Formicolio e dolore mano, che aumentano in posizione seduta o distesa
Buongiorno gentili dottori.
Scrivo per conto di mia madre, che ha 63 anni.
In seguito e leggeri formicolii alle mani, nel 10/2008 è stata effettuata un elettromiografia. Il risultato: “moderata sofferenza moderata dei nervi mediani al polso più evidenti a DX.”
Il medico suggerisce l’operazione, ma per motivi personali mia madre decide di rimandare..
Da 3 mesi a questa parte, si sono intensificati i formicolii alla mano DX, dove si aggiunge la perdita di sensibilità alle dita mediane, il rigonfiamento del polso e del dorso della mano, e la difficoltà a distendere completamente la mano.
Mia madre decide quindi di prenotare una visita dallo specialista.
Due settimane fa però, cominciano dei disturbi alla mano Sx, che divengono in breve più problematici di quelli dell’altra mano: un dolore intenso alle due dita mediane, che si irradia fino al gomito e un formicolio permanente alla mano. (è anche presente del dolore al tatto delle ossa della mano) Questi dolore e formicolio alla mano Sx si intensificano violentemente quando assume una posizione seduta appoggiandosi allo schienale di una sedia (non si verificano invece, sedendosi in punta), o peggio ancora stendendosi sul letto per dormire.
Questo formicolio si verifica a tratti anche nella mano Dx (specie da distesi) ma in modo molto meno fastidioso dell’altra.
Eseguita la visita specialistica, mia madre fa presente i disturbi di entrambe le mani al medico, che le prescrive una ecografia alla mano destra, per identificare la causa del rigonfiamento, ma non dice nulla riguardo alla mano sinistra, che è quella che più da problemi.
Dall’ecografia (che mia madre di sua iniziativa si è fatta eseguire anche per il polso sinistro) è risultato al polso DX: “quadro di tenosinovite di De Quervain. Moderato inspessimento della guaina sia del flessore comune delle dita che dell’estensore comune delle dita a livello dell’articolazione radiocarpica. Non lesioni spazio occupanti.”
Mentre nulla al polso SX: (“regolari strutture tendinee esaminate sia sul piano degli estensori che sul piano dei flessori”)
Ora, la visita di controllo post-ecografia con lo specialista è fissata per il 9 maggio. Dato che più o meno si è capito il problema della mano destra, piuttosto vorrei sentire le Vostre opinioni sui disturbi della mano sinistra, che è quella che le da più problemi (e dove dall’ecografia non è risultato nulla).
La causa può ricercarsi nel fatto che mia madre soffre di una cronica mancanza di calcio in seguito a una tiroidectomia totale eseguita 6 anni fa? Prende quotidianamente integratori in pastiglie, ma in tutti gli esami che ha fatto dall’intervento ad oggi il livello di calcio è sempre rimasto sotto il minimo.
Oppure può essere un fatto di circolazione, o vertebrale, dato l’aumentare dei disturbi in posizione distesa o appoggiata?
Grazie mille, e mi scuso per la lunghezza.
Scrivo per conto di mia madre, che ha 63 anni.
In seguito e leggeri formicolii alle mani, nel 10/2008 è stata effettuata un elettromiografia. Il risultato: “moderata sofferenza moderata dei nervi mediani al polso più evidenti a DX.”
Il medico suggerisce l’operazione, ma per motivi personali mia madre decide di rimandare..
Da 3 mesi a questa parte, si sono intensificati i formicolii alla mano DX, dove si aggiunge la perdita di sensibilità alle dita mediane, il rigonfiamento del polso e del dorso della mano, e la difficoltà a distendere completamente la mano.
Mia madre decide quindi di prenotare una visita dallo specialista.
