Angioma splenico

Mi hanno trovato un angioma splenico di 2,4 cm. Volevo chiedere alcune cose. Un angioma può arrivare dal nulla o è presente dalla nascita e poi cresce e alla fine si svela in una eco? Da 20 anni faccio regolari controlli ecografici per altre cause, mai trovato nulla, nemmeno lo scorso anno. Ieri mi è stata riscontrata una formazione nodulare IPERECOGENA di 2,4 cm, con al suo interno una piccola area IPOECOGENA. Il radiologo mi ha detto che è un angioma e di stare tranquillo. Mi ha detto che è probabile che nei precedenti controlli ecografici (per sua colpa) gli è sicuramente sfuggita, vuoi perché magari avevo dell’aria e vuoi perché vedendo le piccole dimensioni della milza (9,7 cm), non avendo mai visto nulla nell’immediato ha sempre guardato rapidamente. Stavolta ero libero da aria ed ha visto subito questa formazione nodulare. Lui è assolutamente sicuro della diagnosi, ne ha visti parecchi nella sua ventennale carriera. Ma siccome sono in ansia allora abbiamo deciso di fare una tac con mdc, ma giusto per tranquillizzarmi, perché a suo avviso non ci sarebbe bisogno. E' possibile che un anno fa nulla e adesso spunti questa cosa? Voglio dire, è distinguibile una lesione maligna improvvisa da un angioma? Un ecografista con esperienza ventennale è in grado di distinguere con chiarezza un angioma da cose di altra natura? Secondo lei 2,4 cm è grosso questo angioma o è ancora nei limiti del consentito? Sarei grato se potreste chiarirmi tutti questi dubbi. Grazie mille.
Cordiali saluti.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile signore,
i limiti del mezzo che stiamo utilizzando le sono noti.
le domande che pone in parte avrebbe potuto rivolgere direttamente al collega ecografia.
possono essere diversi i motivi del perché una piccola lesione di così piccole dimensioni possa essere misconosciuta, anche solo cambiando un ecografo, la tecnologia sta facendo passi da gigante, non credo che sia stata fretta o incuria del collega soprattutto perché lei lo definisce con esperienza ventennale.
la sicurezza e il modo in cui l'ha descritta non lascia dubbi.
credo che potrebbe evitare la tc con mezzo di contrasto che appare indagine innocua ma è discretamente invasiva in termini di radioprotezione.
le consiglio di eseguire come certamente le avrà già consigliato il collega un ulteriore controllo a distanza.
le dimensioni dell'angioma sono esigue e non suscettibile di alcun trattamento.
ha tralasciato di dirci i motivi dei suoi controlli ecografia e se ci sono le patologie di cui è affetto!
cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Attivo dal 2015 al 2019
Ex utente
Gent.mo Prof. Catani. Innanzitutto la ringrazio per la cortesia nella celere ed esaustiva risposta. Le domande che ho rivolto a Lei le ho parzialmente rivolte anche all'ecografista, però non è facile superare l'ansia, perchè tutto sommato noi pazienti, nell'ignoranza, viviamo sempre un pò sotto l'ostaggio del timore di patologie di natura maligna.
Ho deciso di fare la Tac anche in consideraziione del fatto che soffro di morbo di crohn ed hcv. Mi scuso se non le ho elenncato queste mie due patologie, direi anche gravi ed invalidanti, come ben lei può immaginare. Forse questo le può spiegare il mio stato ansioso, di paziente che già convive con siituazione pesanti. Avendo l'hcv inevitabilmente si ha paura di correlazioni. Premetto che il fagato è sano, proprio in tutti i suoi aspetti e il virus non mi ha aggredito, nonostante 30 anni di presenza nel mio organismo. Certo, io ho fatto la mia parte, non bevendo mai alcolici, non fumando e cercando di adottare un 'alimentazione il più possibile adeguata, vuoi anche perche con il crohn si fa di necessità virtù.
I motivi della Tac sono quindi legati a due aspetti che ritengo validi: il primo aspetto riguarda il fatto che comunque, attraverso la tac ci sarebbe anche dare una controllata all'intestino, oltre che naturalmente al fegato. Ciò non significa che avrei fatto una Tac per l'intestino, visto che ormai esistono le entero risonanzer per lo specifico.
In secondo aspetto riguarda prprioo lo stato ansioso del momento, in relazione al fatto che fra 3 mesi affronterò la terapia eradicativa del virus hcv e vorrei affrontare la terapia in tranquillità emotiva.

In merito alle radiazioini lei ha ragione e ne prendo atto, però il radiologo mi ha anche detto che l'esposizione non è esagerata, sopratutto è favorevole il fatto che la distanza dall'ultima Tac è di 15 anni fa. L'importante è non andare a fare tac successive in un lasso di tempo breve.
Però i scusi...lei mi sta dicendo che la lesione di 2,4 cme è alquanto piccola? Ma sono particolarmente suscettibili di ampliamento queste lesioni o possono restare ferme?
Sono così tanto invasive le radiazioni?
In ultimo, che cosa ne pensa delle mie spiegazioni?
Las ringrazio con sincerità, gentile Prof. Catani.
Cordiali saluti.