Il pollice, avverto come un rigonfiamento dal quale si scatena il dolore propagansosi poi

BUONGIORNO A TUTTI, ESATTAMENTE 4 MESI FA MI SONO OPERATA AL TUNNEL CARPALE E PER PIU' DI DUE MESI NON HO AVVERTITO NESSUN DOLORE, ANZI PAREVA CHE NON AVESSI SUBìTO NESSUN INTERVENTO. MA PUR TROVANDOMI IN QUESTO STATO DI BENESSERE, UGUALMENTE HO SEGUITO ALLA LETTERA CIO' CHE MI DICEVA IL CHIRURGO E CIOE' DI NON SFORZARE IL POLSO. MA A DISTANZA DI DUE MESI IL DOLORE E' RICOMPARSO E NON SOLO, MA NEL PUNTO ESATTO DELL'INTERVENTO CIO'SOTTO IL POLLICE, AVVERTO COME UN RIGONFIAMENTO DAL QUALE SI SCATENA IL DOLORE PROPAGANSOSI POI A TUTTA LA MANO.
SECONDO VOI PUO' ESSERE NORMALE? GRAZIE PER LA RISPOSTA E DISTINTI SALUTI.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

da quello che lei riferisce, sembrerebbe poco probabile che il dolore alla base del pollice sia da attribuire alla Sindrome del Tunnel Carpale oppure all'intervento da lei subìto di decompressione del nervo mediano.

Infatti, i sintomi della malattia, che sicuramente prima dell'intervento lei accusava, sono sostanzialmente il formicolio e l'addormentamento (parestesie) delle prime tre dita e di metà dall'anulare, eventualmente associati a dolore urente (bruciore) durante la notte, dolore che però, se presente, è diffuso a tutta la mano (non localizzato al pollice o a parte di esso) e spesso si irradia al braccio omolaterale.

Questi sintomi ritengo siano attualmente scomparsi ed è l'effetto positivo dell'intervento.

Se lei aveva il dolore alla base del pollice anche prima dell'intervento, esso era probabilmente da attribuire ad altra patologia.

La più probabile (per la sede e per l'estrema frequenza con cui si presenta) è il cosiddetto pollice a scatto: anche se non è presente lo scatto, il termine (generico) indica una patologia infiammatoria che colpisce la cosiddetta puleggia A1, al cui interno scivola il tendine flessore lungo del pollice.

Se tale patologia verrà confermata dallo specialista, può essere risolta con una semplice infiltrazione (se non c'è lo scatto) oppure con un altro intervento in anestesia locale (se c'è lo scatto).

Cordiali saluti.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Attivo dal 2006 al 2018
Ex utente
LA RINGRAZIO TANTO DR. LECCESE PER LA SUA CHIARA RISPOSTA AL MIO QUESITO. DISTINTI SALUTI
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Attivo dal 2006 al 2018
Ex utente
PER ESSERE CERTI CHE SI TRATTI DEL MORBO DE QUERVAIN, QUALE ESAME E' CONSIGLIABILE FARE? L'ELETTROMIOGRAFIA PUO' ESSERE UTILE? GRAZIE
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
L'EMG serve solo per valutare le patologie neurologiche periferiche, non quelle tendinee.

Per queste ultime, oltre alla visita specialistica (fondamentale), è utile l'ecografia (sia per il dito a scatto che per il De Quervain).

La differenza è che nel pollice a scatto il dolore è localizzato alla base del pollice sul versante palmare (tendine flessore), mentre nel De Quervain il dolore è sul bordo "tagliente" del polso, a metà strada tra lato palmare e lato dorsale.

Cordiali saluti.
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Attivo dal 2006 al 2018
Ex utente
GRAZIE ANCORA DR. LECCESE. CORDIALI SALUTI A LEI
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Mi tenga aggiornato.