Ernia inguinale bilaterale
Gentili Dottori,
avevo già conversato con voi in un altro consulto a cui, purtroppo, non è più possibile replicare in quanto risulta aggiornato a più di due mesi fa.
Il consulto precedente, per completezza, è questo:
https://www.medicitalia.it/consulti/chirurgia-dell-apparato-digerente/548473-ernia-inguinale-stipsi.html
Allora, tre giorni fa sono stato sottoposto all'intervento di ernioplastica, si trattava di una ernia bilaterale e non, come credevo io solamente a sinistra: il chirurgo durante la visita aveva rilevato anche un'ernia a destra di cui non mi ero mai accorto, perché mai mi aveva provocato disturbi di alcun tipo.
Dal referto stilato dal chirurgo dopo l'intervento leggo, tra le altre cose:
Diagnosi: Ernia inguinale bilaterale, intasata e permagna a sinistra.
Trattamento chirurgico: Plastica bilaterale di una ernia inguinale diretta e una indiretta con protesi sec. Stoppa.
Presenza di ernia permagna a sinistra che non si riduce (diametro longitudinale 20 cm circa). Si preferisce viste le dimensioni di eseguire plastica sec. Stoppa.
Incisione mediana sotto-ombelico-pubica, aperta la fascia si procede per via extraperitoneale liberando entrambe le are miopettinee ampiamente. A sinistra riduzione del contenuto erniario e dissezione dell'enorme sacco obl. est. scrotale, a destra ernia diretta di medie dimensioni.
Applicazione di rete 15x30 estesa dalle pareti sopra le doccie e fissata ad entrambi i cooper con buona copertura delle porte erniarie (overlap di oltre 7 cm).
Drenaggio extraperitoneale 19 in aspirazione.
Chiusura della fascia a punti staccati. Sutura del sc e della cute mediante agraphes.
E' tutto! (E' inutile dire che alcune espressioni sono per me incomprensibili, ho riportato tutto come scritto, anche gli eventuali errori di battitura).
Io sono a casa da ieri sera. Il decorso nell'immediato post operatorio è stato (per me) eccezionale. Nessun dolore, anche per la presenza in vena di un elastomero che mi è stato tolto il giorno dopo; e anche dopo la sua rimozione non ho avvertito alcun dolore, tranne dopo qualche movimento brusco. La ferita non ha mai sanguinato e la medicazione è sempre perfettamente pulita. Il drenaggio è stato tolto il giorno dopo, dopo aver visto che non c'era più versamento. E' stata una operazione particolrmente fastidiosa e a tratti dolorosa, ma niente di insopportabile grazie alla delicatezza con cui il chirurgo ha estratto il tubicino.
Mi è stato consigliato un riposo assoluto per circa nove giorni e fra cinque giorni tornerò in ospedale per la medicazione e la rimozione della sutura che, temo, non sarà piacevole; è infatti prevista una eventuale anestesia per contatto.
Se può servire, vi aggiornerò sul mio stato di salute dopo la rimozione della sutura.
avevo già conversato con voi in un altro consulto a cui, purtroppo, non è più possibile replicare in quanto risulta aggiornato a più di due mesi fa.
Il consulto precedente, per completezza, è questo:
https://www.medicitalia.it/consulti/chirurgia-dell-apparato-digerente/548473-ernia-inguinale-stipsi.html
Allora, tre giorni fa sono stato sottoposto all'intervento di ernioplastica, si trattava di una ernia bilaterale e non, come credevo io solamente a sinistra: il chirurgo durante la visita aveva rilevato anche un'ernia a destra di cui non mi ero mai accorto, perché mai mi aveva provocato disturbi di alcun tipo.
Dal referto stilato dal chirurgo dopo l'intervento leggo, tra le altre cose:
Diagnosi: Ernia inguinale bilaterale, intasata e permagna a sinistra.
Trattamento chirurgico: Plastica bilaterale di una ernia inguinale diretta e una indiretta con protesi sec. Stoppa.
Presenza di ernia permagna a sinistra che non si riduce (diametro longitudinale 20 cm circa). Si preferisce viste le dimensioni di eseguire plastica sec. Stoppa.
Incisione mediana sotto-ombelico-pubica, aperta la fascia si procede per via extraperitoneale liberando entrambe le are miopettinee ampiamente. A sinistra riduzione del contenuto erniario e dissezione dell'enorme sacco obl. est. scrotale, a destra ernia diretta di medie dimensioni.
Applicazione di rete 15x30 estesa dalle pareti sopra le doccie e fissata ad entrambi i cooper con buona copertura delle porte erniarie (overlap di oltre 7 cm).
Drenaggio extraperitoneale 19 in aspirazione.
Chiusura della fascia a punti staccati. Sutura del sc e della cute mediante agraphes.
E' tutto! (E' inutile dire che alcune espressioni sono per me incomprensibili, ho riportato tutto come scritto, anche gli eventuali errori di battitura).
