Peritendinite o artrite reumatoide?
Buonasera,
sono all'incirca sei mesi che ho dolori lancinanti ad entrambe le mani. Il dolore si irradia anche verso il polso ed è persistente, nel senso che non si allevia nel corso della giornata.Inoltre il dolore è talmente intenso che oltre all'evidente gonfiore mi impedisce di estendere le mani. Inizialmente il mio medico curante, sospettando si trattasse di tunnel carpale mi aveva prescritto una EMG, che ha dato esito negativo, scludendo tale patologia. Successivamente, mi ha prescritto una radiografia ed una ecografia al fine di verificare se si trattasse di una patologia delle ossa e/o dei tendini. La radiografia ha escluso qualsiasi tipo di patologia. Invece, il risultato della ecografia è stato il seguente: "Peritendinite dei tendini flessori del terzo dito della mano dx, a livello dell'aponeurosi palmare. Modesti segni della sindrome di De Quervain bilaterale. Modesta peritendinite dei tendini flessori del secondo dito della mano sin. Rare microcalcificazioni periarticolari a livello delle articolazioni interfalangiche. Utile valutazione reumatologica".
Voglio precisare altresì che ho già fatto un ciclo (20 gg circa) di terapia di cortisone via orale; durante la somministrazione ho avvertito netti miglioramenti, ma dopo circa dieci giorni dalla sospensione ho cominciato di nuovo ad avvertire gli stessi disturbi di prima, se non ancora più forti ed evidenti.
Sono altresì in attesa di fare gli esami del sangue perchè il mio medico di famiglia sospetta si tratti di artrite reumatoide. E se non ho risultati delle analisi medesime non posso prendere un appuntamento dal reumatologo.
Per alleviare il dolore durante il giorno sto prendendo degli antinfiammatori, ma senza nessun risultato. Quello che mi preoccupa è il forte dolore, l'evidente gonfiore e l'impossibilità di estendere le mani.
Nell'attesa di completare questi esami e di farmi visitare dal reumatologo, vorrei sapere se si tratta di una patologia riguardante i tendini oppure di artrite reumatoide. Ringranzio anticipatamente per l'attenzione.
Cordialmente
R.G.
sono all'incirca sei mesi che ho dolori lancinanti ad entrambe le mani. Il dolore si irradia anche verso il polso ed è persistente, nel senso che non si allevia nel corso della giornata.Inoltre il dolore è talmente intenso che oltre all'evidente gonfiore mi impedisce di estendere le mani. Inizialmente il mio medico curante, sospettando si trattasse di tunnel carpale mi aveva prescritto una EMG, che ha dato esito negativo, scludendo tale patologia. Successivamente, mi ha prescritto una radiografia ed una ecografia al fine di verificare se si trattasse di una patologia delle ossa e/o dei tendini. La radiografia ha escluso qualsiasi tipo di patologia. Invece, il risultato della ecografia è stato il seguente: "Peritendinite dei tendini flessori del terzo dito della mano dx, a livello dell'aponeurosi palmare. Modesti segni della sindrome di De Quervain bilaterale. Modesta peritendinite dei tendini flessori del secondo dito della mano sin. Rare microcalcificazioni periarticolari a livello delle articolazioni interfalangiche. Utile valutazione reumatologica".
Voglio precisare altresì che ho già fatto un ciclo (20 gg circa) di terapia di cortisone via orale; durante la somministrazione ho avvertito netti miglioramenti, ma dopo circa dieci giorni dalla sospensione ho cominciato di nuovo ad avvertire gli stessi disturbi di prima, se non ancora più forti ed evidenti.
Sono altresì in attesa di fare gli esami del sangue perchè il mio medico di famiglia sospetta si tratti di artrite reumatoide. E se non ho risultati delle analisi medesime non posso prendere un appuntamento dal reumatologo.
Per alleviare il dolore durante il giorno sto prendendo degli antinfiammatori, ma senza nessun risultato. Quello che mi preoccupa è il forte dolore, l'evidente gonfiore e l'impossibilità di estendere le mani.
Nell'attesa di completare questi esami e di farmi visitare dal reumatologo, vorrei sapere se si tratta di una patologia riguardante i tendini oppure di artrite reumatoide. Ringranzio anticipatamente per l'attenzione.
