Complicazioni post operatorie
Scrivo per mia madre, 55 anni, operata 19 giorni fa, l'11 febbraio.
Le hanno fatto una laparotomia esplorativa, asportazione di GIST digiunale, resenzione digiunale, anastomosi duodeno digiunale. Siamo ancora in attesa del referto definitivo. Operata al mercoledì, al sabato sera le hanno già dato il semolino, dopo aver tolto il sondino. Dal lunedì successivo per tutti gli altri 8 giorni che è stata ricoverata presenta vomito biliare. Butta giù anche solo un cucchiaino di the e vomita litri... Nonostante questo il 16 è stata dimessa per essere ricoverata nuovamente il 27 febbraio in quanto a casa continuava a vomitare e perché dalla gastroscopia fatta al controllo hanno visto che ha la mucosa dello stomaco infiammata e il passaggio molto piccolo tra stomaco e intestino. I medici dicono che l'intervento è andato bene ma io sono molto preoccupata. Ora le fanno una terapia con punture di cortisone e la tengono più a digiuno, mentre a casa le avevano detto di mangiare poco e più liquido ogni ora. Il cortisone dovrebbe far passare l'infiammazione ma se ciò non dovesse funzionare? Cosa succederà? Ieri anche se solo una volta e oggi idem ha comunque vomitato questa bile verde e senza mangiare niente se non un integratore da 200 ml che le hanno detto di consumare nell'arco della giornata. I medici dicono che sto vomito è normale ma a me non pare proprio, vorrei avere un altro parere. Oltre questa complicazione vorrei capire perché dopo l'operazione hanno detto che sembra benigno ma se leggo su internet GIST mi sembra maligno. Grazie a chi mi potrà essere d'aiuto.
Le hanno fatto una laparotomia esplorativa, asportazione di GIST digiunale, resenzione digiunale, anastomosi duodeno digiunale. Siamo ancora in attesa del referto definitivo. Operata al mercoledì, al sabato sera le hanno già dato il semolino, dopo aver tolto il sondino. Dal lunedì successivo per tutti gli altri 8 giorni che è stata ricoverata presenta vomito biliare. Butta giù anche solo un cucchiaino di the e vomita litri... Nonostante questo il 16 è stata dimessa per essere ricoverata nuovamente il 27 febbraio in quanto a casa continuava a vomitare e perché dalla gastroscopia fatta al controllo hanno visto che ha la mucosa dello stomaco infiammata e il passaggio molto piccolo tra stomaco e intestino. I medici dicono che l'intervento è andato bene ma io sono molto preoccupata. Ora le fanno una terapia con punture di cortisone e la tengono più a digiuno, mentre a casa le avevano detto di mangiare poco e più liquido ogni ora. Il cortisone dovrebbe far passare l'infiammazione ma se ciò non dovesse funzionare? Cosa succederà? Ieri anche se solo una volta e oggi idem ha comunque vomitato questa bile verde e senza mangiare niente se non un integratore da 200 ml che le hanno detto di consumare nell'arco della giornata. I medici dicono che sto vomito è normale ma a me non pare proprio, vorrei avere un altro parere. Oltre questa complicazione vorrei capire perché dopo l'operazione hanno detto che sembra benigno ma se leggo su internet GIST mi sembra maligno. Grazie a chi mi potrà essere d'aiuto.
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Pur comprendendo la sua preoccupazione, è ovviamente impossibile esprimere un parere su una situazione non direttamente conosciuta.Sembra da quanto scrive la signora sia sotto stretto controllo da parte dei colleghi, credo quindi giusto attendere i tempi indicati ed eventualmente chiedere a loro eventuali chiarimenti. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
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Dalla descrizione fatta dal lettore si evince che è stata eseguita una resezione segmentaria digiunale per GIST e anastomosi duodenodigiunale che è andata incontro ad una stenosi cioè ad un restringimento che non consente un adeguato passaggio del contenuto dallo stomaco e duodeno al digiuno abboccato. Questo è dovuto ad una possibile complicanza cioè una cicatrice che ha deformato e stretto molto il passaggio, tanto da non consentire il transito degli alimenti e sembra addirittura dei liquidi. Pertanto penso che un Rx transito dell'apparato digerente possa essere un esame utile eventualmente da completare con la TC per avere un quadro diagnostico più chiaro. Per quanto riguarda la terapia la terapia con cortisone può avere forse una utilità sul restringimento della cucitura tra il duodeno e il digiuno dove è restretto (anche se la mucosa dello stomaco è infiammata può peggiorare la situazione), se la cosa non basta si può vedere se dilatare l'anastomosi endoscopicamente altrimenti non resta che la revisione chirurgica. Nel frattempo se non mangia bisogna fare fleboclisi per nutrirla ed idratarla per via endovenosa, tenendo sotto controllo il peso (che non dimagrisca troppo!)
Ovviamente questo da quanto si comprende dalla descrizione del caso clinico, penso che quanto ho scritto magari lo avranno già fatto i curanti.
Ovviamente questo da quanto si comprende dalla descrizione del caso clinico, penso che quanto ho scritto magari lo avranno già fatto i curanti.
Dr. Carlo Somaglino
Specialista in Chirurgia Generale
[#3]
Condivido quanto scritto dal Collega Somaglino. E' molto probabile che la causa del vomito sia dovuta a stenosi cicatriziale dell'anastomosi. Per avere la certezza è necessario eseguire un transito gastrodigiunale. Per intanto è importante idratare e nutrire per via parenterale.