Due settimane fa però, cominciano dei disturbi alla mano Sx, che divengono in breve più problematici di quelli dell’altra mano: un dolore intenso alle due dita mediane, che si irradia fino al gomito e un formicolio permanente alla mano. (è anche presente del dolore al tatto delle ossa della mano) Questi dolore e formicolio alla mano Sx si intensificano violentemente quando assume una posizione seduta appoggiandosi allo schienale di una sedia (non si verificano invece, sedendosi in punta), o peggio ancora stendendosi sul letto per dormire.
Questo formicolio si verifica a tratti anche nella mano Dx (specie da distesi) ma in modo molto meno fastidioso dell’altra.
Eseguita la visita specialistica, mia madre fa presente i disturbi di entrambe le mani al medico, che le prescrive una ecografia alla mano destra, per identificare la causa del rigonfiamento, ma non dice nulla riguardo alla mano sinistra, che è quella che più da problemi.
Dall’ecografia (che mia madre di sua iniziativa si è fatta eseguire anche per il polso sinistro) è risultato al polso DX: “quadro di tenosinovite di De Quervain. Moderato inspessimento della guaina sia del flessore comune delle dita che dell’estensore comune delle dita a livello dell’articolazione radiocarpica. Non lesioni spazio occupanti.”
Mentre nulla al polso SX: (“regolari strutture tendinee esaminate sia sul piano degli estensori che sul piano dei flessori”)
Ora, la visita di controllo post-ecografia con lo specialista è fissata per il 9 maggio. Dato che più o meno si è capito il problema della mano destra, piuttosto vorrei sentire le Vostre opinioni sui disturbi della mano sinistra, che è quella che le da più problemi (e dove dall’ecografia non è risultato nulla).
La causa può ricercarsi nel fatto che mia madre soffre di una cronica mancanza di calcio in seguito a una tiroidectomia totale eseguita 6 anni fa? Prende quotidianamente integratori in pastiglie, ma in tutti gli esami che ha fatto dall’intervento ad oggi il livello di calcio è sempre rimasto sotto il minimo.
Oppure può essere un fatto di circolazione, o vertebrale, dato l’aumentare dei disturbi in posizione distesa o appoggiata?
Grazie mille, e mi scuso per la lunghezza.
[#1]
Gentile Signore,
sembrerebbe che sua madre abbia più problemi contemporaneamente.
Probabilmente c'è stato un peggioramento della Sindrome del Tunnel Carpale (compressione del nervo mediano al polso) bilateralmente, ma potrebbe essere presente anche una contemporanea patologia del rachide (colonna vertebrale).
Rifarei una elettromiografia per chiarire se si tratta solo di un peggioramento in periferia o c'è anche altro.
I dolori che sua madre avverte alla pressione su certe parte della mano o del polso, come anche il gonfiore di mano e dita, non hanno una causa neurologica.
In parte possono essere spiegati con la tenosinovite di De Quervain, ma altri sintomi indicano la presenza di patologie differenti, che vanno indagate prima di tutto con una visita diretta.
Gli esami diagnostici, per quanto utili e necessari, non possono in alcun modo sostituire l'esame clinico da parte dello specialista.
Cordiali saluti.
sembrerebbe che sua madre abbia più problemi contemporaneamente.
Probabilmente c'è stato un peggioramento della Sindrome del Tunnel Carpale (compressione del nervo mediano al polso) bilateralmente, ma potrebbe essere presente anche una contemporanea patologia del rachide (colonna vertebrale).
Rifarei una elettromiografia per chiarire se si tratta solo di un peggioramento in periferia o c'è anche altro.
I dolori che sua madre avverte alla pressione su certe parte della mano o del polso, come anche il gonfiore di mano e dita, non hanno una causa neurologica.
In parte possono essere spiegati con la tenosinovite di De Quervain, ma altri sintomi indicano la presenza di patologie differenti, che vanno indagate prima di tutto con una visita diretta.
Gli esami diagnostici, per quanto utili e necessari, non possono in alcun modo sostituire l'esame clinico da parte dello specialista.
Cordiali saluti.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.7k visite dal 19/04/2011.
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