Io sono a casa da ieri sera. Il decorso nell'immediato post operatorio è stato (per me) eccezionale. Nessun dolore, anche per la presenza in vena di un elastomero che mi è stato tolto il giorno dopo; e anche dopo la sua rimozione non ho avvertito alcun dolore, tranne dopo qualche movimento brusco. La ferita non ha mai sanguinato e la medicazione è sempre perfettamente pulita. Il drenaggio è stato tolto il giorno dopo, dopo aver visto che non c'era più versamento. E' stata una operazione particolrmente fastidiosa e a tratti dolorosa, ma niente di insopportabile grazie alla delicatezza con cui il chirurgo ha estratto il tubicino.
Mi è stato consigliato un riposo assoluto per circa nove giorni e fra cinque giorni tornerò in ospedale per la medicazione e la rimozione della sutura che, temo, non sarà piacevole; è infatti prevista una eventuale anestesia per contatto.
Se può servire, vi aggiornerò sul mio stato di salute dopo la rimozione della sutura.
[#2]
Utente
Aggiornamento prima della rimozione dei punti, che avverrà dopodomani ...
Allora, sicuramente a casa è un po' peggio che in ospedale, dove, per via della somministrazione continua di farmaci, avvertivo un dolore davvero minimo.
A casa il dolore si è fatto un po' più insistente; niente di insopportabile, comunque, ma un di più che mi condiziona la posizione sia a letto che da seduto, con fitte che compaiono ogni volta che voglio cambiare posizione o salire/scendere dal letto o rialzarmi dalla sedia.
Anche alla ripresa della peristalsi avverto dolore in corrispondenza del taglio.
Da oggi sento pure una certa sensazione di prurito sia sulla ferita che sul foro da cui fuoriusciva il tubicino per il drenaggio. Non ho mai lavato la parte e spero che mi consentano di farlo dopo la rimozione dei punti (ho una voglia matta di fare una doccia, anche perché con questo caldo si suda tanto).
Domani mattina, comunque, mi visiterà il chirurgo che mi ha operato per una valutazione del decorso e perché non sarà lui a rimuovere la sutura.
A proposito della sutura ho un leggero timore riguardo l'eventuale dolore della rimozione; ricordo che si tratta di una serie di agraphes (15-20 ad occhio e croce) e non del "normale" filo di seta.
Allora, sicuramente a casa è un po' peggio che in ospedale, dove, per via della somministrazione continua di farmaci, avvertivo un dolore davvero minimo.
A casa il dolore si è fatto un po' più insistente; niente di insopportabile, comunque, ma un di più che mi condiziona la posizione sia a letto che da seduto, con fitte che compaiono ogni volta che voglio cambiare posizione o salire/scendere dal letto o rialzarmi dalla sedia.
Anche alla ripresa della peristalsi avverto dolore in corrispondenza del taglio.
Da oggi sento pure una certa sensazione di prurito sia sulla ferita che sul foro da cui fuoriusciva il tubicino per il drenaggio. Non ho mai lavato la parte e spero che mi consentano di farlo dopo la rimozione dei punti (ho una voglia matta di fare una doccia, anche perché con questo caldo si suda tanto).
Domani mattina, comunque, mi visiterà il chirurgo che mi ha operato per una valutazione del decorso e perché non sarà lui a rimuovere la sutura.
A proposito della sutura ho un leggero timore riguardo l'eventuale dolore della rimozione; ricordo che si tratta di una serie di agraphes (15-20 ad occhio e croce) e non del "normale" filo di seta.
[#3]
Utente
Aggiornamento dopo la rimozione dei punti di sutura, tolti stamattina.
A proposito, giusto per tranquillizzare eventuali altri utenti sulla rimozione dei punti metallici: non si sente praticamente niente, se non un leggero pizzicorio quando li si stacca dalla pelle, assolutamente sopportabile.
E' passata una settimana esatta dall'intervento e a detta del chirurgo la ferita sta bene, mi ha solamente messo un cerottone per coprirla, ma raccomandandomi di tenerlo finché regge e di non rimpiazzarlo.
Accuso un certo indolenzimento, soprattutto quando passo da seduto o disteso alla posizione eretta.
Un grosso fastidio è, invece, un notevole prurito che non riesco a spegnere, per cui chiedo se c'è un sistema per farlo smettere.
Da quando si staccherà il cerottone potrò fare la doccia normalmente, avendo l'accortezza di non strofinare inizialmente sulla parte.
Non ci saranno ulteriori visite di controllo, tranne che per eventuali complicanze che potrebbero insorgere, ma comunque escluse.
Che dire ancora? Che se avessi saputo che le cose andavano così non avrei perso tutto questo tempo per operarmi, e lo avrei fatto già da un po' di anni, anche se penso che le metodiche attuali, soprattutto per il trattamento del dolore, siano un po' differenti da quelle di una decina e più di anni fa.
Ho voluto esporre queste ultime considerazioni a sostegno di chi, eventualmente, nelle mie stesse condizioni iniziali non affronta il problema per paura, così come ho fatto io.
Se qualcuno ha bisogno di una parola di sostegno può mandarmi un messaggio privato, a cui sicuramente darò risposta.
Grazie ancora per l'attenzione.
