Una teno-sinovite degli estensori
Buonasera, ho 32 anni e svolgo il lavoro di cassiera,con spesso sollevamento di carichi pesanti..dopo qualche mese ho cominciato ad avvertire frequente e continuo dolore al polso. In seguito ad ecografia è stata evidenziata una teno-sinovite degli estensori con versamento radio-caropale, in seguito meglio identificata da un ortopedico come morbo di de Quervain. Ho effettuato diversi cicli di antinfiammatori, portando tra l'altro un tutore per minimizzare i movimenti, e un ciclo di laser terapia da 10 sedute, senza però ottenere nessun miglioramento, nonostante attualmente sia stata momentaneamente spostata ad un tipo di cassa in cui non sollevo carichi pesanti.Inizialmente hanno consigliato di effettuare delle infiltrazioni e in caso di mancanza di riscontri positivi l'intervento. In seguito un altro ortopedico mi ha fortemente sconsigliato le infiltrazioni, dicendomi che in quel punto passa un nervo che se viene danneggiato è un grosso guaio...sono un po' confusa perchè le infiltrazioni non hanno mai convinto molto neanche me (viste anche le numerose esperienze di persone a me vicine che le hanno trovate dolorose e non risolutive..), ma prima di affrontare un'intervento vorrei cercare di valutare bene le alternative...del resto non riesco nemmeno a continuare in questa situazione, perchè il dolore è ormai cronico e incessante...è tollerabile, ma mi limita in tante cose...Le due domande che vorrei porvi sono: le infiltrazioni potrebbero effettivamente risolvere il mio problema ed essere realmente risolutive? la seconda domanda, la più importante per me, qualora con le infiltrazioni o, come ultima spiaggia l'intervento, dovessi finalmente smettere di avere dolore potrei riprendere a sollevare carichi pesanti? perchè quello che non ho capito è se una volta risolto il dolore il tendine,sottoposto ad altri continui e ripetuti sforzi, potrebbe tornare poi ad infiammarsi e ricominciare quindi tutto..qual'è il rischio di recidiva? grazie mille per l'aiuto e l'attenzione..
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"le infiltrazioni potrebbero effettivamente risolvere il mio problema ed essere realmente risolutive? "
Assolutamente no, se non in rari casi iniziali, ma mi sembra che abbia già provato tutte le cure mediche e fisiche. Non capisco quale sia il problema dei rischi per "il grosso nervo": se le infiltrazioni sono fatte da chi le sa fare non ci sono rischi per i nervi.
Se veramente di De Quervain si tratta (la tenosinovite è sì degli estensori, ma solo di quelli del pollice, e il versamento radio-carpale non è in rapporto con essi) la soluzione potrebbe essere chirurgica. Le consiglio una visita presso un ortopedico che si occupi di chirurgia della mano per chiarire bene per prima cosa la diagnosi, perchè solo da una diagnosi corretta discende una terapia mirata.
I tendini del pollice, una volta eseguito l'intervento, non hanno più l'ostacolo meccanico e quindi in genere il problema è risolto (anche se i tendini possono ugualmente infiammarsi). Un temporaneo miglioramento senza intervento invece espone comunque alla recidiva.
Legga qui una descrizione del De Quervain http://www.ortopedicoabologna.it/index.php?id=27
Cordiali saluti
Assolutamente no, se non in rari casi iniziali, ma mi sembra che abbia già provato tutte le cure mediche e fisiche. Non capisco quale sia il problema dei rischi per "il grosso nervo": se le infiltrazioni sono fatte da chi le sa fare non ci sono rischi per i nervi.
Se veramente di De Quervain si tratta (la tenosinovite è sì degli estensori, ma solo di quelli del pollice, e il versamento radio-carpale non è in rapporto con essi) la soluzione potrebbe essere chirurgica. Le consiglio una visita presso un ortopedico che si occupi di chirurgia della mano per chiarire bene per prima cosa la diagnosi, perchè solo da una diagnosi corretta discende una terapia mirata.
I tendini del pollice, una volta eseguito l'intervento, non hanno più l'ostacolo meccanico e quindi in genere il problema è risolto (anche se i tendini possono ugualmente infiammarsi). Un temporaneo miglioramento senza intervento invece espone comunque alla recidiva.
Legga qui una descrizione del De Quervain http://www.ortopedicoabologna.it/index.php?id=27
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Intanto grazie mille per la celere risposta...per quanto riguarda il "grosso guaio al nervo" non so cosa volesse dire...chiederò all'ortopedico/chirurgo della mano in questione di spiegarmi meglio...che peccato che lei non eserciti a rimini!!!
Poi volevo approfittare della sua gentilezza per chiederle un'altra cosa..nella prima visita che ho fatto l'ortopedico (uomo sicuramente di lunga esperienza, ma di zero parole) mi ha tra l'altro fatto eseguire il test descritto anche nel link che mi ha segnalato..e il dolore così lo provo..xò ad essere onesta lo provo anche ad esempio semplicemente spingendo all'indietro la mano aperta,è meno forte, ma comunque presente...come le ho detto non è stato purtroppo un uomo di molte parole e alle mie domande di cosa trattasse mi ha passato semplicemente il foglio in cui c'è scritto che c'è "tumefazione della regione estensoria polso e avambraccio in secondaria a tendinite"..nien'altro...è stato poi l'ortopedico che mi ha seguito per la laserterapia che me l'ha identificata come morbo di de Quervain rifacendomi lo stesso test e ponendomi altre domande su quali movimenti mi causano dolore (il dolore anche stando fermi non è contemplato?!?perchè è quello che sento io...)comunque quello che vorrei chiederle è: esistono altri test da eseguire nel frattempo per capire meglio se si tratta di de Quervain?se non fosse de Quervain di cosa potrebbe trattarsi?grazie mille dottore...gentilissimo..
Poi volevo approfittare della sua gentilezza per chiederle un'altra cosa..nella prima visita che ho fatto l'ortopedico (uomo sicuramente di lunga esperienza, ma di zero parole) mi ha tra l'altro fatto eseguire il test descritto anche nel link che mi ha segnalato..e il dolore così lo provo..xò ad essere onesta lo provo anche ad esempio semplicemente spingendo all'indietro la mano aperta,è meno forte, ma comunque presente...come le ho detto non è stato purtroppo un uomo di molte parole e alle mie domande di cosa trattasse mi ha passato semplicemente il foglio in cui c'è scritto che c'è "tumefazione della regione estensoria polso e avambraccio in secondaria a tendinite"..nien'altro...è stato poi l'ortopedico che mi ha seguito per la laserterapia che me l'ha identificata come morbo di de Quervain rifacendomi lo stesso test e ponendomi altre domande su quali movimenti mi causano dolore (il dolore anche stando fermi non è contemplato?!?perchè è quello che sento io...)comunque quello che vorrei chiederle è: esistono altri test da eseguire nel frattempo per capire meglio se si tratta di de Quervain?se non fosse de Quervain di cosa potrebbe trattarsi?grazie mille dottore...gentilissimo..
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Quello indicato nel sito è il test di Finkelstein ed è un test specifico per il De Quervain. Può essere, come Le ho già detto, che non si tratti di quello oppure che oltre al De Quervain ci sia l'interessamento di altre strutture. Per questo ho suggerito di accertare bene la diagnosi per avere un trattamento idoneo: se infatti oltre al De Quervain ci fossero altre patologie queste ultime non trarrebbero alcun vantaggio dall'intervento chirurgico specifico per il De Quervain. E' lo specialista comunque a sospettare le varie patologie e a escluderle o confermarle con la visita.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.3k visite dal 17/03/2010.
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