Stomaco-fegato

Salve,ad un mio zio gli è stata fatta la tac dell'addome e della regione pelvica,eseguita prima e dopo perfusione endovenosa di m.c.d.,e questo è il referto:
fegato ingrandito a struttura densitometrica sovvertita per la presenza nel suo contesto di multiple formazioni ripetitive confluenti tra di loro.
Milza e surreni regolari.
Ispessimento parietale concentrico dell'antro gastrico e della giunzione antropilorica,con stenosi serrata di quest'ultima,determinato da processo eteroproduttivo, circonferenziale,con obliterazione dei piani adiposi perigastrici.
In pqncreas appare regolari ed in grandi parti clivabile rispetto alla parete posteriore dello stomaco.
Multiple nodulazioni linfoghiandolari in sede perigastrica,a ridosso della lesione neoplastica,maggiormente evidenti a livello della piccola curvatura regolare per forma e dimensioni,a densità omogenena,senza dilazioni dei dotti principali.
Reni in sede di volume e forma normale,a densità omogenea,con conservata capacità di eliminazione del m.c.d. e senza dilazione o dislocazione delle cavità escretici calico-pieliche.
Vescica in asse a buona capacità e contenuto omogeneo,a margini netti e regolari,senza alterazioni di parete.
Nulla a partenza delle sede prostato-vescicolari.
Assenza di linfoadenomegalie pelviche.

Torace con e s/mdc ha mostrato:
Emitoraci simmetrici.
Polmoni normoespansi e ben aereati,con regolare distribuzione della retta vascolare e conservata pervietà dei grossi bronchi.
Assenza di aree di alterata densità parenchimale
Mediastino in asse,senza visibilità nel suo contesto di significative tumefazioni delle stazioni linfonodali.

Questo è il contenuto della tac,mi hanno detto che non è operabile e che la situazione è grave e l'unica cosa da fare sono le chemio,vorrei sapere se è esatto quello che mi hanno comunicato e se avete alternative e a chi potrei rivolgermi...

Grazie per la risposta


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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Gentile Utente.
Attualmente non è possibile intervenire chirurgicamente ed è condivisibile il percorso terapeutico(chemioterapia)indicato.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Grazie per la risposta,vi volevo solo chiedere se con la chemio riuscirà a riprendersi,grazie per la risposta...

saluti
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Solo dopo la chemio si potrà rispondere alla sua domanda.
[#4]
Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Gentile utente,a quanto già detto giustamente dal collega,aggiungo che l'unico atto chirurgico di necessità potrebbe essere la confezione di una derivazione tra stomaco e intestino.L'intervento dipende se la stenosi pilorica e' talmente serrata da impedire l'alimentazione.Se le condizioni cliniche non lo consentono ,altra ipotesi e' una digiunostomia di minima,che consente lAlimentazione tramite un sondino intestinale.Le ipotesi chirurgiche potrebbero anche essere precedute da un tentativo endoscopico di posizionamento di stent pilorico(sempre che il grado della stenosi lo consenta).
Saluti

Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica

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Utente
Utente
Salve,grazie per le risposte,dal referto della tac mi hanno comunicato che la situazione è grave, vorrei sapere a che punto, e se c'è il rischio che non possa superare la chemio...
grazie per la risposta

saluti
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Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
A parte quanto detto nella mia precedente risposta ,aggiungo che la fattibilità della chemio dipende anche dal grado di compromissione della funzionalità epatica in seguito all'interessamento metastatico.
Saluti