A proposito, giusto per tranquillizzare eventuali altri utenti sulla rimozione dei punti metallici: non si sente praticamente niente, se non un leggero pizzicorio quando li si stacca dalla pelle, assolutamente sopportabile.
E' passata una settimana esatta dall'intervento e a detta del chirurgo la ferita sta bene, mi ha solamente messo un cerottone per coprirla, ma raccomandandomi di tenerlo finché regge e di non rimpiazzarlo.
Accuso un certo indolenzimento, soprattutto quando passo da seduto o disteso alla posizione eretta.
Un grosso fastidio è, invece, un notevole prurito che non riesco a spegnere, per cui chiedo se c'è un sistema per farlo smettere.
Da quando si staccherà il cerottone potrò fare la doccia normalmente, avendo l'accortezza di non strofinare inizialmente sulla parte.
Non ci saranno ulteriori visite di controllo, tranne che per eventuali complicanze che potrebbero insorgere, ma comunque escluse.
Che dire ancora? Che se avessi saputo che le cose andavano così non avrei perso tutto questo tempo per operarmi, e lo avrei fatto già da un po' di anni, anche se penso che le metodiche attuali, soprattutto per il trattamento del dolore, siano un po' differenti da quelle di una decina e più di anni fa.
Ho voluto esporre queste ultime considerazioni a sostegno di chi, eventualmente, nelle mie stesse condizioni iniziali non affronta il problema per paura, così come ho fatto io.
Se qualcuno ha bisogno di una parola di sostegno può mandarmi un messaggio privato, a cui sicuramente darò risposta.
Grazie ancora per l'attenzione.
[#5]
Utente
Sono passati 13 giorni dall'intervento.
Premetto che soffro da un po' di tempo di prostatiti ricorrenti con febbri alte e dolore e ho una moderata IPB che tengo sotto controllo con cicli di Permixon (1 cps alla sera).
Ebbene, da dopo l'intervento accuso una ridotta pressione alla minzione ed una ridotta quantità di urina emessa. Vado al bagno mediamente ogni 4/6 ore, ma ciò che mi preoccupa di più è che si è presentato un gocciolamento post minzionale parecchio fastidioso.
So che per tutta la durata dell'intervento ho avuto un catetere in vescica per la necessità dei chirurghi di avere la vescica più rilassata.
Può avere, questo catetere, irritato la vescica? O può essere una recrudescenza della IPB?
In contemporanea all'ernioplastica ho subito anche un intervento di plastica del prepuzio per fimosi molto ristretta, che ho raccontato qui:
https://www.medicitalia.it/consulti/urologia/580010-plastica-del-prepuzio-per-fimosi-serrata.html
e temo che quello sgocciolamento possa infettarne la ferita.
So che, comunque, devo fare una visitina all'urologo, ma essendo ancora a casa in convalescenza dall'intervento, vorrei avere qualche parola di conforto prima di andare dallo specialista.
E' da una settimana che ho ripreso il Permixon e credo che sia ancora presto per vederne gli eventuali effetti positivi.
Attualmente le terapie che seguo sono: 2 cpr al giorno di Metfonorm 500mg (ai pasti principali), 2 cpr al giorno di Daflon 500 mg (ai pasti principali: ho una varice alla safena) e 1 cps di Permixon.
Può tale concomitanza di farmaci provocare qualche scompenso a livello di vescica, dopo una anestesia generale durata attorno alle tre ore?
Premetto che soffro da un po' di tempo di prostatiti ricorrenti con febbri alte e dolore e ho una moderata IPB che tengo sotto controllo con cicli di Permixon (1 cps alla sera).
Ebbene, da dopo l'intervento accuso una ridotta pressione alla minzione ed una ridotta quantità di urina emessa. Vado al bagno mediamente ogni 4/6 ore, ma ciò che mi preoccupa di più è che si è presentato un gocciolamento post minzionale parecchio fastidioso.
So che per tutta la durata dell'intervento ho avuto un catetere in vescica per la necessità dei chirurghi di avere la vescica più rilassata.
Può avere, questo catetere, irritato la vescica? O può essere una recrudescenza della IPB?
In contemporanea all'ernioplastica ho subito anche un intervento di plastica del prepuzio per fimosi molto ristretta, che ho raccontato qui:
https://www.medicitalia.it/consulti/urologia/580010-plastica-del-prepuzio-per-fimosi-serrata.html
e temo che quello sgocciolamento possa infettarne la ferita.
So che, comunque, devo fare una visitina all'urologo, ma essendo ancora a casa in convalescenza dall'intervento, vorrei avere qualche parola di conforto prima di andare dallo specialista.
E' da una settimana che ho ripreso il Permixon e credo che sia ancora presto per vederne gli eventuali effetti positivi.
Attualmente le terapie che seguo sono: 2 cpr al giorno di Metfonorm 500mg (ai pasti principali), 2 cpr al giorno di Daflon 500 mg (ai pasti principali: ho una varice alla safena) e 1 cps di Permixon.
Può tale concomitanza di farmaci provocare qualche scompenso a livello di vescica, dopo una anestesia generale durata attorno alle tre ore?
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.2k visite dal 29/07/2017.
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