Dolore lato sinistro torace e tosse persistente

Buonasera, premetto di avere un'ernia iatale e seguo una cura a base di esomeprazolo e malgradato all'evenienza di forte acidità.
Inizio in ordine cronologico cercando di far capire bene la mia situazione e se centra lo stomaco, non so più cosa pensare.
Circa tre mesi fa ho iniziato ad avere una tosse forte da prima con catarro pensando che fosse il solito male di stagione, poi proseguita però sino ad oggi in modo secco con un rantolio altezza esofago, al massimo della respirazione è come se ci fosse una valvola che con lo sforzo si stappa e sento come un fischietto con un leggero bruciore, ogni sera vado a dormire quasi seduto perchè altrimenti si presenta un leggero catarro in gola che fa venire nausea.
Al mattino invece mi sveglio con un tremolio lato sinistro del torace ad ogni respiro profondo, normalmente mi sento in debito d'aria. Circa tre settimane fa stavo così male da essermi recato al pronto con ricetta del medico visita urgente pneumologia, non fatta. Invece mi hanno fatto lastre torace dalla quale non è risultano nulla escludendo una bronchite o altro, nella visita mi è stato constatato il rantolio e prescritto l'utilizzo di ventolin all'evenienza, clenil aerosol e delle gocce levosulpiride, e richiesta di spirometria, il medico pensava comunque ad una malattia da reflusso, comunque cercando tutto l'equilibrio di questo mondo nell'alimentazione, non passa. Anzi da poco più di una settimana ho dolori in gola e nella parte toracica sinistra con fitte sul pettorale e sottoscapolare come se mi attraversasse da parte a parte. Spesso mi sento debole con fame d'aria, non sono un grande maratoneta ma pratico footing ed ultimamente dopo pochi km sono in apnea con un respiro quasi asmatico cercando di recuperare più aria possibile ed il cuore accelleratissimo credo che sia normale dato lo sforzo, ma è una cosa che non notavo nemmeno dopo i miei periodi di stop più lunghi. Spesso più mi concentro sul rantolio e tremolio che più mi aumenta.
Grazie anticipatamente
Cordiali saluti
Vincenzo
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 376
Se l'acidità non passa, è chiaro, bisogna rivalutare la sua situazione e la terapia.
Un controllo specialistico otorinolaringoiatra potrebbe evidenziare segni, a livello laringofaringeo, di lesioni da reflusso.
Per il resto molti dei suoi disturbi restano di pertinenza medica.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#2]
Utente
Utente
Purtroppo non ho l'acidità così frequente, così fosse avrei dato per certo che la causa di disturbi fosse proprio il reflusso. Non so se c'è un'infiammazione in atto e se siano possibili i disturbi fatti presenti, in effetti per una visita da OLI sono già prenotato, spero non sia nulla di grave anche se la paura ogni tanto mi pervade visto i tempi così lunghi e che non accenna ad un miglioramento.Vedremo.
La ringrazio ancora.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 376
Di nulla.
A risentirci.