Mancata formazione callo osseo con algia tendinea

Buon pomeriggio egregi e grazie del vostro servizio
Vi disturbo e chiedo gentilmente un vostro parere riguardo ad una problematica che mi ha fatto sprofondare da oggi in uno stato di sconforto (premetto che essendo ipocondriaco non vivo bene i periodi di malattia banali, figuriamoci quelli piú seri)
Sono in buona salute, non fumo, non bevo, pratico sport (pesistica, tennis, corsa), alimentazione regolare e ironia della sorte, sono Infermiere.

Tutto comincia con una frattura del terzo medio prossimale del quinto metacarpo mano dx causatami con un pugno sferrato contro un muro; controlli al PS, Rx che evidenzia una frattura composta in asse (minima scomposizione irrilevante), confezionano un apparecchio gessato per 4 settimane (a 10 GG controllo con nuova RX per valutare l allineamento dei monconi)
Oggi, GG 12/04/24, a distanza di un mese, si rimuove il gesso, si esegue RX e purtroppo si evidenzia ancora la frattura senza apprezzabile formazione di callo osseo, per cui, presupponendo piú ad una carenza vitaminica, l ortopedico mi prescrive un tutore simil polsiera per proteggere la frattura, mi raccomanda di eseguire mobilizzazione dell arto durante il giorno togliendo quindi il tutore di tanto in tanto e di tenerlo fisso di notte e mi prescrive un integratore di vitamina D, k e Calcio per 30 Giorni; GG 14 maggio é previsto un nuovo controllo.
É una condizione grave la mancata formazione di callo dopo un mese?

La mano purtroppo mi getta ancora di piú nello sconforto poiché si presenta con mignolo ed anulare (che erano stati inglobati in semiflessione nell'ingessatura) gonfi, arrossati, caldi e a tratti violacei, gonfio anche il palmo ed il dorso in corrispondenza degli stessi e della frattura (si vedono meno al momento le "nocche" di anulare e mignolo).
Ciò che ulteriormente mi preoccupa é che durante i movimenti, per cui senza andare nel dettaglio perdonando qualche mia imprecisione "tecnica", ho dolore al lato interno ed esterno del polso ma riesco a muovere quest'ultimo in ogni direzione, chiudo ed apro la mano senza angolazioni o rotazioni anomale, estendo, stringo le dita, riesco in tutti i movimenti, ma durante questi il dolore é abbastanza intenso al mignolo (anche al tatto) e all'anulare, in piú quando tento di flettere singolarmente anulare o mignolo, sento un dolore, come se tirassero i tendini anche a livello di polso e avambraccio.

Tutti questi sintomi mi hanno fatto perdere d'animo poiché l'idea di tornare alla piena funzionalità e assenza di dolore, sembra lontana e adesso non so se questi sintomi siano normali, se scemeranno nel tempo o se dovrò conviverci e tra l'altro non comprendo se, escluse altre fratture, possa esserci qualche grave interessamento di tendini o legamenti, ma l'ortopedico mi ha smentito, soddisfatto anzi che riuscissi a compiere i movimenti e asserendo che gonfiore, dolorabilità fossero naturali al momento.
Per natura sono scettico e quindi mi scuso di avervi interpellato ma un vostro parere sarebbe gradito.

Saluti
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. signore, comprendo il suo sconforto e il suo stato ansioso ed ipocondriaco, ma come si fa a rispondere senza valutare un esame radiografico e senza valutare clinicamente la mano lesa ?
La medicina e chirugia e sopratutto l'ortopedia-traumatologia è per prima cosa :
esame clinico -funzionale obiettivo/ semeiologico e valutazione degli esami diagnostici per immagini .
Ogni altra cosa diversa è " chiaccherata aleatoria , basata su informazioni vaghe e generiche che non fanno parte della medicina e chirurgia reale.
Consulti uno specialista ortopedico nella sua città e faccia valutare oltre alla mano infortunata anche gli esami radiografici effettuati nel suo escursus della patologia.
Distinti saluti

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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Attivo dal 2024 al 2024
Ex utente
Grazie mille Dott Caruso della risposta; sempre nei limiti dei vostri consulti online, avendo compreso comunque la sua risposta che prende le distanze dal fare supposizioni senza avere documenti tangibili, potrei chiederle la gentilezza comunque di darmi qualche indicazione che forse in forma errata avrei potuto acquisire da internet? Ad esempio, il dolore che si evoca alla digitopressione in corrispondenza non del medio prossimale del metacarpo, bensí vicino la testa metacarpale, può essere riconducibile ad una contusione oste articolare ad esempio? Poiché, mi corregga se sbaglio, ma in caso di lesione legamentosa, si avrebbe una certa lassità che non presento e in presenza di tendine rotto non avrei potuto mobilizzare oltre una certa soglia il dito. Nel caso oltre la frattura non ancora sanata, avessi pure una contusione ossea per l'urto subito, quali sono i tempi stimati di guarigione per linee generali? Può ridursi in 4 o 5 mesi ad esempio? Potrebbe risolversi solo con un poco di fisioterapia o potrebbe essere necessaria terapia medica?Perché il mio timore é proprio quello di non sfiammare a livello della zona traumatizzata instaurandosi un processo flogistico cronico. Ci tengo anche ad evidenziare che in teoria sono seguito dalle figure ortopediche del PS a cui mi rivolsi un mese fa, e proprio uno degli ortopedici come scritto nel primo consulto, non ritenne opportuno indagare su problematiche extra oltre la frattura, invintandomi anzi a cominciare una discreta mobilizzazione.

Cordiali saluti