Adenocarcinoma colon retto

mio padre è stato operato per una stenosi al sigma, dal referto istologico è stato di adenocarcinoma con 22/22 linfonodi con metastasi, ha eseguito 12 cicli di terapia adiuvante, la tac e la pet eseguita dopo 6 cicli non hanno evidenziato metastasi, ora deve rifarle.
L'oncologo consiglia una valutazione chirurgica per la radicalizzazione (il primo intervento è stato solo di asportazione del tratto in stenosi)
qual'è la cosa migliore da fare?
quali sono le conseguenze di una resezione di tutto il colon discendente?
la terapia con gli anticorpi monoclonali potrebbe essere importante in questa fase? (non è stata prescritta)
qual'è il centro in italia più specializzato in interventi chirurgici di questo tipo?

Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
Il numero di linfonodi asportato suggerisce che la resezione è stata ampia, se i margini di sezione erano indenni da neoplasia l' intervento di 'radicalizzazione' potrebbe non esssere indicato, Una visita chirurgica oncologica credo possa permettere di valutare la situazione. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
La ringrazio molto Dott.Favara per le sue indicazioni.
E' stato fatto un consulto con il chirurgo che lo ha operato dopo i primi 6 mesi di terapia adiuvante FOLFOX ma,tac e pet alla mano, il chirurgo sconsigliava un intervento su tutto il colon, visto che la tac e la pet evidenziavano solo uno stato infiammatorio nella zona del taglio e null'altro. il problema è che mentre i markers CEA E C19 sono scesi di molto nei primi cicli ora il C19, che prima era altissimo rimane fermo a 54 mentre il CEA è salito a 450! L'oncologo teme una recidiva nello scavo del Morrison(leggo nelle indicazioni per la nuova tac). Cosa significa? si tratta del peritoneo? Si può intervenire in queste sedi. Come si valuta l'opportunità di un intervento?
ho letto inoltre che Bevacizumab è efficace per limitare la formazione di metastasi ma l'onclogo dice che c'è un protocollo da seguire e che questo farmaco non è sempre efficace, lo si impiega in altre fasi. Vorrei capire se stiamo facendo tutto il necessario, sono molto preoccupata. Ora dobbiamo fare di nuovo tac e pet. Ci sono lesioni che non si evidenziano con questi esami? Il tumore si è originato sulla base di una colite urcerosa cronica, i medici dicono che lo stato infiammatorio che evidenziano questi esami è difficilmente imputabile con sicurezza all'una o l'altra malattia
Grazie infinite di nuovo.
Laura
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile utente,

il motivo per il quale spesso nelle nostre consulenze accenniamo che il sistema che stiamo utilizzando è un sistema particolarmente scarso per questo scopo, è proprio qello di non poter raccogliere personalemente l'anamnesi direttamente.

il collega che mia ha preceduto non era stato informato del fatto che la patologia di base fosse una rcu, malattia infiammatoria cronica che ha un incidenza elevata di riscontro di tumore soprattutto in quelle forme croniche che superano i 10 anni.

per questo si era espresso dubitando sulla necessità di indicare un "allargamento" dell'intervento precedente. tra l'altro in effetti il numero di linfonodi è sufficientemente elevato per un intervento eseguito correttamente.

è certo che l'allargamento si potrebbe proporre per la patologia precedente.

con il dubbio che lei riferisce del suo medico che richiede la tc potrei tirare ad indovinare ma potrebbe sospettare della integrità del colon destro?

per la patologia di base di cui è affetto suo padre, la malattia sarà stata monitorizzata con endoscopie ricorrenti.

credo che questo esame potrebbe essere consigliato prima di decidere altri interventi a meno che non ci siano spiacevoli sorprese con gli esami che dovrà eseguire.

la ringrazio qualora volesse tenerci informati.

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale