un focolaio settico.”
Oggi ho visto un medico infettivologo che tenterebbe una cura con LEVOXACIN 500 mg e SPORANOX 100 mg non sapendo di quali germi, batteri o funghi si tratti. Se questa cura non dovesse funzionare, intende bucare con una siringa il granuloma ed estrarre liquido da analizzare. Il problema è che bucandolo inizierà di nuovo a crescere come già successo in passato.
Non intendo farmi amputare il dito, né tanto meno rischiare il taglio accidentale del tendine che produrrebbe un risultato paragonabile quasi all’amputazione, per cui chiederei gentilmente un consiglio su come procedere ed eventualmente a chi rivolgermi.
Desolata per la lunghezza della spiegazione.
Grazie mille. Cordiali saluti.
Vorrei chiedere consiglio su un problema che non so come risolvere.
Ottobre 2010 – mi penetra una scheggia di metallo o pvc nel dito della mano.
Non riesco a toglierla, il mio medico mi consiglia “ittiolo” , cresce una cisti che scoppia con relativa emorragia.
Il medico mi consiglia un dermatologo che tratta l’escrescenza con azoto liquido per 2 volte.
Ricresce di nuovo più grossa e aggressiva. Cambio dermatologo ma il trattamento è lo stesso.
Dopo 6 mesi mi ritrovo con una protuberanza alta 2 cm e larga 1 cm.
Escissione chirurgica lo scorso aprile. Ricresce. Inizio a consultare dermatologi, chirurghi della mano, chirurghi plastici, e ortopedici. Nessuno mi prescrive antibiotici o un tampone.
Viene effettuato solo un esame istologico che dice: “presenza di numerose colonie batteriche all’interno della reazione infiammatoria. Il quadro istologico è quello di un emangioma capillare, variante granuloma piogenico”. E’ per caso possibile, analizzando i vetrini del granuloma escisso, capire quali germi, batteri o funghi sono presenti?
Mi vengono prescritti i seguenti esami:
Esito eco muscolo tendinea: "formazione ipoecogena con importante vascolarizzazione intralesionale con accentuata vascolarizzazione anche peri lesionale. Si estende dal piano cutaneo fino al piano osseo della falange ungueale, la corticale non appare interrotta”.
Esito RMN con mezzo di contrasto: “la formazione mostra iperintensità di segnale nelle acquisizioni T2 con e senza soppressione del grasso. La sede e la morfologia della lesione possono orientare a favore di un granuloma reattivo. La sequenza angiografica eseguita durante iniezione a bolo di mdc evidenzia una più ricca vascolarizzazione arteriosa, in assenza di vasi neoformati”.
Esito scintigrafia con leucociti marcati: "Area di accumulo di globuli bianchi a livello della falange distale dimostrativa della presenza di un focolaio settico.”
Oggi ho visto un medico infettivologo che tenterebbe una cura con LEVOXACIN 500 mg e SPORANOX 100 mg non sapendo di quali germi, batteri o funghi si tratti. Se questa cura non dovesse funzionare, intende bucare con una siringa il granuloma ed estrarre liquido da analizzare. Il problema è che bucandolo inizierà di nuovo a crescere come già successo in passato.
Non intendo farmi amputare il dito, né tanto meno rischiare il taglio accidentale del tendine che produrrebbe un risultato paragonabile quasi all’amputazione, per cui chiederei gentilmente un consiglio su come procedere ed eventualmente a chi rivolgermi.
Desolata per la lunghezza della spiegazione.
Grazie mille. Cordiali saluti.
[#1]
Gentile Signora,
senza poter visualizzare la documentazione e senza l'esame clinico è molto difficile dare una valutazione oggettiva.
Il granuloma piogenico viene trattato il modi molto diversi ma esistono evidenze scientifiche che suggeriscono come trattamento per prevenire le recidiva, la rimozione completa del tumore utilizzando mezzi ottici come il microscopio e operando a campo esangue. Le consiglio in ogni caso di fare riferimento ad un gruppo chirurgia della mano o microchirurgia.
Le invio un link di uno studio a riguardo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7706889
Cordiali saluti
senza poter visualizzare la documentazione e senza l'esame clinico è molto difficile dare una valutazione oggettiva.
Il granuloma piogenico viene trattato il modi molto diversi ma esistono evidenze scientifiche che suggeriscono come trattamento per prevenire le recidiva, la rimozione completa del tumore utilizzando mezzi ottici come il microscopio e operando a campo esangue. Le consiglio in ogni caso di fare riferimento ad un gruppo chirurgia della mano o microchirurgia.
Le invio un link di uno studio a riguardo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7706889
Cordiali saluti
Dr. Paolo Titolo
Microchirurgo
Chirurgo della mano
Ortopedico e Traumatologo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13.3k visite dal 16/08/2011.
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