Una scelta sbagliata dettata dalla preoccupazione

Gentile Dottore sono una signora di 52 anni con familiarità sul ramo materno per ETP del grosso intestino nell'ambito di controllo screening mi sono stati rilevati 3 polipi il primo peduncolato del trasverso prossimale di 1 cm il secondo peduncolato del discendente prossimale di 1 cm il terzo peduncolato polilobato del discendente medio di 5 cm asportati in polipectomia endoscopica con ansa diatermia i polipi minori e previa infiltrazione della base e in due frammenti il polipo maggiore. All'esame Istologico risultavano polipo nel trasverso: adenocarcinoma ad elevato grado di differenziazione con processo adenomacancerigno del 50% coinvolgente la sottomucosa apicale con base indenne rivestita da mucosa integra (distanza neoplasia/margine basale > 2.5 mm). Il polipo nel discendente prossimale adenoma tubulo-villoso base presente ed indenne. il polipo nel discendente medio adenocarcinoma ad elevato grado di differenziazione con processo adenocancerigno confinato a fronde marginali di circa 10 % base rivestita da mucosa indenne. Mi sono state prospettate 4 soluzioni 1) resezione del trasverso e discendente con adeguato follow-up endoscopico ogni 6 mesi. 2)resezione del solo discendente con follow-up altrettanto stretto. 3) colectomia subtotalea con risparmio del sigma-retto e successivo controllo in rettoscopia causa della evenienza non remota dell'insorgenza di altri polipi con predisposizione alla cancerizzazione. 4) ipotesi nessun intervento dopo attento ricontrollo dei vetrini istologici tac con mdc addominale per valutare le stazioni linfoghiandolari controlli endoscopici ravvicinati (3 mesi) con biopsia nei punti di resezione dei polipi profilo genetico. Io sarei per la 4 ipotesi però ho paura di fare una scelta sbagliata dettata dalla preoccupazione di rimanere senza colon in una condizione invalidante data la mia età voi cosa mi consigliate spero mi rispondiate al più presto grazie.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile signora,

cominciamo a dire che stiamo utilizzando un sistema estremamente limitato (computer internet), è un pò come mettere le mani avanti per non cadere.

tecnicamente delle quattro opzioni che lei cita io fondamentalmente ne vedrei solo due: la numero 3 o la numero 4.

spiego: tutto sta a chiarire se i polipi rimossi sono gli unici che erano presenti e la loro istologia è realmente quella descritta, mi sembra comunque corretto approfondire lo studio dei polipi prima di decidere il da farsi.

se consideriamo i polipi totalmente escissi si potrebbe evitare di fare altro, se non controlli endoscopici a breve termine, direi 6 mesi.

se viceversa il medico curante non fosse soddisfatto della rimozione dei polipi, allora la resezione di tutto il colon potrebbe essere l'indicazione corretta, magari eseguito per via laparoscopica (chirurga miniinvasiva). questa tecnica chirurgica anche se non è stato ancora dimostrato (con evidenza A) fornire risultati in termini di radicalità oncologica paragonabili alla procedura tradizionale, fornisce certamente risultato superiori in termini di ripresa dall'intervento, minore dolore postoperatorio, ripresa dell'alimentazione precoce, e ricovero più breve, rispetto all'intervento tradizionale.

dopo l'intervento dovrà comunque seguire uno stretto follow-up endoscopico per il tratto residuo di colon-retto o di retto.

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottore La ringrazio per la sollecita risposta e per sua ulteriore informazione Le volevo dire che il chirurgo a cui mi sono rivolta ritiene l'asportazione dei polipi endoscopica radicale e la lesione a basso rischio (SM1) facendomi fare una tac addominale completa con e senza mdc (che effettuerò la prossima settimana) ed un foll-up tra 3 mesi mentre il il dottore che ha eseguito la polipectomia, era più propenso per un successivo intervento di colectomia subtotale per il fatto che avendo una familiarità il mio colon tende a produrre altri polipi con tendenza alla degenerazione. Per ora penso di aspettare il risultato della tac e la risposta del riesame dei vetrini poi deciderò tenendola informata.
cordiali saluti
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
direi che condivido la sua impostazione di pensiero.
m tenga informato

cordiali saluti
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Utente
Utente
Gent.le Dottore La aggiorno in merito al mio caso, il secondo riesame dei vetrini istologici fatto da un altro patologo ha evidenziato nell'esame del polipo del trasverso prossimale una nuova rilettura:

P1 adenocarcinoma intestinale ad elevato grado di differenziazione infiltrante superficialmente la sottomucosa, emboli neoplastici non documentabili, margine libero da infiltrazione cancerigna ma presenze di aree di displasia di alto grado a livello del limite di escissione (adenoma cancerizzato a basso rischio)

Il chirurgo dopo questa rilettura mi ha fatto fare una nuova colonscopia per poter effettuare delle biopsie multiple nei punti di escssione dei polipi ma purtoppo non è stato possibile individuare i punti in quanto non erano più presenti le cicatrici

Sono tuttora in attesa del consulto che avrà il chirurgo con il patologo che ha fatto la nuova diagnosi in quanto mentre prima era abbastanza tranquillo dopo aver parlato con il primo patologo ora vuole andare più a fondo anche se ritiene che di solito il primo referto fatto in presenza dei reperti istologici veri e propii dovrebbe essere più attendibile e comunque prima di effettuare un eventuale intervento in un punto del colon trasverso non più individuabile spera di sapere dall'endoscopista dove si trovava il polipo in questione (ovvero più vicino alla flessura destra) per decidere eventualmente quanta parte di colon resecare.

La tac addominale con mdc non haevidenziato nessun problema.

Secondo Lei è possibile queste diverse valutazioni istologiche ?
La ringrazio per la cortese attenzione
Cordiali saluti
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile signore,

la situazione si complica secondo quanto lei riferisce.

vorrei ribadire quanto detto prima: stiamo utilizzando un sistema estremamente limitato (computer internet).

rimangono solo le due opzioni precedentemente da me indicate, però a questo punto direi che la scelta resettiva, vista la impossibilità di reperire i siti di prelievo, le precedenti risposte istologiche (mi perdoni la domanda che non è rivolta a lei: se sono più attendibili le prime risposte allora perchè chiederne una rilettura se la rilettura fornisce risposte meno attendibili?), ma anche dopo la rilettura, dovrebbe essere messa in cantiere.

per quanto riguarda la terapia chirurgica, probabilmente si sarà già informato, ma oltre alla tecnica chirurgica tradizionale aperta, ultimamente (già da una decina d'anni) si è affiancata la tecnica miniivasiva laparoscopica.

questa tecnica realizza lo stesso tipo di intervento che viene solitamente eseguito con tecnica tradizionale, utilizzando dei piccoli forellini, questo permette a parte la migliore cosmesi (francamente non è il mio primo obiettivo, talvolta lo è per il paziente), una riduzione del dolore postoperatorio, una più precoce rialimentazione postoperatoria, una più breve degenza postoperatoria ed una ripresa più rapida delle attività sportive e lavorative.

la ringrazio per l'ulteriore aggiornamento.

a presto, mi faccia sapere

cordiali saluti
[#6]
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