Alternative alla fundoplicatio?
Gentili dottori,
ho 36 anni e soffro di reflusso gastrico da 10, circa due anni fa ho iniziato ad avere anche qualche problema prettamente gastrico (difficoltà digestive, fastidio e senso di stomaco vuoto anche a poche ore dal pasto), tuttavia fino a 4 mesi fa sono sempre riuscito a tenere la sintomatologia sotto controllo con i farmaci, ma ad oggi questi non fanno più effetto e nonostante l'assunzione di esomeprazolo 40mg al mattino e sera la sintomatologia (pirosi e dolore epigastrico e retrosternale + dolori al torace e schiena) non regredisce completamente.
Ho effettuato rx esofago-stomaco-duodeno, eco addome completo ed esami del sangue che sono risultati negativi.
Ho effettuato anche una gastroscopia (la terza in 10 anni) con terapia in corso (esomeprazolo 20mg mattina e sera) che ha confermato la presenza di ernia jatale da scivolamento con lieve esofagite e lieve gastrite antrale.
La manometria esofagea ha confermato l'incontinenza del cardias e la ph-impedenzometria ha evidenziato la presenza di un reflusso acido patologico.
Il medico che mi ha in cura mi ha detto che, vista la situazione, l'unica alternativa è l'intervento chirurgico e mi ha inviato dal chirurgo per un consulto per una fundoplicatio laparoscopica.
Io sto molto male, ma ho molti dubbi sull'intervento, in quanto leggo di tanti casi di insuccesso e di recidive, come anche dell'irreversibilità della procedura.
In rete ho letto che ci sono delle alternative all'intervento tradizionale, mi riferisco alla fundoplicatio con GERD X per via endoscopica ed alla procedura denominata STRETTA.
Volevo sapere se queste procedure possono essere prese in considerazione, se sono efficaci e soprattutto reversibili e ripetibili.
Inoltre vorrei sapere se nel mio caso è necessario fare ulteriori indagini per escludere patologie più gravi.
Vi ringrazio anticioatamente per la risposta.
ho 36 anni e soffro di reflusso gastrico da 10, circa due anni fa ho iniziato ad avere anche qualche problema prettamente gastrico (difficoltà digestive, fastidio e senso di stomaco vuoto anche a poche ore dal pasto), tuttavia fino a 4 mesi fa sono sempre riuscito a tenere la sintomatologia sotto controllo con i farmaci, ma ad oggi questi non fanno più effetto e nonostante l'assunzione di esomeprazolo 40mg al mattino e sera la sintomatologia (pirosi e dolore epigastrico e retrosternale + dolori al torace e schiena) non regredisce completamente.
Ho effettuato rx esofago-stomaco-duodeno, eco addome completo ed esami del sangue che sono risultati negativi.
Ho effettuato anche una gastroscopia (la terza in 10 anni) con terapia in corso (esomeprazolo 20mg mattina e sera) che ha confermato la presenza di ernia jatale da scivolamento con lieve esofagite e lieve gastrite antrale.
La manometria esofagea ha confermato l'incontinenza del cardias e la ph-impedenzometria ha evidenziato la presenza di un reflusso acido patologico.
Il medico che mi ha in cura mi ha detto che, vista la situazione, l'unica alternativa è l'intervento chirurgico e mi ha inviato dal chirurgo per un consulto per una fundoplicatio laparoscopica.
Io sto molto male, ma ho molti dubbi sull'intervento, in quanto leggo di tanti casi di insuccesso e di recidive, come anche dell'irreversibilità della procedura.
In rete ho letto che ci sono delle alternative all'intervento tradizionale, mi riferisco alla fundoplicatio con GERD X per via endoscopica ed alla procedura denominata STRETTA.
Volevo sapere se queste procedure possono essere prese in considerazione, se sono efficaci e soprattutto reversibili e ripetibili.
Inoltre vorrei sapere se nel mio caso è necessario fare ulteriori indagini per escludere patologie più gravi.
Vi ringrazio anticioatamente per la risposta.
[#1]
A distanza non possiamo contraddire quello che le è stato diagnosticato ed indicato.
La fundoplicatio, visto l'esistenza di una ernia da scivolamento, sembrerebbe al momento l'unica indicazione. Altri interventi trovano indicazione in assenza di ernie da scivolamento, o in presenza di piccoli "scivolamenti"
Per una precisa indicazione dovrei saper l'entità dello scivolamento.
Cordiali saluti.
La fundoplicatio, visto l'esistenza di una ernia da scivolamento, sembrerebbe al momento l'unica indicazione. Altri interventi trovano indicazione in assenza di ernie da scivolamento, o in presenza di piccoli "scivolamenti"
Per una precisa indicazione dovrei saper l'entità dello scivolamento.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Gentile dott. D'Oriano,
sul referto della gastroscopia si parla di piccola ernia da scivolamento ed anche su quello della manometria si parla di "segni manometrici di ernia jatale", stranamente nella rx esofago-stomaco-duodeno in posizione di tredelenbourg non è refertata la presenza dell'ernia. In effetti nessuno dei medici sin ora consultati mi ha saputo dire con certezza la grandezza dell'ernia.
Volevo chiederle se, in caso l'ernia fosse piccola, i trattamenti alternativi potrebbero essere presi in considerazione?
Volevo inoltre chiederle se devo fare altri esami oltre quelli già effettuati, io ho il dubbio che dietro tutti questi sintomi (pirosi e dolore epigastrico e retrosternale + dolori al torace e schiena + fastidi nella zona pelvica) si celi qualcos'altro, oltre al reflusso. Posso stare tranquillo da questo punto di vista?
Grazie mille anticipatamente
sul referto della gastroscopia si parla di piccola ernia da scivolamento ed anche su quello della manometria si parla di "segni manometrici di ernia jatale", stranamente nella rx esofago-stomaco-duodeno in posizione di tredelenbourg non è refertata la presenza dell'ernia. In effetti nessuno dei medici sin ora consultati mi ha saputo dire con certezza la grandezza dell'ernia.
Volevo chiederle se, in caso l'ernia fosse piccola, i trattamenti alternativi potrebbero essere presi in considerazione?
Volevo inoltre chiederle se devo fare altri esami oltre quelli già effettuati, io ho il dubbio che dietro tutti questi sintomi (pirosi e dolore epigastrico e retrosternale + dolori al torace e schiena + fastidi nella zona pelvica) si celi qualcos'altro, oltre al reflusso. Posso stare tranquillo da questo punto di vista?
Grazie mille anticipatamente
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Sono cose da chiarire con esami alla mano, per il resto, sarà chi la visiterà a valutare la necessità o meno di altri esami.
A distanza non possiamo esserle ulteriormente di aiuto.
Cordiali saluti.
A distanza non possiamo esserle ulteriormente di aiuto.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.3k visite dal 25/02/2018.
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