Morbo di kienbock stadio i
Salve circa a metà gennaio ho cominciato ad avvertire un forte dolore al polso sinistro, non era possibile nemmeno sfiorare la mano che saltavo dal dolore. Ho effettuato una visita ortopedica inizialmente si pensava ad una tendinite ma poi visto che dopo alcune settimane di fisioterapia e antinfiammatori non passava il dolore, anzi stava colpendo sempre di più anche il braccio, ho effettuato una RMN che ha dato come risultato morbo di kienbock al primo stadio. L'ortopedico dal quale sono andata ha dovuto cercare su wikipedia cosa fosse e poi mi ha prescritto 5 sedute di tecarterapia e condreal per 30gg. Risultato dopo la terapia, dolore sempre presente con 3 e 4° dito della mano che si addormentano in più pochissima forza. A questo punto vorrei sapere cosa crede che posso fare, in più vorrei sapere se questo morbo possa dipendere da un infortunio che ho avuto circa due anni fa al polso con la distorsione dello stesso e lo schiacciamento sotto un cartone di circa 15kg.
Cosa posso fare? A chi posso rivolgermi per far passare il dolore? Faccio presente che sono quasi due mesi che non vado a lavoro perchè la mia mansione prevede carico di pesi e io non reggo in mano nemmeno una bottiglia.
In attesa di un suo riscontro la ringrazio e distintamente saluto.
Cosa posso fare? A chi posso rivolgermi per far passare il dolore? Faccio presente che sono quasi due mesi che non vado a lavoro perchè la mia mansione prevede carico di pesi e io non reggo in mano nemmeno una bottiglia.
In attesa di un suo riscontro la ringrazio e distintamente saluto.
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Gentile Signore,
trattandosi di uno stadio molto precoce, io farei un tentativo con cicli di onde d'urto ad alta energia e magnetoterapia (quella da fare a domicilio per almeno 6-8 ore al giorno).
Il dolore, per il momento, può essere gestito solo con analgesisi e immobilizzazione prolungata del polso (con tutore rigido o apparecchio gessato), anche al fine di preservare il semilunare da una sempre possibile evoluzione verso gli stadi ulteriori della malattia, in cui, invece, diventa necessario l'intervento chirurgico.
Invece, il formicolio alle ultime due dita non è in rapporto con il kienbock: penserei a indagare (visita specialistico + eventuale elettromiografia) una eventuale sofferenza del nervo ulnare.
Il trauma a cui si riferisce non può aver determinato il kienbock, ma può aver peggiorato una situazione già in evoluzione.
Cordiali saluti.
trattandosi di uno stadio molto precoce, io farei un tentativo con cicli di onde d'urto ad alta energia e magnetoterapia (quella da fare a domicilio per almeno 6-8 ore al giorno).
Il dolore, per il momento, può essere gestito solo con analgesisi e immobilizzazione prolungata del polso (con tutore rigido o apparecchio gessato), anche al fine di preservare il semilunare da una sempre possibile evoluzione verso gli stadi ulteriori della malattia, in cui, invece, diventa necessario l'intervento chirurgico.
Invece, il formicolio alle ultime due dita non è in rapporto con il kienbock: penserei a indagare (visita specialistico + eventuale elettromiografia) una eventuale sofferenza del nervo ulnare.
Il trauma a cui si riferisce non può aver determinato il kienbock, ma può aver peggiorato una situazione già in evoluzione.
Cordiali saluti.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.3k visite dal 28/02/2011.
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