Dr. ENRICO BORRELLI
[#4]
Ex utente
Si ora fanno flebo, sacche alimentari e da quel lato lì è certamente meglio di quando era a casa ... Volevo ancora chiedere quanti giorni ci possono volere per capire se il cortisone fa effetto? Ora siamo alla terza puntura e anche se solo una volta al giorno il vomito biliare si è presentato comunque...so che i dottori Stanno anche valutando di portarla a Torino per metterle un "palloncino" se non si risolve la cosa... Di cosa si tratta?
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Gentile utente,certamente i colleghi curanti si sono resi conto di trovarsi di fronte ad una complicanza postoperatoria(verosimilmente un restringimento della sutura tra duodeno e digiuno)e pertanto hanno preso in considerazione dei tentativi di dilatazione.
Comunque e' suo pieno diritto chiedere chiarimenti su tutte le procedure che intendono mettere in atto senza dover ricorrere a descrizioni tecniche a distanza,che potrebbero ingenerare confusione e preoccupazione.
Saluti
Comunque e' suo pieno diritto chiedere chiarimenti su tutte le procedure che intendono mettere in atto senza dover ricorrere a descrizioni tecniche a distanza,che potrebbero ingenerare confusione e preoccupazione.
Saluti
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
[#6]
Gent.ma utente,
Anch'io non faccio che confermare le opinioni espresse dai Colleghi che mi hanno preceduto. Vorrei solo aggiungere queste considerazioni:
1- I colleghi che hanno operato non solo hanno tutti gli elementi per valutare e gestire questa complicanza postoperatoria, ma mi sembra che lo stiano facendo nel modo più coscienzioso e corretto possibile (considerando anche opportunitá diverse, vedi eventuale dilatazione endoscopica con "palloncino")
2- É possibile (considerando i tempi) che più che una cicatrizzazione stenotizzante (restringimento) si tratti di un edema dell'anastomosi. La differenza é sostanziale perché in quest'ultimo caso vi sono buone possibilità di regressione e il cortisone somministrato potrebbe avere come motivo razionale un ragionamento analogo dei Colleghi
3- per quanto riguarda l'evoluzione naturale del GIST é necessario valutare alcuni parametri e prima di tutto le dimensioni, ma credo che sia sicuramente più utile rimandarla a quanto è stato pubblicato su questo prezioso sito.
Ci faccia sapere.
Cordiali saluti
Dr Donato De Giorgi
Anch'io non faccio che confermare le opinioni espresse dai Colleghi che mi hanno preceduto. Vorrei solo aggiungere queste considerazioni:
1- I colleghi che hanno operato non solo hanno tutti gli elementi per valutare e gestire questa complicanza postoperatoria, ma mi sembra che lo stiano facendo nel modo più coscienzioso e corretto possibile (considerando anche opportunitá diverse, vedi eventuale dilatazione endoscopica con "palloncino")
2- É possibile (considerando i tempi) che più che una cicatrizzazione stenotizzante (restringimento) si tratti di un edema dell'anastomosi. La differenza é sostanziale perché in quest'ultimo caso vi sono buone possibilità di regressione e il cortisone somministrato potrebbe avere come motivo razionale un ragionamento analogo dei Colleghi
3- per quanto riguarda l'evoluzione naturale del GIST é necessario valutare alcuni parametri e prima di tutto le dimensioni, ma credo che sia sicuramente più utile rimandarla a quanto è stato pubblicato su questo prezioso sito.
Ci faccia sapere.
Cordiali saluti
Dr Donato De Giorgi
Dr. Donato DE GIORGI
CHIRURGIA ONCOLOGICA, LAPAROSCOPICA,ENDOSCOPICA,MINIVASIVA
donatodg@libero.it
[#7]
Ex utente
Vi aggiorno circa la situazione di mia madre, il secondo ricovero è durato 15 giorni, dopo 5 finalmente il vomito sono riusciti a fermarlo, è stata dei giorni a digiuno, poi dieta idrica, poi ha iniziato con semolino e purea...sembrava tutto ok, così è stata dimessa giovedì 12 marzo, ma sia venerdì che ieri le è tornato il vomito? Dopo ogni minimo pasto vomita litri e litri..impressionante... Come è possibile? Non ne può più di questa situazione, non le viene nemmeno più voglia di provare a mangiare... Per ora la dilatazione con il "palloncino" non l'hanno fatta... A casa sta seguendo la dieta che le hanno dato, non sgarra...l'unica differenza è che prima prendeva le medicine via flebo ora sono pastiglie e gocce...può essere questo il problema? Soprattutto la pastiglia di cortisone ..
[#8]
Gentile utente,di fronte a vomito persistente ed impossibilita'ad alimentarsi e' necessario documentare se il passaggio avviene attraverso la zona della sutura tra duodeno e digiuno.I curanti sanno quale indagine eseguire (ad esempio transito con gastrografin )anche per valutare se la terapia cortisonica e le dilatazioni endoscopiche abbiano migliorato la situazione.
Saluti
Saluti
[#9]
Gentile Utente. Se il vomito persiste ed è abbondante, come riferisce, la cosa più importante da fare subito è idratare, somministrare liquidi per via venosa. Per definire la causa e l'eventuale terapia deve sentire i Colleghi dove è stata operata che non credo siano degli sprovveduti e son convinto che sapranno risolvere il problema! A distanza è impossibile dare suggerimenti tecnici, non avendo la possibilità di visionare la cartella clinica e le indagini strumentali eseguite.
[#10]
Ex utente
Ringraziandovi per l'interesse, ora mia mamma sta meglio ... Si sta riprendendo e oggi finalmente è arrivato l'istologico Fibromatosi mesenterica (desmoide intra-addominale) ... Ben raro da cosa ho capito ... Forse dobbiamo andare all'istituto nazionale dei tumori di Milano per un secondo parere ... Voi cosa consigliate?
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 8.6k visite dal 28/02/2015.
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