Intervento ernia iatale
Salve, vorrei una opinione sull’entità della mia ernia iatale e possibilità di intervento.
Io ne soffro da più di 10 anni, gastrite ed ernia iatale, avverto una costante incapacità di trarre respiri completi e una volta mi ha causato un lungo periodo di episodi extrasistolici (non so se questa forma al plurale sia corretta) culminati in un episodio di fibrillazione atriale per il quale i medici di pronto soccorso stavano per sottopormi a cardioversione; prima della procedura ho urinato abbondantemente a seguito delle numerose flebo che mi sono state infruttuosamente somministrate e il battito si è regolarizzato da se.
Ciclicamente mi causa dei periodi di crisi di forte dispnea la cui fase acuta si protrae per circa un mese, durante il quale solitamente assumo esomeprazolo 40mg due volte al giorno, per poi scemare lentamente nei mesi successivi.
Fino ad ora di questi periodi se ne sono verificati 2 a distanza di cinque anni.
Durante l’ultimo, circa cinque anni fa, mi sono sottoposto a gastroscopia per valutare la dimensione dell’ernia, la quale risultava risalita di un centimetro.
Possibile che sia sufficiente a causarmi questa costante incapacità di trarre respiri completi?
Nonostante i sintomi, secondo il mio medico di base e il gastroenterologo che ho consultato dopo la gastroscopia, data la scarsa entità della risalita l’intervento non mi è concesso, potrei tentare canali privati?
Grazie.
Io ne soffro da più di 10 anni, gastrite ed ernia iatale, avverto una costante incapacità di trarre respiri completi e una volta mi ha causato un lungo periodo di episodi extrasistolici (non so se questa forma al plurale sia corretta) culminati in un episodio di fibrillazione atriale per il quale i medici di pronto soccorso stavano per sottopormi a cardioversione; prima della procedura ho urinato abbondantemente a seguito delle numerose flebo che mi sono state infruttuosamente somministrate e il battito si è regolarizzato da se.
Ciclicamente mi causa dei periodi di crisi di forte dispnea la cui fase acuta si protrae per circa un mese, durante il quale solitamente assumo esomeprazolo 40mg due volte al giorno, per poi scemare lentamente nei mesi successivi.
Fino ad ora di questi periodi se ne sono verificati 2 a distanza di cinque anni.
Durante l’ultimo, circa cinque anni fa, mi sono sottoposto a gastroscopia per valutare la dimensione dell’ernia, la quale risultava risalita di un centimetro.
Possibile che sia sufficiente a causarmi questa costante incapacità di trarre respiri completi?
Nonostante i sintomi, secondo il mio medico di base e il gastroenterologo che ho consultato dopo la gastroscopia, data la scarsa entità della risalita l’intervento non mi è concesso, potrei tentare canali privati?
Grazie.
[#1]
La sua sintomatologia, dispnea, non è assolutamente legata alla piccola ernia iatale. Non si faccia tentare dalla chirurgia e quanto meno deve eseguire uno studio del reflusso con phimedenzometria esofagea
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Non ho mai approfondito lo stato dei miei polmoni oltre ad eseguire RX che non hanno mai evidenziato nulla, di cosa potrebbe trattarsi se non di ernia iatale? La sensazione è quella di un impedimento nell’espandere oltre un certo punto la cassa toracica e la necessità di prendere respiri profondi che a volte giungono al completamento e a volte no.
[#4]
Utente
Salve dottore, la ringrazio per il suo interessamento. No, la sintomatologia non si è risolta ma, come le scrivevo, dura da una decina di anni. In questo periodo si è affievolita grazie all’aiuto della mia psicologa che mi ha insegnato come darmi un contegno nei momenti di ansia in cui si acuisce. Non credo sia interamente attribuibile all’ansia dato che avverto una palese sensazione di impedimento a livello meccanico quando mi alleno (pugilato/cardiofitness ad alta intensità), come di qualcosa che impedisce l’escursione completa della fase inspiratoria dopo una serie di respiri profondi, ma mi basta fermarmi un attimo per far normalizzare i battiti e il respiro.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3k visite dal 05/12/2019.
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