Polipo, colecisti, colecistectomia, adenoma
Salve, ho 30 anni è un grosso dubbio circa la necessità o meno di sottopormi ad intervento chirurgico di colecistectomia.
Circa un anno e mezzo fa mi un'eco addome mi ha diagnosticato una poliposi multipla della colecisti con polipo maggiore di dimensioni di circa 9-10mm e altri di dimensioni meno significative, nonché la presenza di un piccolissimo calcolo.
Nei controlli successivi il polipo maggiore ha continuato a presentare dimensioni intorno agli 11mm senza quindi dimostrare una sicura tendenza evolutiva (vista la variabilità operatore dipendente delle misurazioni ecografiche).
Ho consultato ben due chirurghi che mi hanno prontamente indirizzato verso l'intervento di colecistectomia, mentre i medici ecografisti propendono più per un monitoraggio nel tempo.
Chiedo dunque consiglio sulla necessità di effettuare o meno l'intervento di colecistectomia visti anche i miei timori non tanto sui rischi operatori, ma sulla possibilità di andare poi in contro a sindromi post operatorie ingravescenti. Premetto che sono del tutto asintomatico, mai avuto coliche.
Qualora il consiglio sia quello di sottoporsi ad intervento chirurgico, potete fornirmi qualche informazione circa le sindromi post-colecistectomia; con quale frequenza si verificano? sono così ingravescenti? si controllano bene con l'assunzione di farmaci? tendono poi a scomparire?
Grazie, saluti.
Circa un anno e mezzo fa mi un'eco addome mi ha diagnosticato una poliposi multipla della colecisti con polipo maggiore di dimensioni di circa 9-10mm e altri di dimensioni meno significative, nonché la presenza di un piccolissimo calcolo.
Nei controlli successivi il polipo maggiore ha continuato a presentare dimensioni intorno agli 11mm senza quindi dimostrare una sicura tendenza evolutiva (vista la variabilità operatore dipendente delle misurazioni ecografiche).
Ho consultato ben due chirurghi che mi hanno prontamente indirizzato verso l'intervento di colecistectomia, mentre i medici ecografisti propendono più per un monitoraggio nel tempo.
Chiedo dunque consiglio sulla necessità di effettuare o meno l'intervento di colecistectomia visti anche i miei timori non tanto sui rischi operatori, ma sulla possibilità di andare poi in contro a sindromi post operatorie ingravescenti. Premetto che sono del tutto asintomatico, mai avuto coliche.
Qualora il consiglio sia quello di sottoporsi ad intervento chirurgico, potete fornirmi qualche informazione circa le sindromi post-colecistectomia; con quale frequenza si verificano? sono così ingravescenti? si controllano bene con l'assunzione di farmaci? tendono poi a scomparire?
Grazie, saluti.
[#1]
In effetti è un'indicazione al limite.
Potrebbe ancora sottoporsi a controlli ecografici.
Se sceglie l' intervento, la maggior parte dei pazienti colecistectomizzati sono asintomatici. Prego.
Potrebbe ancora sottoporsi a controlli ecografici.
Se sceglie l' intervento, la maggior parte dei pazienti colecistectomizzati sono asintomatici. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Gentile Dottor Andrea Favara
nel ringraziarla per la tempestiva risposta approfitto ancora della sua competenza per un'ulteriore domanda:
qualora i controlli periodici che effettuerei nel tempo non dimostrassero mai una crescita della lesione descritta, posso scongiurare il rischio di malignità, o sussiste comunque il rischio che tale lesione, pur rimanendo dimensionalmente stabile, possa negli anni dimostrare un comportamento anomalo e provocare un danno (diffusione) ai tessuti circostanti ?
Tale dubbio deriva dal fatto che l'ultimo chirurgo consultato ha parlato di "precancerosi", termine che come potrà immaginare non piace al paziente.
grazie ancora.
nel ringraziarla per la tempestiva risposta approfitto ancora della sua competenza per un'ulteriore domanda:
qualora i controlli periodici che effettuerei nel tempo non dimostrassero mai una crescita della lesione descritta, posso scongiurare il rischio di malignità, o sussiste comunque il rischio che tale lesione, pur rimanendo dimensionalmente stabile, possa negli anni dimostrare un comportamento anomalo e provocare un danno (diffusione) ai tessuti circostanti ?
Tale dubbio deriva dal fatto che l'ultimo chirurgo consultato ha parlato di "precancerosi", termine che come potrà immaginare non piace al paziente.
grazie ancora.
[#4]
Utente
Gentile dottor Favara
la ringrazio di nuovo per la disponibilità dimostrata, anche se la sua risposta non risolve i miei dubbi circa la presenza di un reale rischio allo stato clinico attuale.
Le chiedo pertanto un ultimo consiglio:
opterebbe per una colecistectomia o per uno scrupoloso monitoraggio?
saluti e grazie ancora.
la ringrazio di nuovo per la disponibilità dimostrata, anche se la sua risposta non risolve i miei dubbi circa la presenza di un reale rischio allo stato clinico attuale.
Le chiedo pertanto un ultimo consiglio:
opterebbe per una colecistectomia o per uno scrupoloso monitoraggio?
saluti e grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 19/03/2017.
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