Celiachia, malattia autoimmune, pancreas: cos'è?

Gentili dottori,
Da qualche anno ho notato che l''ingestione di carboidrati mi provoca non pochi disturbi. Inizialmente pensavo fosse dovuto al reflusso gastro esofageo con esofagite diagnosticata da una gastroscopia per cui non seguo alcuna cura. (il pantoprazolo e il lansoprazolo mi causano non pochi problemi digestivi).
Mi sono decisa a fare tutti gli esami necessari con questi risultati:
Anti transglutamminasi: positive
igG ed igA antigliadina al limite massimo del range di dubbio (circa 30)
Anti endomisio: Negative
La biopsia dei villi ha dato esito negativo nonostante alla gastroscopia i villi stessi apparissero atrofici appiattiti e rasati.
Il chirurgo mi ha suggerito di mangiare più carboidrati e ripetere eventualmente la biopsia, ma per me è diventato un serio problema.
Ogniqualvolta mangio pizza pasta o pane il mio addome si gonfia, inizio ad avere doloretti diffusi, si altera la qualità dell''evacuazione, accuso una fortissima sonnolenza e, quando assunti a cena, al mattino seguente ho gli occhi le mani e le cosce gonfie.
Questo quadro va a sovrapporsi allo status di disomogeneità del parenchima tiroideo (senza alterazione degli ormoni) che, a detta dell''endocrinologo, rispecchia l''eventuale presenza di altra sindrome autoimmune.

Come dovrei muovermi? Devo rimpinzarmi, nonostante il disagio, di carboidrati e poi ripetere ogni esame, compresa la gastroscopia? Per quanto tempo dovrei mangiarne prima di poter rifare il tutto? Esiste un metodo diagnostico alternativo per individuare l''eventuale morbo celiaco? E se i risultati fossero gli stessi presentatisi adesso, cosa indicherebbe?
Aggiungo i risultati di AMILASI e LIPASI dell'ultimo mese:
Amilasi totale 97 U/L (rif 28-102)
Lipasi 55U/L (rif 13-60).
Non sono un po' alti? La bilirubina è nella norma. So che per la pancreatite i valori dell'amilasi dovrebbero superare i 200 insieme ad un innalzamento della lipasi e quest'ultima da sola, in valore lievemente sopra la norma, potrebbe anche esser riferito ad eventuale celiachia; è vero che sono ancora in range...ma l'amilasi mi sembra al limite. Cosa dovrei fare per questa cosa?
In realtà non posso confrontare questo valore con i valori degli esami precedenti poiché questa è la prima volta che mi dosano l'amilasi totale. Ho sempre fatto solo il dosaggio della pancreatica ed era nella norma.
(Non so se serve ma questi ultimi valori risalgono ad esami di pronto soccorso fatti per un'indigestione da all you can eat di sushi la sera precedente ai prelievi)!

Grazie
[#1]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.7k 2.3k 74
Ha pensato ad una sensibilità al glutine, Gluten Sensitivity. ? In pratica dovrebbe eliminare completamente il glutine dalla dieta per capire se ha tale sensibilità, diversa dalla celiachia.

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1040-celiachia-no-gluten-sensitivity-ipersensibilita-al-glutine.html

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta.
Dunque, la questione della sensibilità al glutine è stata "bocciata" poichè pare che, in caso di sensibilità le Anti TG non sarebbero state positive, me lo conferma?
In più c'è da aggiungere, che nel periodo in cui effettuai la gastro con biopsia dei villi, io evitavo alimenti quali pane pasta e pizza o, comunque, li mangiavo in minime quantità. Cosa che tutt'ora continuo a fare.
E' possibile che la quantità minima di carboidrati assunti con la dieta abbia alterato il risultato bioptico? Seppur non abbia io eliminato gli alimenti contenenti glutine, ma in particolare solo i carboidrati complessi?

E dell'aspetto dei villi? Anche nella sensibilità al glutine possono apparire rasati atrofici e appiattiti?

Aggiungo che spesso, dopo aver mangiato pizza (più che pane o pasta) accuso serie difficoltà digestive nella misura di gonfiore e dolore a livello gastrico, prima ancora che intestinale!
[#3]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.7k 2.3k 74
La sensibilità al glutine non ha nulla a che fare con la celiachia e quindi con gli anticorpi e lo stato dei vilii:


https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1040-celiachia-no-gluten-sensitivity-ipersensibilita-al-glutine.html

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