Sindrome tunnel carpale che fare?

conclusione esame elettromiografico : rallentamento bilaterale della conduzione motorio-sensitiva distale del nervo mediano lievimente piu' a destra, compatibile con sindrome del tunnel carpale bilaterale di gradio medio,lievimente piu' evidente a destra; VCM e VCS nei limiti della norma all'ulnare bilateralmente. D median ulnare polso 4,95 -9,2-100 mediano gomito 8,85 -9,4 -102-20-50,0 ulnare polso 2,15-7.7-83,1 ulnare gomito 5,45-8,7 -94,1-20-60,6 e median s polso 4,20-7,2-100 mediano gomito 7,95-7,1-99-20-50,6 ulnare polso 2,45-7,6-106 e ulnare gomito 5,75-6,0-83-20-60,6.Cosa mi consigliate ? ho 53 anni e abito a Torino. TerAPIA FARMACOLOGICA ? INTERVENTO CHIRURGICO? Il mIGLIORE SPECIALISTA A TORINO? SEDUTE DI FISIOTERAPIA?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

ritengo che sia il caso di fare l'intervento: altre terapie non risolvono il problema, al massimo lo differiscono un pò.

Non posso farle un nome in particolare di un professionista (mi è vietato dalle regole), ma posso consigliarle di rivolgersi a:

http://www.sicm.it/dett_centro.html?id_centro=7

oppure :

http://www.sicm.it/dett_centro.html?id_centro=6

oppure:

http://www.sicm.it/dett_centro.html?id_centro=47

L'elenco dei chirurgi della mano di Torino è:

http://www.sicm.it/regioni_soci.html?sigla=%28TO%29&re=12

Cordiali saluti.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Attivo dal 2005 al 2020
Ex utente
GENTILISSIMO DR LECCESE, GRAZIE PER LA SUA RISPOSTA, NE APPROFITTO PER FARLE UN'ALTRA DOMANDA; QUALORA SCEGLIESSI LA VIA DELLE TERAPIE CHE DIFFERISCONO IL PROBLEMA, QUANTO TEMPO POTREI ASPETTARE PER RIMANDARE L'INTERVENTO? INOLTRE SE DECIDESSI DI FARE L'INTERVENTO CON LA METODOLOGIA DI DECOMPRESSIONE ENDOSCOPICA TECNICA MONOVIA AGEE IN ANESTESIA TRONCULARE E REGIME AMBULATORIALE QUALI SONO I RISCHI E TEMPI DI RIPRESA?
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Attivo dal 2005 al 2020
Ex utente
GENTILISSIMO DR LECCESE, GRAZIE PER LA SUA RISPOSTA, NE APPROFITTO PER FARLE UN'ALTRA DOMANDA; QUALORA SCEGLIESSI LA VIA DELLE TERAPIE CHE DIFFERISCONO IL PROBLEMA, QUANTO TEMPO POTREI ASPETTARE PER RIMANDARE L'INTERVENTO? INOLTRE SE DECIDESSI DI FARE L'INTERVENTO CON LA METODOLOGIA DI DECOMPRESSIONE ENDOSCOPICA TECNICA MONOVIA AGEE IN ANESTESIA TRONCULARE E REGIME AMBULATORIALE QUALI SONO I RISCHI E TEMPI DI RIPRESA?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

il vero problema della Sindrome del Tunnel Carpale, come anche di altre neuropatie da intrappolamento, non è tanto l'eventuale dolore o la maggiore o minore sopportabilità dei disturbi da parte del paziente.

Il problema è dato, invece, dal fatto che il nervo è costituito da un tessuto estremamente delicato, che quindi va incontro facilmente a danni.

Pertanto, a prescindere da quanto il paziente sopporti i sintomi derivanti dalla compressione del nervo, il vero problema, o meglio, la vera domanda è: in che condizioni è il nervo mediano ?

Ha subìto dei danni ?

Se si, questi danni sono lievi o no ?

Dopo di che il trattamento: le terapie che differiscono la data dell'intervento, che in genere alleviano solo alcuni disturbi (ad esempio il dolore) ma raramente migliorano le effettive condizioni del nervo, vanno prese in considerazione solo se il nervo è ancora in buone condizioni, senza danni alle fibre.

Circa la metodica di Agee o di tutte le altre in artroscopia: io personalmente eseguo sempre la miniincisione a "cielo aperto", perchè la ritengo molto più sicura (si puo dissentire da questa opinione, ovviamente) e anche perchè di norma vedo un recupero funzionale velocissimo (faccio muovere la mano subito), spesso i pazienti iniziano a guidare l'automobile già nei primi giorni del post-operatorio (talvolta prima ancora di togliere i punti) e da ultimo anche il risultato estetico della cicatrice è eccellente (dopo qualche mese non si vede nulla), talvolta nettamente migliore di quella ottenuta con le tecniche a cui lei fa riferimento.

Per cui, per quale motivo dovrei "spingere" su queste metodiche ?

Quale sarebbe il loro reale vantaggio ?

Non certo sui tempi di recupero o sul risultato estetico.

Cordiali saluti.
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Attivo dal 2005 al 2020
Ex utente
LA RINGRAZIO PER LA SUA RISPOSTA E NELL'ATTESA DI OPTARE PER L'INTERVENTO VORREI SAPERE SE UTILIZZASSI UN TUTORE NOTTURNO SERVIREBBE A QUALCOSA?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Certo, potrebbe migliorare soprattutto il dolore notturno alla mano e al braccio, ma in parte anche l'addormentamento e il formicolio.

Meglio se aumenta di 15-20° in estensione l'angolazione della stecca metallica presente in sede palmare (facendo riferimento alla piega presente al confine tra mano e polso).

Cordiali saluti
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Attivo dal 2005 al 2020
Ex utente
Ringraziandola per la sua rapida risposta,ho deciso per il momento acquisto un tutore e poi in seguito optero' per l'intervento chirurgico. Saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Finchè le parestesie (non soltanto il dolore) sono sotto controllo con il semplice uso del tutore, può tranquillamente aspettare.

Buona notte.