Dito indice perforato
Buonasera,
chiedo cortesemente un Vostro parere:
Due giorni fa, lavorando, mi sono infilzata il dito indice della mano destra con una barra di ottone del diametro di 2mm.
La barra è entrata a mezzo centimetro al di sotto dell'unghia (verso sinistra)
per poi uscire dal polpastrello, poco più a sinistra del centro del polpastrello stesso.
Dopo un attimo di panico ho sfilato la barra e ho disinfettato con acqua ossigenata come meglio potevo.
Non accuso dolore, a parte vicino alla ferita, e ho una minima difficoltà a piegare la falange a causa del gonfiore.
La sensibilità del polpastrello mi pare invariata, considerando che ho mani callose per lavoro.
La mia dottoressa di base mi ha prescritto un antibiotico per evitare l'infezione, ma non ha guardato la ferita e io vorrei sapere se rischio conseguenze per l'uso della mano e se mi consigliate di fare controlli più approfonditi.
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Cordiali saluti.
chiedo cortesemente un Vostro parere:
Due giorni fa, lavorando, mi sono infilzata il dito indice della mano destra con una barra di ottone del diametro di 2mm.
La barra è entrata a mezzo centimetro al di sotto dell'unghia (verso sinistra)
per poi uscire dal polpastrello, poco più a sinistra del centro del polpastrello stesso.
Dopo un attimo di panico ho sfilato la barra e ho disinfettato con acqua ossigenata come meglio potevo.
Non accuso dolore, a parte vicino alla ferita, e ho una minima difficoltà a piegare la falange a causa del gonfiore.
La sensibilità del polpastrello mi pare invariata, considerando che ho mani callose per lavoro.
La mia dottoressa di base mi ha prescritto un antibiotico per evitare l'infezione, ma non ha guardato la ferita e io vorrei sapere se rischio conseguenze per l'uso della mano e se mi consigliate di fare controlli più approfonditi.
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
Cordiali saluti.
[#1]
Il maggior rischio è quello dell'infezione, per cui occorre completare la profilassi antibiotica come Le avrà detto il Medico di base. In questi casi a mio avviso è utile recarsi in Pronto Soccorso per una serie di ragioni: controllare il tipo di lesione, escludere la presenza nel dito di frammenti metallici, valutare la possibilità della presenza di olii, lubrificanti, ecc, escludere l'interessamento di osso e tendini, e, non ultimo, avviare la pratica INAIL. Quest' ultimo passo a questo punto lo dovrebbe aver fatto il medico di base essendo stato il primo Sanitario ad aver conoscenza che il fatto è avvenuto in occasione di lavoro.
Aggiungo che non deve coprire il dito nè con plastica, nè con guanti, nè con dita di plastica per l'elevato rischio di sovra-infezione, e che non deve bagnare la medicazione. E' ovvio che deve astenersi dal lavoro fino a completa guarigione, cioè fino a quando il Suo Medico o il Medico dell'INAIL stabiliranno che l'infortunio è chiuso.
Cordiali saluti
Aggiungo che non deve coprire il dito nè con plastica, nè con guanti, nè con dita di plastica per l'elevato rischio di sovra-infezione, e che non deve bagnare la medicazione. E' ovvio che deve astenersi dal lavoro fino a completa guarigione, cioè fino a quando il Suo Medico o il Medico dell'INAIL stabiliranno che l'infortunio è chiuso.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
La ringrazio molto per aver risposto.
Mi è già successo di andare in pronto soccorso una sera dopo una ferita da taglio alle dita, ma la ferita anche se profonda, era già parzialmente rimarginata e dunque non è stato eseguito alcun controllo
(solo antitetanica d'emergenza e medicazione)
Il dito in questione è ancora leggermente gonfio ma la ferita, che si riduce esternamente a due buchi, è di fatto rimarginata; per cui Le chiedo se devo ugualmente andare al pronto soccorso o se mi devo rivolgere ad uno specialista, oppure di nuovo al medico di base.
Grazie
Cordiali saluti
Mi è già successo di andare in pronto soccorso una sera dopo una ferita da taglio alle dita, ma la ferita anche se profonda, era già parzialmente rimarginata e dunque non è stato eseguito alcun controllo
(solo antitetanica d'emergenza e medicazione)
Il dito in questione è ancora leggermente gonfio ma la ferita, che si riduce esternamente a due buchi, è di fatto rimarginata; per cui Le chiedo se devo ugualmente andare al pronto soccorso o se mi devo rivolgere ad uno specialista, oppure di nuovo al medico di base.
Grazie
Cordiali saluti
[#3]
Si rivolga al Medico di base: sarà poi lui (anzi, lei) a decidere se occorra una consulenza specialistica.
Ricordi di mantenere sempre aggiornata la vaccinazione antitetanica con i richiami periodici, visto che è esposta a traumi
Cordiali saluti
Ricordi di mantenere sempre aggiornata la vaccinazione antitetanica con i richiami periodici, visto che è esposta a traumi
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Ancora grazie dell'attenzione.
Chiedo scusa, ma ho ora un dubbio che mi preoccupa:
ho effettuato il ciclo vaccinale dell'antitetanica in età scolare, e ho 31 anni;
le immmunoglobuline mi sono state fatte al pronto soccorso nell'occasione che ho citato, circa due anni fa.
Rischio ugualmente di contrarre il tetano?
Chiedo scusa, ma ho ora un dubbio che mi preoccupa:
ho effettuato il ciclo vaccinale dell'antitetanica in età scolare, e ho 31 anni;
le immmunoglobuline mi sono state fatte al pronto soccorso nell'occasione che ho citato, circa due anni fa.
Rischio ugualmente di contrarre il tetano?
[#5]
Le immunoglobuline forniscono una protezione immediata per ferite recenti e si somministrano a pazienti non vaccinati nei 10 anni prima, o vaccinati in modo incompleto o di cui sia sconosciuta la validità della vaccinazione.
Per la ferita attuale non ha nessuna protezione. Il rischio di contrarre il tetano va valutato dal medico di volta in volta, a seconda del tipo di ferita e delle possibilità di contaminazione dell'oggetto che ha provocato la ferita.
La vaccinazione invece consiste in una iniezione seguita da un'altra dopo un mese e un'altra dopo un anno, poi una ogni 10 anni. Al di là di questo infortunio è opportuno che si vaccini e si mantenga vaccinata per evitare rischi inutili in caso di future possibili (speriamo di no) ferite.
Immagino e spero che possa stare tranquilla, ma è meglio consultare il Medico; e nella stessa occasione si informi anche per il problema INAIL, perché c'è un referto da consegnare al datore di lavoro.
Cordiali saluti
Per la ferita attuale non ha nessuna protezione. Il rischio di contrarre il tetano va valutato dal medico di volta in volta, a seconda del tipo di ferita e delle possibilità di contaminazione dell'oggetto che ha provocato la ferita.
La vaccinazione invece consiste in una iniezione seguita da un'altra dopo un mese e un'altra dopo un anno, poi una ogni 10 anni. Al di là di questo infortunio è opportuno che si vaccini e si mantenga vaccinata per evitare rischi inutili in caso di future possibili (speriamo di no) ferite.
Immagino e spero che possa stare tranquilla, ma è meglio consultare il Medico; e nella stessa occasione si informi anche per il problema INAIL, perché c'è un referto da consegnare al datore di lavoro.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.9k visite dal 06/03/2010.
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