Trauma da schiacciamento ii iii e iv dito

In data 9 agosto ho subito un importante trauma da schiacciamento.
Una prima esplorazione seguita da radiografia ha evidenziato fratture scomposte multiple sulle seconde falangi di II e III dito mentre una frattura composta sulla seconda falange del IV dito.
Inoltre sul II dito vi è stata una lesione totale del tendine estensore.
Ho subito un intervento il 16 agosto dove sono stati posizionati i monconi delle fratture scomposte con 2 Fili di Kirschner per dito e una steccatura del IV dito.
Sul III dito ho poca sensibilità sulla parte del polpastrello e mi è stato detto che in fase di intervento è stato riscontrato un certo "maltrattamento" del nervo sul lato destro del dito, che potrebbe riprendersi come potrebbe non riprendersi.
Il tendine estensore del II dito purtroppo non è stato del tutto utilizzabile e mi è stato detto che è stato innestato circa a metà della falange fratturata.
Questo non mi permetterà di estendere del tutto il dito ma quello che mi sta martoriando il cervello è l'incertezza.
Dato questo quadro clinico che tipo di futuro avranno le mie dita?
Con una buona riabilitazione che funzionalità riuscirò a riacquisire?
Vorrei tanto sentire dei pareri da voi esperti, grazie.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Se le fratture sono state ridotte e stabilizzate bene ha buone possibilità di un buon recupero. Per la sensibilità e la motilità si potrà stabilire solo strada facendo. È importante che i tendini flessori siano indenni, perché la funzione della mano sta soprattutto nella presa. Forse il 3 dito potrà non estendersi completamente ma questo non pregiudica la capacità funzionale della mano. Non si occupi dell'incertezza, perché come detto, sarà una strada non brevissima e si valuteranno i risultati ma mano che procederà la guarigione. Non cerchi certezze adesso perché sono solo calcoli probabilistici e statistici che possono non riguardare il suo caso. Chieda a chi la ha operata e si confronti periodicamente con lui, perché nessun altro conosce meglio la situazione attuale.
Cordiali saluti.
Umberto Donati, MD

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Ne approfitto per fare qualche altra domanda in quanto mi risulta molto difficile avere un confronto col chirurgo che mi ha operato e tutti gli altri medici dell'ospedale mi trattano con fretta e superficialità. Premesso che ho già fissato appuntamento con un altro ortopedico anche solo per avere qualcuno con cui potermi confrontare.

Potrebbe qualche trattamento fisioterapico aiutare/velocizzare la guarigione delle fratture? Ho letto per esempio di una buona risposta alla magnetoterapia, ma non so se possono esserci controindicazioni per via dei Fili di K.

La questione invece della quale ho più timore è la lesione tendinea. Dal momento che di fatto è stato innestato in una zona non originaria, mi chiedevo cosa si dica in letteratura di questo tipo di intervento. Quanto è facile che il nuovo innesto possa non attecchire e il tendine staccarsi nuovamente?

In ultimo vorrei sapere se c'è un termine nel quale è magari consigliato ripetere una radiografia per ben capire l'evolversi della guarigione.

Chiedo scusa per tutte queste domande che magari possono avere una risposta complicata, purtroppo sono un tipo piuttosto ansioso e per indole tendo a sentire ogni tipo di parere per capire bene quale possa essere il miglior percorso da affrontare.

Grazie per il tempo dedicatomi
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Non ci sono trattamenti che possano accelerare la guarigione. Non mi esprimo sulla magnetoterapia per scelta personale.
Sul problema dell'estensione è difficile rispondere, perché il tendine estensore già si inserisce normalmente sul dorso della 2^ falange con la sua componente centrale, mentre le due bendellette laterali, a cui concorrono altri tendini (dei mm. Interossei e Lombricali) proseguono verso la base della falange ungueale per poter stenderla. Non conosco le reali condizioni del suo tendine, per cui le rinnovo il consiglio di parlare con il chirurgo. Nel caso si rivolgesse a un chirurgo della mano diverso, cerchi di portargli la copia di cartella clinica con il referto operatorio, che riporta la descrizione dell'intervento.
A distanza non ho gli elementi clinici per dirle di più.
Cordiali saluti.
Umberto Donati, MD

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
Grazie per la celere risposta.
Si ho già fatto domanda per avere copia della cartella clinica con annessi esami strumentali già effettuati ma purtroppo ci sono tempistiche piuttosto lunghe e non l'avrò prima di 30 giorni.

Con la speranza che il mio caso si risolva per il meglio condividerò gli eventuali aggiornamenti che dovessero sopraggiungere.

Grazie di nuovo per il tempo dedicatomi.