Morbo di crohn e aderenze

Buoingiorno e complimenti per il servizio che offrite, nonchè un bel grazie sincero:
Volevo togliermi un dubbio. Sono stato operato per morbo di crohn, poi ho avuto altre vicissitudini ma non le elenco, mi interessa soltantom sapere se certe cose sono vere o meno:
quando mi aprirono l'addome trovarono numerose aderenze viscero viscerali e viscero parietali. La fossa la zona ileo cecale era TOTALMENTE inglobata in un ammasso aderenziale comprendente il peritoneo parietale e la fossa ileo cecale. Non dico i commenti dei medici, per non condizionare la vostra risposta e anche per correttezza. Volevo soltanto sapere:
1) Era realmente una situazione seria e compromessa a livello aderenziale? Rischiavo grosso?
2)E' vero che le aderenze viscero viscerali sono pericolose perchè incollano le anse tra di loro?
3)Era l'ammasso aderenziuale che impediva la distensione del ceco e quindi la possibilità che un bel giorno si bloccasse tutto?
4) Ora sto bene e dopo 12 anni vorrei sapere se è vero che il pericolo aderenziale diminuisce col passare del tempo. Certo, so bene che le aderenze comportano sempre un rischio, ma è vero che col tempo avviene un adattamento e, se le cose funzionano bene, è elevata la possibilità che i rischi diventino minimi, dopo ben 12 anni? Concludo che mi fecereo la classica emicolectomia destra.
Graze per eventuiale risposta e complimenti.
Antonio.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
Gentile Utente
1-3) Direi di si! se non era già occluso rischiava l'occlusione.
2) Aderenze tenaci possono creare strozzamenti ed angolazioni che impediscono il transito intestinale.
4) Difficilmente si creano nuove aderenze( dopo tanti anni) ma quelle vecchie potrebbero sempre dare segno della loro presenza, ma si tranquillizzi questa è una ipotesi che definirei remota.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Grazie mille dottore, chiaro ed esaustivo.
Cordialmente.
Antonio.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
Di nulla.
Cordiali saluti.
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Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Gent.mo dotto d'oriano, data la sua cortesia vorrei chiederle un suo parere, eventualmente confermativo di quanto in oggetto:
Con i vari interventi ho chiaramente un paio di anastomosi. Quella ileotrasversocolica, successuva ad emicolectoia destra, negli anni, si stenotizzò. Ma non fu stenosi da Crohn, proprio di carattere cicatriziale a causa (come ben lei può sapere) del collegamento di due intestini con vascolarizzazione diversa e calibro diverso, cioè ileo e colon. Dopo varie dilatazioni idropneumatiche (fatte a più riprese e per qualche anno) si è arrivati ad un calibro stabilizzato sui 12/13 mm di diametro, dai 3 mm iniziali. Dal 2009 non ho più effettuato dilatazioni, in quanto ogni volta l'endoscopio standard è sempre passato, compreso l'anno scorso. L'endoscopista che mi segue da anni mi ha detto che dopo tanti anni, se non è più avvenuto un importante restringimento, difficilmente lo stesso potrà riformarsi, in assenza di stati infiammatori rilevanti. Mi ha anche confermato che un'anastomosui ileo-colica di 12/13 mm va considerata di calibro normale, anche se appare chiaramente substenotica in senso fisiologico della struttura, essendo appunto un'anastomosi ileo-colica e non quindi ileo-iileale o colo-colica. Che posso quindi condurre una quotidianità tranquilla, senza più quei timori del passato, su possibili eventi ocllusivi, che mi terrorizzavano.
1) Secondo lei è vero che difficilmente potrà ritornare a 3 mm iniziali, visto che dopo quasi 8 anni non ho più avuto bisogno di dilatare? Cioè è possibile che il tessuto abbia davvero ceduto in modo definitivo?
2) E' davvero da considerarsi nella norma un calibro di 12/13 mm? Ma sopratutto, mi permette di vivere sempre senza timori di occlusuioni, come riferitomi? Chiaramente con la dovuta educazione alimentare, perchè so bene che se mangio 10 fichi secchi o un piatto fagioli con buccia me le andrei a cercare, questo lo so bene.
3) Posso eseguire una colonscopia a due anni di distanza o è meglio farla ogni anno? Naturalmenet mi riferisco al controllo dell'anastomosi, cioè in assenza di sintomi specifici da crohn?
Se lei pèotesse rispondemi nel datteglio, in modo da potere avere un autorevole parere. Non che non mi fidi di chi mi ha seguito, anzi mi fido molto. Ma a volte un parere di un altro esperto, che non abbia condizionamenti diretti, può essere di maggio conforto e mi darebbe maggiore chiarezza.
La rinfrazio per l'attenzione.
Cordialmente
Antonio
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
Una anastomosi di 13mm di diametro a quel livello , data la caratteristica del materiale intestinale che l'attraversa(liquido), si può considerare più che sufficiente.
E' pur vero, dopo controlli che hanno dimostrato una stabilizzazione della stenosi, che non è necessario controllare spesso, ma dopo 8 anni non posso confermare che il diametro sia rimasto tale.
In assenza di una sintomatologia il controllo non è urgente ma va programmato secondo le indicazioni che le sono state date.
Cordiali saluti.
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Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
Innanzitutto la ringrazio per la sua celere risposta, molto cortese. Mi scuso se non le ho specificato che ogni anno ho sempère fatto l'endoscopia di controllo, quindi sono otto anni e otto endoscopie che non dilatano percè passano con lo strumento. Sulla base di questa precisazione che cosa ne pensa quindi? Posso sperare che sia stabilizzata? Mi consente di evitare occlusioni? Sempre relativizzando il tutto ad un'alimentazione intelligente, naturalmente.
Poi un'ultima cosa: ho ben capito che la conformazione delle feci favorisce un buon deflusso su quel sito di transito. Ma secondo lei è vero che un'anastomosi ileo-colica non è quasi mai superiore ai 15 mm, proprio per differenza di calibro nell'unione dei due monconi? Giusto per sapere. Non la disturbeò oltremodo e le rinnovo i miei sentiti ringraziamenti. Lei è molto chgiaro e gentile.
Cordialmente
Antonio
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
Si!
Le feci, che percorrono l'ileo ed attraversano quella anastomosi, sono sempre liquide, è nel colon che iniziano a compattarsi.

SI! infatti vengono usate suturatrici circolari di piccolo diametro.
Cordiali saluti.
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Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
La ringrazio.
Cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 377
Di nulla.