Dolori acuti dopo rimozione emangioma dito
Da circa 1 anno accuso dolori acuti di breve durata su bordo ungueale 5° dito mano dx, inizialmente solo dopo urti anche lievi, ma che con il tempo hanno iniziato a verificarsi a prescindere dall'uso della mano in questione. Mi sono rivolto ad un chirurgo della mano, che ha ipotizzato un tumore glomico con l'ulteriore conferma del test di Love (punta di penna sul fianco del dito).
Nei mesi a seguire ho effettuato le seguenti analisi: elettromiografia (prima ipotesi: nervo infiammato) negativa, risonanza magnetica con mezzo di contrasto, dalla quale non è risultato nulla di concreto (un reperto di non univoca interpretazione riferibile a lesione ossea della serie osteocartilaginea ed un'area sfumata di alterata intensità di segnale, senza evidenti alterazioni dei tessuti molli), lastra rx negativa, ecografica 3d dalla quale si è evidenziata una piccola formazione ipoecogena 3 x 1,1 x 1,3 mm non vascolarizzata a contorni netti, che escludono lesioni di tipo glomico.
Durante il periodo trascorso tra attese ed esami, i dolori sono cambiati come modalità ed aumentati di intensità. Mentre prima erano causati esclusivamente da un urto della parte interessata (bordo ultima falange dito), hanno iniziato a presentarsi indipendentemente da piccoli traumi, sempre sotto forma di forti dolori di breve durata localizzati sia sul bordo dove è stato riconosciuta la neoformazione, sia sul polpastrello, sia sulla giuntura; dolori sporadici ma a volte ripetuti.
Dopo i risultati il chirurgo ha proceduto con l'exeresi della neoformazione. Questa la diagnosi isto-patologica: frustolo di cute e frammenti di tessuto fibroadiposo, uno dei quali comprendente vasi a parete modicamente ispessita anche di tipo arterioso, con lume per lo più ridotto di calibro; il reperto, seppur esiguo, può essere suggestivo per emangioma artero-venoso.
Nonostante l'intervento sia avvenuto da circa un mese, i dolori continuano a manifestarsi nella medesima maniera e nelle stesse posizioni. Il chirurgo mi consiglia di applicare creme e massaggiare la ferita, ma non sto ottenendo miglioramenti, anzi il contrario.
Esiste una spiegazione logica a quanto mi sta accadendo?
In attesa di un cortese riscontro ringrazio e porgo i miei saluti.
Nei mesi a seguire ho effettuato le seguenti analisi: elettromiografia (prima ipotesi: nervo infiammato) negativa, risonanza magnetica con mezzo di contrasto, dalla quale non è risultato nulla di concreto (un reperto di non univoca interpretazione riferibile a lesione ossea della serie osteocartilaginea ed un'area sfumata di alterata intensità di segnale, senza evidenti alterazioni dei tessuti molli), lastra rx negativa, ecografica 3d dalla quale si è evidenziata una piccola formazione ipoecogena 3 x 1,1 x 1,3 mm non vascolarizzata a contorni netti, che escludono lesioni di tipo glomico.
Durante il periodo trascorso tra attese ed esami, i dolori sono cambiati come modalità ed aumentati di intensità. Mentre prima erano causati esclusivamente da un urto della parte interessata (bordo ultima falange dito), hanno iniziato a presentarsi indipendentemente da piccoli traumi, sempre sotto forma di forti dolori di breve durata localizzati sia sul bordo dove è stato riconosciuta la neoformazione, sia sul polpastrello, sia sulla giuntura; dolori sporadici ma a volte ripetuti.
Dopo i risultati il chirurgo ha proceduto con l'exeresi della neoformazione. Questa la diagnosi isto-patologica: frustolo di cute e frammenti di tessuto fibroadiposo, uno dei quali comprendente vasi a parete modicamente ispessita anche di tipo arterioso, con lume per lo più ridotto di calibro; il reperto, seppur esiguo, può essere suggestivo per emangioma artero-venoso.
Nonostante l'intervento sia avvenuto da circa un mese, i dolori continuano a manifestarsi nella medesima maniera e nelle stesse posizioni. Il chirurgo mi consiglia di applicare creme e massaggiare la ferita, ma non sto ottenendo miglioramenti, anzi il contrario.
Esiste una spiegazione logica a quanto mi sta accadendo?
In attesa di un cortese riscontro ringrazio e porgo i miei saluti.
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Guardi quelli che lei descrive possono essere anche postumi lasciati dall'intervento che regrediranno. Faccia passare almeno un altro mese....
Dr. Giuseppe INTERNULLO
www.chirurgiadellamanocatania.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 03/06/2010.
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