Eliminare gonfiore dito anulare dx
Salve, vorrei chiedere cortesemente un consulto sulla mia situazione.
Per essere più chiaro elenco i fatti in ordine cronologico :
circa 2 anni e mezzo fa, facendo attività sportiva, il mio anulare dx ha subito un forte urto che ne ha causato per un attimo il piegamento a quasi 90° in senso opposto al naturale piegamento del dito ed è tornato subito dopo al suo posto. Al momento non sentivo dolore ma sono andato ugualmente al pronto soccorso dove mi hanno visitato e mi hanno fatto delle radiografie, dale quali è emersa una microfrattura tra le due falangi (la prima e la seconda). Il dito mi è stato steccato ed è rimasto tale per circa un mese. Quando mi è stata rimossa la stecca dal medico ho notato un visibile gonfiore nella zona della frattura, ma mi è stato detto che tale gonfiore sarebbe svanito in un breve arco di tempo. Tuttavia, un anno e mezzo dopo il gonfiore era ancora presente, così ho deciso di fare delle ulteriori radiografie per degli accertamenti. Tali radiografie hanno rilevato che il rigonfiamento era di natura molle e non ossea. Per cercare rimedio ho sottoposto la mia radiografia a dei chirurghi della mano che mi hanno detto che il gonfiore è dovuto al danneggiamento della capsula articolare del dito che ha causato una (se ho compreso bene) fuoriuscita della cartilagine, che ha causato il rigonfiamento. Mi è stato detto che non era possibile fare nulla chirurgicamente, apparte qualche intervento che mi avrebbe permesso di recuperare un po' di mobilità, ma riguardo al quale non sono interessato visto che, apparte ad una leggera impossibilità di chiusura totale del dito e di qualche scatto occasionale, ho recuperato praticamente tutta la mobilità dell'articolazione.
Oggi, due anni e mezzo dopo l'incidente al dito, il gonfiore è tale a prima.
Vorrei chiedere una vostra opinione al riguardo, se è possibile migliorare esteticamente la situazione del mio dito, possibilmente evitando interventi chirurgichi. Mi rivolgo a voi perchè cerco assolutamente una soluzione, visto che sono un musicista, mi piacciono molto le mani e mi stressa psicologicamente avere un dito in queste condizioni estetiche (per la mobilità non ho problemi affatto).
attendo una vostra risposta,
grazie in anticipo e cordiali saluti.
P.S. se necessario posso inviare radiografia e foto del dito.
Per essere più chiaro elenco i fatti in ordine cronologico :
circa 2 anni e mezzo fa, facendo attività sportiva, il mio anulare dx ha subito un forte urto che ne ha causato per un attimo il piegamento a quasi 90° in senso opposto al naturale piegamento del dito ed è tornato subito dopo al suo posto. Al momento non sentivo dolore ma sono andato ugualmente al pronto soccorso dove mi hanno visitato e mi hanno fatto delle radiografie, dale quali è emersa una microfrattura tra le due falangi (la prima e la seconda). Il dito mi è stato steccato ed è rimasto tale per circa un mese. Quando mi è stata rimossa la stecca dal medico ho notato un visibile gonfiore nella zona della frattura, ma mi è stato detto che tale gonfiore sarebbe svanito in un breve arco di tempo. Tuttavia, un anno e mezzo dopo il gonfiore era ancora presente, così ho deciso di fare delle ulteriori radiografie per degli accertamenti. Tali radiografie hanno rilevato che il rigonfiamento era di natura molle e non ossea. Per cercare rimedio ho sottoposto la mia radiografia a dei chirurghi della mano che mi hanno detto che il gonfiore è dovuto al danneggiamento della capsula articolare del dito che ha causato una (se ho compreso bene) fuoriuscita della cartilagine, che ha causato il rigonfiamento. Mi è stato detto che non era possibile fare nulla chirurgicamente, apparte qualche intervento che mi avrebbe permesso di recuperare un po' di mobilità, ma riguardo al quale non sono interessato visto che, apparte ad una leggera impossibilità di chiusura totale del dito e di qualche scatto occasionale, ho recuperato praticamente tutta la mobilità dell'articolazione.
Oggi, due anni e mezzo dopo l'incidente al dito, il gonfiore è tale a prima.
