Lieve appendicite: antibiotico o appendicectomia?

Buongiorno dottori,

sono un ragazzo di 22 anni che non ha mai sofferto di particolari dolori alla pancia, ma da circa una settimana avverto circa 2-3 ore dopo i pasti (se rimango a digiuno non sento praticamente nulla) un forte fastidio addominale distribuito su tutta la fascia sotto l'ombelico, soprattutto durante la notte. I primi due giorni ho avuto diarrea, poi la situazione feci è tornata alla normalità ma continuavo a sentire questo dolore che spesso mi impediva anche di dormire. Così mi sono recato al pronto soccorso e, dopo avermi fatto l'analisi del sangue e l'ecografia, hanno riscontrato un appendicite molto lieve, in quanto il livello dei globuli bianchi non è molto alto e dall'ecografia non risulta un'infiammazione grave. Inoltre, alla palpazione della zona, non avverto dolore né alla pressione né al rilascio. Negli ultimi giorni il dolore è diventato un fastidio che ha iniziato a localizzarsi sulla parte destra dell'addome.
Un altro elemento che mi manda in confusione è quello dell'appetito, non ho notato differenze rispetto a prima e anche con questi dolori provo una grande fame.

Il chirurgo al PS mi ha detto che non ritiene necessario l'intervento perché la situazione non è grave, e potrebbe risolversi tutto tramite antibiotici (tre dosi al giorno di metronidazolo e tre di amoxicillina per 7 giorni).

Il dubbio che mi assale è il seguente: se io riesco a debellare senza problemi il dolore, è molto probabile che in futuro mi ricapiti o potrebbero anche essere i postumi di un'infezione intestinale e, di conseguenza, non soffro di appendicite ed è raro che mi ricapiti? Chiedo perché per lavoro viaggio spesso, sia in luoghi molto lontani che in paesini del sud, e ho paura che in futuro possa rischiare una peritonite improvvisa mentre sono in giro. L'operazione è consigliabile o potrei risolvere tramite terapia antibiotica?

Vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro una buona giornata
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Gentile utente, la forma che lei descrive ritengo possa risolversi con la terapia antibiotica, l'evenienza che si ripresenti la problematica ovviamente esiste, ma è anche possibile che non ritorni.Il consiglio è che può fare un primo tentativo conservativo, se poi dovesse ripresentarsi il problema probabilmente farà bene ad operarsi.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Grazie mille Dottore,

un'ultima domanda: se dovesse ripresentarsi in futuro, avverrà in maniera lieve come è successo qualche giorno fa, o potrebbe esserci anche il rischio di una improvvisa peritonite? È questo l'aspetto che mi spaventa di più dato che, come ho scritto nel consulto, per lavoro sono praticamente ogni giorno in viaggio.

Cordiali saluti
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.3k 329
Gentile utente,su questo aspetto non esiste una risposta sicura, è ragionevole pensare che lei sapendo di cosa si tratta si attiverebbe tempestivamente a farsi visitare, evitando così un ritardo della diagnosi e quindi le possibili complicanze conseguenti.
Saluti