Chirurgia bariatrica

Sto valutando seriamente L
Idea di sottopormi ad un intervento di bypass gastrico... Ma non saprei da dove iniziare ... Se per caso ci sono dei parametri da rispettare per farlo tramite la ASL ... Da chi mi devo rivolgere? Quali sono i costi sia da pvt che convenzionata? E quali parametri devo rispettare per essere convenzionata? Quali sono i rischi? Come si svolge L
Intervento? Grazie :)
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
Si rivloga ad un centro con esperienza per una prima valutazione. Puo' fare tutto tramite ssn con la richiesta del suo medico di base. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Gentile signore Indicazioni e controindicazioni generali Le indicazioni generali alla terapia chirurgica dell’obesità possono essere così schematizzate: 1) BMI> 40 kg/m² (o BMI>35 kg/m² se già in presenza di patologie associate all’obesità); 2) Età compresa tra 18 e 60 anni; 3) Obesità di durata superiore ai 5 anni; 4) Dimostrato fallimento di precedenti tentativi di perdere peso e/o di mantenere la perdita di peso con tecniche non chirurgiche; 5) Piena disponibilità ad eseguire controlli medici per tutta la vita dopo l’intervento chirurgico. Le controindicazioni all’approccio chirurgico sono viceversa le seguenti [14]: 1) Obesità secondaria a causa endocrinologia suscettibile di trattamento specifico; 2) Rischio operatorio troppo alto; 3) Presenza di patologie gravi non legate all’obesità; 4) Malattie psichiatriche severe; 5) Abuso di alcol o di droghe; 6) Bulimia Nervosa.
Tipi di intervento chirurgico a seconda del meccanismo d’azione, sono divisi in tre gruppi: 1) Interventi di restrizione gastrica (bendaggio gastrico regolabile, gastroplastica verticale). Agiscono semplicemente riducendo il volume dello stomaco e quindi causando un precoce senso di sazietà ed una riduzione del senso di fame. La digestione e l’assorbimento degli alimenti avviene normalmente. Il paziente deve essere disponibile a seguire una serie di consigli alimentari riguardanti soprattutto il modo di mangiare. 2) Interventi di restrizione gastrica con associato by-pass duodeno-digiunale (bypass gastrico). Agiscono in parte come i precedenti, ma in questo caso il cibo non transita più nel primo tratto dell’intestino tenue, che viene appunto by-passato chirurgicamente. Questo provoca una maggior riduzione del senso di fame, almeno nel primo anno dopo l’intervento. Il by-pass può interferire con l’assorbimento di alcuni elementi (ferro, calcio) che vanno quindi introdotti come supplementi. 3) Interventi di restrizione gastrica con associato malassorbimento (diversione biliopancreatica, interventi di “duodenal switch”, by-pass bilio-intestinale). In questo caso la riduzione dello stomaco è minore e l’elemento più importante dell’intervento è il by-pass di gran parte dell’intestino. Il meccanismo che provoca il calo di peso è quindi la riduzione dell’assorbimento di quello che il paziente mangia. Il cibo ingerito ma non assorbito viene eliminato per via fecale (diarrea). Vi sono deficit di assorbimento anche di nutrienti importanti per il benessere fisico (proteine, vitamine, ferro, calcio). Il paziente deve assumere supplementi di tali nutrienti per tutta la vita.
In abruzzo l'ospedale di Sulmona è specializzato nella chirurgia bariatrica. cordialmente

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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