Calcoli alla colecisti

Buongiorno,
vi chiedo un consiglio per mia madre (90 anni). Lo scorso sabato l'ho portata al pronto soccorso perché aveva la febbre alta e tremori (essendo epilettica, ho pensato potesse essere una crisi). Le hanno riscontrato una forte diverticolite (lamentava dolori nella parte sinistra dell'addome) e, poiché la bilirubina era un po' alta, un probabile passaggio di un calcolo nella colecisti (così hanno detto). Dopo una cura di antibiotici la febbre è passata ed è stata meglio.
Lei ha dei calcoli che le sono stati diagnosticati in occasione di una tac fatta per altre ragioni, ma che non le hanno mai dato fastidio. I medici mi hanno detto che faranno altri accertamenti ma che se si trattasse di colica biliare dovrebbe operarsi; lei non vuole, per l'età, perché cardiopatica (ha subìto un intervento alla valvola mitralica 10 anni fa), epilettica e con BPCO. Vi chiedo: esiste un sistema (dieta, farmaci..) per poter non dico evitare ma limitare il più possibile l'insorgere di un'altra crisi? Voi consigliereste l'intervento in queste condizioni e a questa età?
Grazie infinite per la vostra attenzione
Sofia
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Dr. Stefano Cecchini Chirurgo generale 67 5
La presenza dei calcoli nella colecisti rappresenta un'indicazione all'intervento di colecistectomia (asportazione della colecisti) solo in presenza di sintomi o complicanze specifiche. Per questo motivo prima di procedere con interventi chirurgici è mandatoria un'analisi accurata degli episodi di dolore acuto addominale. Se dai sintomi riferiti e dagli esami eseguiti in occasione degli accessi in PS non si dirime il dubbio allora vi è indicazione all'esecuzione di accertamenti radiologici di II livello. A maggior ragione nel caso di sua madre, in cui la paziente presenta fattori di rischio (età e altre patologie) e la sintomatologia descritta è atipica (dolore a sinistra) è necessario uno studio accurato prima di porre indicazione alla chirurgia. Un rialzo della bilirubina non va sottovalutato, poiché potrebbe provenire dalla migrazione dei calcoli biliari ma esistono patologie non biliari in grado di mimare lo stesso quadro laboratoristico. In merito alle misure preventive, nell'attesa di completare la diagnostica viene consigliata ai pazienti una dieta frazionata ipolipidica per evitare di stimolare le contrazioni della colecisti, ma per quanto utile non farei affidamento sulla sua efficacia. Concludo dicendo che se dagli accertamenti di II livello dovesse emergere l'indicazione all'intervento, in assenza di altre problematiche cliniche non dichiarate, le consiglio di affrontare le paure di sua madre, con la consapevolezza che la procedura mininvasiva ad oggi offre un altissimo tasso di successo e consente recuperi veloci, senza modificare il rischio cardiologico a tutte le età. Cordialità

Dr. Stefano Cecchini
Specialista in Chirurgia Generale

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Utente
Utente
La ringrazio, è stato gentilissimo!
Un medico del P.S. mi ha detto che la bilirubina alta potrebbe essere determinata dai farmaci che assume per l'epilessia e che il dolore a sinistra era dovuto ai diverticoli infiammati...secondo lei potrebbero essere ipotesi plausibili?
Le hanno anche fatto una tac con contrasto che ha solo evidenziato la presenza di calcoli...quali altri esami dovrebbero farle?
Grazie ancora.
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Dr. Stefano Cecchini Chirurgo generale 67 5
L'ipotesi é plausibile ma l'aumento della bilirubina da farmaci é una diagnosi di esclusione, ovvero prima devono essere vagliate tutte le cause maggiori. Riguardo agli esami di II livello, in assenza di controindicazioni le consiglierei la colangio RM.
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Utente
Utente
Grazie ancora!