Parestesie notturne

Carissimi Dottori il mio sintomo è il seguente: da qualche anno (solo ed esclusivamente di notte) ho iniziato ad accusare delle parestesie alle mani, in passato erano molto ma molto rare nell ultimo periodo invece (circa 1 mese) mi sveglio con alcune dita della mano addormentate o comunque intorpidite,(quasi tutte le notti) generalmente pollice indice e dito medio.in alcuni casi anche il mignolo anche se molto di meno. faccio presente che ho 23 anni faccio sport (calcetto e bicicletta) il mio organismo è molto forte in quanto non accuso mai stanchezza e mi sento sempre bene.Il mio unico problema è che soffro di attacchi di panico e sono un soggetto molto ansioso. Comunque secondo voi devo preoccuparmi? da cosa derivano quelle parestesie notturne? Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Rocco De Vitis Ortopedico, Chirurgo della mano, Microchirurgo 80 4
Potrebbero derivare da una sindrome del tunnel carpale e/o da una patologia cerviacale.
L'ideale è eseguire un Rx Rachide cervicale ed una elettromiografia arti superiori.
Poi recarsi presso uno specialista ortopedico o di chirurgia della mano.
Saluti

Dr. Rocco De Vitis

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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

in aggiunta a quanto già detto dal Collega, mi permetto di consigliarle, nell'attesa di una visita specialistica, di procurarsi (presso un negozio di articoli sanitari) un tutore rigido per il polso, con stecca metallica dal lato palmare e di indossarlo tutte le sere (tenendolo durante la notte e rimuovendolo al mattino).

Se, come probabile, si tratta di una compressione o una irritazione sul nervo mediano al polso (sindrome del Tunnel Carpale), dovrebbe notare dei grossi benefici sulla sintomatologia notturna (parestesie).

In ogni caso, non si deve preoccupare.

Se poi vuole fare ancora di più, può lei stesso fare una piccola modifica al tutore: dare 15-20 gradi di estensione alla stecca metallica (che è incorporata nel tutore) agendo nel punto in cui tale stecca corrisponde alla piega flessoria (cioè quella piega cutanea trasversale che può osservare al confine tra mano e avambraccio, in corrispondenza del polso): in tale modo aumenterebbe l'efficacia del tutore, in quanto una lieve estensione del polso decomprime il nervo mediano.

Mi faccia sapere.

Cordiali saluti.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale