Laparocele molto grande in una persona anziana con problemi

Salve a tutti, dottori. Confidando in una vostra celere ed esaustiva risposta, elenco il mio problema. Ho una parente di 80 anni, la quale ha avuto pochi anni fa TIA, soffre di asma e prende farmaci per la coagulazione del sangue. Ha subito, poco più di un anno fa, un intervento all'intestino poiché vi era un problema di occlusione di quest'ultimo. Da gennaio ha questo Laparocele nella zona in cui era stata operata, anche abbastanza esteso, e sostiene che le dia fastidio e che si voglia operare. Questa settimana ha cominciato con i dovuti accertamenti, ma ho molta paura che qualcosa possa andare storto. I problemi di cui soffre mia zia possono incidere sulla riuscita dell'intervento? Questo tipo di intervento è molto invasivo e quali rischi comporta? Purtroppo lei vive lontana da me, quindi se la stanno vedendo di tutto lei e delle amiche ed io non sono per nulla informata. Fatemi sapere cosa pensate della situazione e magari consigliateci anche un buon medico a Napoli, sua città di residenza, con cui potrebbe operarsi.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Gentile utente, in questi casi va fatta una giusta valutazione rischi benefici, anche con l'anestesista presso un ospedale fornito di riabilitazione ed a Napoli ve ne sono molti cominciando dai centri universitari.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta, dottore. Ma, a suo avviso, i rischi che si corrono sono parecchi? E, inoltre, perché ha parlato di "ospedale fornito di riabilitazione"? A cosa serve? Aspettando una sua risposta, le auguro buona serata.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
I rischi ovviamente ci sono, ma se la qualità della vita è scadente, l'intervento potrebbe migliorarla. Io intendevo rianimazione no riabilitazione, perché se il risveglio è più difficile può essere seguita per i primi giorni in maniera più stretta sostenendo il cuore ed i polmoni.
Saluti
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Utente
Utente
Quindi c'è il rischio che possa andare in rianimazione? Mi perdoni per queste domande insistenti e forse banali, ma sono molto preoccupata.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Si, ovviamente c'è il rischio.
Saluti