Mucocele appendicolare
Buongiorno Dottori,
sono in buono stato di salute, asintomatica, e non ho nessuna patologia né cure in corso.
Durante ecografia transvaginale, la ginecologa nota una tumefazione tra utero e ovaio e dispone immediatamente di fare un'eco addome completo, dalla quale risulta una formazione di 6x3x2 in fossa iliaca. Viene suggerita una TAC, che conferma la presenza e le dimensioni di tale formazione (a contenuto prevalentemente sovraliquido). Sono inoltre evidenti alcune calcificazioni polimorfe. La formazione si estende al di sopra del corpo dell'utero mediamente all'ovaio di destra. Anteriormente ad essa è riconoscibile il cieco che si sviluppa in scavo pelvico molto caudalmente fino ad improntare la cupola vescicale.
L'ipotesi diagnostica più probabile è quindi quella di una dilatazione dell'appendice cecale in un quadro di mucocele appendicolare.
Ho sentito il parere di due chirurghi, entrambi hanno ovviamente detto che la diagnosi va accertata con esplorazione laparoscopica, ma hanno indicato due diversi modi di operare, nel caso questa fosse confermata:
il primo, mettendomi in guarda in merito alla possibilità che il muco possa essere di origine tumorale (anche maligna), prospetta un intervento in laparoscopia con recessione non sono dell'appendice ma di tutto il cieco, illustrandomi casi di persone operate per mucocele appendicolare con semplice appendicectomia che in seguito hanno avuto problematiche. Dice che la funzionalità intestinale e la mia vita non cambieranno dopo l'intervento. Mi spiega anche come agirebbe in caso al momento della laparoscopia si dovesse riscontrare che il muco sia già fuoriuscito, e mi prospetta brevi tempi di attesa per effettuare l'intervento.
Il secondo invece, dopo aver valutato con altro radiologo la TAC e averne confermato l'esito, suggerisce una appendicectomia in laparoscopia.
Avendo perso la mamma l'anno scorso per leiomiosarcoma, sono spaventata dalla possibilità di avere una forma tumorale, quindi preferirei seguire il consiglio del primo medico, ma mi chiedo se sia davvero necessario asportare tutto il cieco e a quali eventuali disagi dovrei andare incontro. Insomma, se il cieco c'è, servirà a qualcosa, quindi farne a meno comporterà una contropartita!
Volevo inoltre sapere se possa esistere una cura che mi permetta di ridurre questo mucocele...
Grazie per il consulto!
sono in buono stato di salute, asintomatica, e non ho nessuna patologia né cure in corso.
Durante ecografia transvaginale, la ginecologa nota una tumefazione tra utero e ovaio e dispone immediatamente di fare un'eco addome completo, dalla quale risulta una formazione di 6x3x2 in fossa iliaca. Viene suggerita una TAC, che conferma la presenza e le dimensioni di tale formazione (a contenuto prevalentemente sovraliquido). Sono inoltre evidenti alcune calcificazioni polimorfe. La formazione si estende al di sopra del corpo dell'utero mediamente all'ovaio di destra. Anteriormente ad essa è riconoscibile il cieco che si sviluppa in scavo pelvico molto caudalmente fino ad improntare la cupola vescicale.
L'ipotesi diagnostica più probabile è quindi quella di una dilatazione dell'appendice cecale in un quadro di mucocele appendicolare.
Ho sentito il parere di due chirurghi, entrambi hanno ovviamente detto che la diagnosi va accertata con esplorazione laparoscopica, ma hanno indicato due diversi modi di operare, nel caso questa fosse confermata:
il primo, mettendomi in guarda in merito alla possibilità che il muco possa essere di origine tumorale (anche maligna), prospetta un intervento in laparoscopia con recessione non sono dell'appendice ma di tutto il cieco, illustrandomi casi di persone operate per mucocele appendicolare con semplice appendicectomia che in seguito hanno avuto problematiche. Dice che la funzionalità intestinale e la mia vita non cambieranno dopo l'intervento. Mi spiega anche come agirebbe in caso al momento della laparoscopia si dovesse riscontrare che il muco sia già fuoriuscito, e mi prospetta brevi tempi di attesa per effettuare l'intervento.
Il secondo invece, dopo aver valutato con altro radiologo la TAC e averne confermato l'esito, suggerisce una appendicectomia in laparoscopia.
Avendo perso la mamma l'anno scorso per leiomiosarcoma, sono spaventata dalla possibilità di avere una forma tumorale, quindi preferirei seguire il consiglio del primo medico, ma mi chiedo se sia davvero necessario asportare tutto il cieco e a quali eventuali disagi dovrei andare incontro. Insomma, se il cieco c'è, servirà a qualcosa, quindi farne a meno comporterà una contropartita!
Volevo inoltre sapere se possa esistere una cura che mi permetta di ridurre questo mucocele...
Grazie per il consulto!
[#1]
L'atteggiamento del collega è condivisibile.
Il trattamento oncologicamente corretto è
l' emicolectomia dx, questa può essere eseguita, come prima procedura, nei casi in cui la neoplasia venga diagnosticata pre o intraoperatoriamente o come seconda procedura, dopo alcune settimane dalla sola appendicectomia, qualora l’esame istologico dell’appendice asportata riveli la presenza dell’adenocarcinoma.
La presenza del forte sospetto giustifica quello che l'è stato detto.
Cordiali saluti
Il trattamento oncologicamente corretto è
l' emicolectomia dx, questa può essere eseguita, come prima procedura, nei casi in cui la neoplasia venga diagnosticata pre o intraoperatoriamente o come seconda procedura, dopo alcune settimane dalla sola appendicectomia, qualora l’esame istologico dell’appendice asportata riveli la presenza dell’adenocarcinoma.
La presenza del forte sospetto giustifica quello che l'è stato detto.
Cordiali saluti
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.4k visite dal 22/04/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.