Laparocele dopo duodenocefalopancreasectomia?
Buongiorno,
scrivo per mia madre, 60 anni.Dopo una colecistectomia le è stata diagnosticata una neoformazione alla papilla di Vater.
Dopo molte visite e consulti, a ottobre ha subito una duodenocefalopancreasectomia in particolare DCP con anastomosi pancreaticogastrica + linfectomia + digiunostomia.
L'intervento è riuscito ma nel postoperatorio è insorta l'iperipessia e un ritardo nello svuotamento gastrico ed è stato necessario mantenere il SNG e un SND.
La visita dall'oncologo non ha evidenziato la necessità di radio o chemioterapia.
Il problema è che pochi giorni fa, spalmando la pomata sulla cicatrice, ha sentito un gonfiore nella parte più alta del taglio.Non è dolente e da coricata si avverte meno.
Il chirurgo che l'ha operata dice che è una posizione inusuale per una tumefazione e che per capire meglio la sottoporrà a una TAC a fine mese.
Dalle informazioni che sono riuscita a reperire in un articolo pubblicato sul Vostro sito, penso si possa trattare di laparocele.
I fattori di formazione del laparocele corrispondono:
aumento della pressione endo-addominale (ha avuto molti episodi di vomito), diabete (soffre di glicemia alta a digiuno e prende 2 cpr di Metformina 500 mg al dì), è stata sottoposta a digiunostomia, ha 60 anni ed è in sovrappeso.
E' già in programma un intervento x ridurre un'ernia inguinale e il dottore dice che in caso potrebbe riaprire anche la vecchia ferita per sistemare anche questo problema (in anestesia generale).
Non nego che sono preoccupata.In un anno mia madre ha subito molti interventi, coleciste, sostituzione di svariati stent biliari, biopsie e laduodenocefalopancreasectomia.
Quest'ultima "ernia" è arrivata come un fulmine a ciel sereno, quando credevamo che questo incubo fosse finito.
Secondo Voi sbaglio a pensare si tratti di laparocele?Spero possiate aiutarmi.
Vi ringrazio.
scrivo per mia madre, 60 anni.Dopo una colecistectomia le è stata diagnosticata una neoformazione alla papilla di Vater.
Dopo molte visite e consulti, a ottobre ha subito una duodenocefalopancreasectomia in particolare DCP con anastomosi pancreaticogastrica + linfectomia + digiunostomia.
L'intervento è riuscito ma nel postoperatorio è insorta l'iperipessia e un ritardo nello svuotamento gastrico ed è stato necessario mantenere il SNG e un SND.
La visita dall'oncologo non ha evidenziato la necessità di radio o chemioterapia.
Il problema è che pochi giorni fa, spalmando la pomata sulla cicatrice, ha sentito un gonfiore nella parte più alta del taglio.Non è dolente e da coricata si avverte meno.
Il chirurgo che l'ha operata dice che è una posizione inusuale per una tumefazione e che per capire meglio la sottoporrà a una TAC a fine mese.
Dalle informazioni che sono riuscita a reperire in un articolo pubblicato sul Vostro sito, penso si possa trattare di laparocele.
I fattori di formazione del laparocele corrispondono:
aumento della pressione endo-addominale (ha avuto molti episodi di vomito), diabete (soffre di glicemia alta a digiuno e prende 2 cpr di Metformina 500 mg al dì), è stata sottoposta a digiunostomia, ha 60 anni ed è in sovrappeso.
E' già in programma un intervento x ridurre un'ernia inguinale e il dottore dice che in caso potrebbe riaprire anche la vecchia ferita per sistemare anche questo problema (in anestesia generale).
Non nego che sono preoccupata.In un anno mia madre ha subito molti interventi, coleciste, sostituzione di svariati stent biliari, biopsie e laduodenocefalopancreasectomia.
Quest'ultima "ernia" è arrivata come un fulmine a ciel sereno, quando credevamo che questo incubo fosse finito.
Secondo Voi sbaglio a pensare si tratti di laparocele?Spero possiate aiutarmi.
Vi ringrazio.
[#1]
Probabilmente è un laparocele.
Bisogna prendere in considerazione anche la possibilità, che in tale sede, la fascia muscolare ha ceduto, ma non si è interrotta ed si è verificato un "assottigliamento" dei muscoli.
In questo caso la tumefazione non è un laparocele , ma il risultato di un cedimanto della parete con diastasi della muscolatura.
Una ecografia della parete sarà più che sufficiente a chiarire le caratteristiche della parete addominale ed l'eventuale contenuto della tumafazione.
Bisogna prendere in considerazione anche la possibilità, che in tale sede, la fascia muscolare ha ceduto, ma non si è interrotta ed si è verificato un "assottigliamento" dei muscoli.
In questo caso la tumefazione non è un laparocele , ma il risultato di un cedimanto della parete con diastasi della muscolatura.
Una ecografia della parete sarà più che sufficiente a chiarire le caratteristiche della parete addominale ed l'eventuale contenuto della tumafazione.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 08/02/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Diabete
Il diabete (o diabete mellito) è una malattia cronica dovuta a un eccesso di glucosio nel sangue e carenza di insulina: tipologie, fattori di rischio, cura e prevenzione.