Vorrei chiedere una vostra opinione al riguardo, se è possibile migliorare esteticamente la situazione del mio dito, possibilmente evitando interventi chirurgichi. Mi rivolgo a voi perchè cerco assolutamente una soluzione, visto che sono un musicista, mi piacciono molto le mani e mi stressa psicologicamente avere un dito in queste condizioni estetiche (per la mobilità non ho problemi affatto).
attendo una vostra risposta,
grazie in anticipo e cordiali saluti.
P.S. se necessario posso inviare radiografia e foto del dito.
[#1]
Come avrà visto dalle linee guida https://www.medicitalia.it/consulti/linee-guida-consulto-online/ non è possibile prendere visione di immagini di nessun tipo.
E' verosimile che la tumefazione sia proprio la conseguenza della lesione capsulare che ha riportato, lesione che ha interessato anche i tessuti molli vicini e che è cicatrizzata in modo esuberante. Spesso questo gonfiore diminuisce nel tempo, ma è difficile che lo possa fare adesso a distanza di tanto tempo. E' sicuramente positivo il fatto che come musicista non abbia riportato conseguenze. Non penso che vi siano modi per ridurre il gonfiore, e eviterei comunque qualsiasi ipotesi chirurgica per non cercare altri guai. Bisogna però, per avere un parere davvero utile consultare un chirurgo della mano.
Cordiali saluti
E' verosimile che la tumefazione sia proprio la conseguenza della lesione capsulare che ha riportato, lesione che ha interessato anche i tessuti molli vicini e che è cicatrizzata in modo esuberante. Spesso questo gonfiore diminuisce nel tempo, ma è difficile che lo possa fare adesso a distanza di tanto tempo. E' sicuramente positivo il fatto che come musicista non abbia riportato conseguenze. Non penso che vi siano modi per ridurre il gonfiore, e eviterei comunque qualsiasi ipotesi chirurgica per non cercare altri guai. Bisogna però, per avere un parere davvero utile consultare un chirurgo della mano.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#3]
Utente
Salve, chiedo scusa per il nuovo messaggio, ma mi sono scordato di dire che dalla radiografia più recente è emersa la presenza di un frammento osseo a ridosso dell'articolazione delle due falangi coinvolta nella microfrattura, proprio dove ora è il gonfiore. Me ne ero dimenticato perchè i chirurghi ai quali ho sottoposto le radiografie mi hanno detto che si sarebbe riassorbito da sè e quindi non gli ho dato importanza.
Vi vorrei chiedere quindi se potrebbe essere quello, che ancora è presente, causa del fatto che il fastidioso gonfiore non è ancora svanito, se effettivamente ci sono possibilità che si riassorba nel tempo o se è meglio consultare un ortopedico.
Grazie in anticipo,
attendo la risposta.
Cordiali saluti
Vi vorrei chiedere quindi se potrebbe essere quello, che ancora è presente, causa del fatto che il fastidioso gonfiore non è ancora svanito, se effettivamente ci sono possibilità che si riassorba nel tempo o se è meglio consultare un ortopedico.
Grazie in anticipo,
attendo la risposta.
Cordiali saluti
[#4]
Non è possibile stabilire il ruolo di questo frammento senza vedere nè il dito nè la radiografia. E' verosimile che la presenza del frammento sia testimonianza della gravità del trauma in quel punto e che quindi la lesione dei tessuti prima e la cicatrice poi abbiano determinato il gonfiore attuale. Non penso che il riassorbimento del frammento, del tutto ipotetico, possa risolvere il gonfiore, comunque condivido l'idea di una valutazione diretta presso un chirurgo della mano.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#6]
Lei continua a farmi domande su un frammento di cui non so nulla: non conosco le sue dimensioni e la sua posizione, e quindi non conosco nemmeno il ruolo che aveva prima di staccarsi. Un frammento si può rimuovere ma solo chirurgicamente se si riconosce che la sua presenza costituisce un vero problema funzionale e se vale la pena correre i rischi legati all'intervento.
Altre risposte Gliele può dare solo il chirurgo della mano.
Cordiali saluti
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Altre risposte Gliele può dare solo il chirurgo della mano.
Cordiali saluti
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Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 10k visite dal 07/02/2011.
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