Ernia atipica
Gentili dottori
Sono un uomo di c.ca 69 anni e curo con vari farmaci l’ipertensione essenziale dal 1998 e la fibrillazione atriale (quattro episodi dal 2004 l’ultimo a dicembre 2007 ) con vari farmaci.
Ho intestino pigro con frequenti stipsi. A seguito di abbondanti sanguinamenti durati lcuni anni fui operato per prolasso mucoso del retto ed emorroidi con prolassectomia ed emorroidectomia secondo Longo all’età di 59 anni. Attualmente congestione emorroidaria nella regione finale del retto che da qualche mese provoca sanguinamenti. La prostata è ingrossata ed è curata con farmaci e controllo semestrale.
L’oggetto del consulto, però riguarda il tenue; c.ca due anni fa palpandomi l’addome sul lato SX al di sotto dello stomaco notai una zona, non molto ampia, dura al tatto come se al di sotto dello spessore cutanea ci fosse un corpo di superficie convessa molto più dura delle altre zone circostanti.
Dall’esame ecografico dell’addome del 05/03/2008 risultò (tra altre anomalie riguardanti altri organi) “breccia erniaria a carico della parete addominale all’altezza del fascio del muscolo obliquo in fossa iliaca SX di c.ca 33 mm. Di dimensione.”
Dopo visita chirurgica si diagnosticò ernia atipica nella zona indicata nella Eco ed ad una più accurata indagine obiettiva, un inizio di ernia inguinale a DX. Mi preparai per un intervento laparoscopico che però non ho più fatto per vari motivi. Ho ripetuto l’ecografia addominale il 16 febbraio scorso ove risultò: “breccia erniaria a carico della parete addominale all’altezza del fascio del muscolo obliquo in fossa iliaca SX di c.ca 30 mm. Nonché protrusione inguinale DX.
Questa situazione non mi ha mai provocato dolori anche sotto sforzo; qualche volta un pò di fastidio a stomaco molto pieno. Prima di operarmi, però, vorrei fare una indagine con altri mezzi diagnostici per avere ulteriori conferme visto che la situazione non si è modificata nel tempo. Non vorrei che si trattasse di qualcos’altro. Che ne pensate? Quali mezzi diagnostici esistono per fare una indagine più approfondita prima di un intervento invasivo?
In Attesa di Vostro gradito riscontro, nel ringraziarVi, porgo distinti saluti.
Sono un uomo di c.ca 69 anni e curo con vari farmaci l’ipertensione essenziale dal 1998 e la fibrillazione atriale (quattro episodi dal 2004 l’ultimo a dicembre 2007 ) con vari farmaci.
Ho intestino pigro con frequenti stipsi. A seguito di abbondanti sanguinamenti durati lcuni anni fui operato per prolasso mucoso del retto ed emorroidi con prolassectomia ed emorroidectomia secondo Longo all’età di 59 anni. Attualmente congestione emorroidaria nella regione finale del retto che da qualche mese provoca sanguinamenti. La prostata è ingrossata ed è curata con farmaci e controllo semestrale.
L’oggetto del consulto, però riguarda il tenue; c.ca due anni fa palpandomi l’addome sul lato SX al di sotto dello stomaco notai una zona, non molto ampia, dura al tatto come se al di sotto dello spessore cutanea ci fosse un corpo di superficie convessa molto più dura delle altre zone circostanti.
Dall’esame ecografico dell’addome del 05/03/2008 risultò (tra altre anomalie riguardanti altri organi) “breccia erniaria a carico della parete addominale all’altezza del fascio del muscolo obliquo in fossa iliaca SX di c.ca 33 mm. Di dimensione.”
Dopo visita chirurgica si diagnosticò ernia atipica nella zona indicata nella Eco ed ad una più accurata indagine obiettiva, un inizio di ernia inguinale a DX. Mi preparai per un intervento laparoscopico che però non ho più fatto per vari motivi. Ho ripetuto l’ecografia addominale il 16 febbraio scorso ove risultò: “breccia erniaria a carico della parete addominale all’altezza del fascio del muscolo obliquo in fossa iliaca SX di c.ca 30 mm. Nonché protrusione inguinale DX.
Questa situazione non mi ha mai provocato dolori anche sotto sforzo; qualche volta un pò di fastidio a stomaco molto pieno. Prima di operarmi, però, vorrei fare una indagine con altri mezzi diagnostici per avere ulteriori conferme visto che la situazione non si è modificata nel tempo. Non vorrei che si trattasse di qualcos’altro. Che ne pensate? Quali mezzi diagnostici esistono per fare una indagine più approfondita prima di un intervento invasivo?
In Attesa di Vostro gradito riscontro, nel ringraziarVi, porgo distinti saluti.
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Se è presente un ' ernia, in sede tipica (inguinale o crurale) o atipica (ad esempio un' ernia di Spigelio) la diagnosi è clinica, ovvero viene posta con la visita chirurgica e solo raramente gli esami strumentali (ecografia, tac) possono essere complementari alla visita.
In presenza di ernia, in linea di massima, esiste indicazione alla riparazione chirurgica.
In presenza di ernia, in linea di massima, esiste indicazione alla riparazione chirurgica.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 24/07/2009.
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