Cordialmente
R.G.
[#1]
Gentile Signora,
l'ipotesi più probabile è proprio quella di una Artrire (Reumatoide o di altro tipo).
Quello che lei deve fare, del resto, è già stato programmato: esami su sangue e successiva visita reumatologica.
L'unica cosa che può alleviarle il dolore, in questo caso, sarebbe ricominciare il cortisone, ma rischierebbe di falsare il quadro clinico e confondere le idee del reumatologo.
Per cui, se non si tratta di aspettare molto (pochi giorni), potrebbe provare con un analgesico puro senza proprietà antiinfiammatorie: ce ne sono anche di molto efficaci, ma non posso fare riferimento nè a molecole nè a nomi commerciali.
Dovrebbe rivolgersi al suo medico curante.
Cordiali saluti.
l'ipotesi più probabile è proprio quella di una Artrire (Reumatoide o di altro tipo).
Quello che lei deve fare, del resto, è già stato programmato: esami su sangue e successiva visita reumatologica.
L'unica cosa che può alleviarle il dolore, in questo caso, sarebbe ricominciare il cortisone, ma rischierebbe di falsare il quadro clinico e confondere le idee del reumatologo.
Per cui, se non si tratta di aspettare molto (pochi giorni), potrebbe provare con un analgesico puro senza proprietà antiinfiammatorie: ce ne sono anche di molto efficaci, ma non posso fare riferimento nè a molecole nè a nomi commerciali.
Dovrebbe rivolgersi al suo medico curante.
Cordiali saluti.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Buonasera Dottore,
hpo appena ritirato le analisi del sangue di cui le avevo parlato. Le riporto i valori che ci interessano:
VELOCITA' DI ERITROSEDIMENTAZIONE: 69 (fino a 20)
P.C.R. : 28,1 (fino a 3)
FATTORE REUMATOIDE: < 10,1 (fino a 15)
Gli altri valori sono risultati nella norma (a parte i LEUCOCITI livemente superiori alla norma, ma veramente di poco).
Piuttosto la VES e la C.P.R. sono particolarmente elevati, mentre il fattore reumatoide è nella norma... Cosa vuol dire? Mi devo preoccupare?
Cordialmente
G.R.
hpo appena ritirato le analisi del sangue di cui le avevo parlato. Le riporto i valori che ci interessano:
VELOCITA' DI ERITROSEDIMENTAZIONE: 69 (fino a 20)
P.C.R. : 28,1 (fino a 3)
FATTORE REUMATOIDE: < 10,1 (fino a 15)
Gli altri valori sono risultati nella norma (a parte i LEUCOCITI livemente superiori alla norma, ma veramente di poco).
Piuttosto la VES e la C.P.R. sono particolarmente elevati, mentre il fattore reumatoide è nella norma... Cosa vuol dire? Mi devo preoccupare?
Cordialmente
G.R.
[#3]
No, non si deve preoccupare, ma deve comunque farsi vedere dal reumatologo.
Da solo, gli esami del sangue non sono sufficienti per fare una diagnosi precisa.
Certamente, però, si tratta di un processo infiammatorio, ma non è affatto detto che si tratti di artrite reumatoide.
Mi faccia sapere cosa le ha detto il reumatologo.
Cordiali saluti.
Da solo, gli esami del sangue non sono sufficienti per fare una diagnosi precisa.
Certamente, però, si tratta di un processo infiammatorio, ma non è affatto detto che si tratti di artrite reumatoide.
Mi faccia sapere cosa le ha detto il reumatologo.
Cordiali saluti.
[#5]
Fanno pensare a una patologia infiammatoria del tessuto sinoviale (che si trova all'interno delle articolazioni e intorno ai tendini), quindi a un'artro-sinovite.
L'artrite reumautoide è una delle tante artro-sinoviti, ma ne esistono altre.
Per questo deve farsi vedere dal reumatologo.
Buona serata.
L'artrite reumautoide è una delle tante artro-sinoviti, ma ne esistono altre.
Per questo deve farsi vedere dal reumatologo.
Buona serata.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6.7k visite dal 22/02/2011.
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