Rimozione sigma
Gentili dottori, mi rivolgo a voi per un consiglio. Il 1 maggio ho subito un intervento programmato di rimozione del sigma causa diverticolite con restringimento di esso. L’operazione si è svolta in Svizzera. Dopo l’intervento riuscito bene, ho iniziato a prendere 1 kg al giorno e il chirurgo mi rassicurava che era tutto normale .(Premettendo che prima dell’operazione prendevo antibiotici poichè vi era infezione).il 5 giorno dopo l’intervento ho iniziato a stare male con i seguenti sintomi:sudorazione,dolori addominali, gonfiore e fiato corto. Allarmati da tale situazione hanno deciso di praticate una tac con contrasto. La diagnosi ha confermato una deiscenza,con occlusione intestinale, con feci sparse nella cavità. Mi sono ritrovato con uno stoma. Dopo una settimana, mi hanno diagnosticato un ascesso nella zona dello stoma(lato sinistro). Praticando così drenaggi e antibiotici. Secondo voi, la terapia ch stanno usando è giusta? Quando tempo ci vuole per una ripresa?
Essendo io un uomo di 58 anni con peso 103.
Cordiali saluti
Essendo io un uomo di 58 anni con peso 103.
Cordiali saluti
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È corretta l'impostazione, ma non è possibile prevedere il decorso. Questo lo possono valutare i medici che la seguono.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
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Ex utente
Gentile dottore, grazie per la risposta. Volevo porle un’altra domanda, visto che sto vivendo quasi un incubo. Mi sono sottoposto al primo intervento proprio per evitare una peritonite che ugualmente è avvenuta. Secondo il vostro parere quali possono essere state le cause della deiscenza che mi ha causato la peritonite? Non voglio accusare nessuno, ma la mia mente non esclude un errore medico.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 967 visite dal 21/05/2018.
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