Fistola dopo intervento ulcera perforante duodenale
Gentili dottori salve
Il 13/04 mia madre, di 60 anni, si è ricoverata per un intervento alla cistifellea. Ma la mattina dopo vomita sangue e viene operata d'urgenza. Si scoprirà un'emorraggia al duodeno dovuta ad un'ulcera perforante che dal duodeno gli ha perforato la testa del pancreas. Viene operata con 2 di emoglobina (!!!) e i medici ci avvertono che nostra madre potrebbe non farcela. Ma il miracolo accade: nostra madre sopravvive al difficile intervento (gli rimuovono il duodeno) e viene trasferita in Terapia Intensiva, nella quale rimane per due settimane. Delle complicanze possibili (emorragia, infezioni, ecc...) se ne presenta una sola: infezione polmonare risolta con successo in pochi giorni. Dopo questo, viene trasferita in ordinario reparto. Febbre non ne ha, la glicemia è buona (lei è diabetica), Amilasi e Lipasi sono nella norma e in generale lo stato di salute è in progressivo miglioramento. Ovviamente è molto debole, ma da qualche giorno, grazie anche ad una fascia post operatoria (l'intervento è stato "a cielo aperto" e d'urgenza), si alza e sta seduta sulla sedia. Oggi gli è stato rimosso il catetere vescicale. Non gli è stato ancora rimosso il drenaggio gastrico. Infatti, i medici hanno detto che la perforazione del pancreas ha Creato una fistola e gli enzimi pancreatici che normalmente vanno nell'intestino vengono raccolti nel drenaggio (lo scopo è quello di non far passare gli acidi sulle suture chirurgiche, soprattutto nei primi giorni post intervento). Rispetto ai primi giorni, i liquidi raccolti in drenaggio sono in quantità nettamente inferiore rispetto ai primi giorni. In alcuni giorni si accumula pochissimo, in altri in po di più (100 ml ieri). I medici ormai l'hanno dichiarata non più in pericolo di vita. Ma vogliono che in busta non si accumuli niente. Quando crediate che questa fistola si chiuda definitivamente?
Volevo concludere ringraziando di cuore i medici che hanno salvato mia madre. Persone non solo competenti ma anche molto umane.
Cordiali saluti.
Il 13/04 mia madre, di 60 anni, si è ricoverata per un intervento alla cistifellea. Ma la mattina dopo vomita sangue e viene operata d'urgenza. Si scoprirà un'emorraggia al duodeno dovuta ad un'ulcera perforante che dal duodeno gli ha perforato la testa del pancreas. Viene operata con 2 di emoglobina (!!!) e i medici ci avvertono che nostra madre potrebbe non farcela. Ma il miracolo accade: nostra madre sopravvive al difficile intervento (gli rimuovono il duodeno) e viene trasferita in Terapia Intensiva, nella quale rimane per due settimane. Delle complicanze possibili (emorragia, infezioni, ecc...) se ne presenta una sola: infezione polmonare risolta con successo in pochi giorni. Dopo questo, viene trasferita in ordinario reparto. Febbre non ne ha, la glicemia è buona (lei è diabetica), Amilasi e Lipasi sono nella norma e in generale lo stato di salute è in progressivo miglioramento. Ovviamente è molto debole, ma da qualche giorno, grazie anche ad una fascia post operatoria (l'intervento è stato "a cielo aperto" e d'urgenza), si alza e sta seduta sulla sedia. Oggi gli è stato rimosso il catetere vescicale. Non gli è stato ancora rimosso il drenaggio gastrico. Infatti, i medici hanno detto che la perforazione del pancreas ha Creato una fistola e gli enzimi pancreatici che normalmente vanno nell'intestino vengono raccolti nel drenaggio (lo scopo è quello di non far passare gli acidi sulle suture chirurgiche, soprattutto nei primi giorni post intervento). Rispetto ai primi giorni, i liquidi raccolti in drenaggio sono in quantità nettamente inferiore rispetto ai primi giorni. In alcuni giorni si accumula pochissimo, in altri in po di più (100 ml ieri). I medici ormai l'hanno dichiarata non più in pericolo di vita. Ma vogliono che in busta non si accumuli niente. Quando crediate che questa fistola si chiuda definitivamente?
Volevo concludere ringraziando di cuore i medici che hanno salvato mia madre. Persone non solo competenti ma anche molto umane.
Cordiali saluti.
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Bene. A volte è richiesto un po'di tempo. Attenda senza fretta con fiducia. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 08/05/2017.
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