Tumore esofageo

Buongiorno,
avrei una richiesta per mia nonna.
Mia nonna è stata operata ad ottobre dell'anno scorso per un tumore esofageo maligno. Fortunatamente il tumore era al primo stadio (IIB) e per tale motivo non è stata prescritta nessuna terapia adiuvante. La parte di esofago (ed anche una piccolissima parte di stomaco) e lo stomaco è stato tubulizzato per sostituire l'esofago. Ora sta bene dal punto di vista chirurgico e oncologico; tuttavia, non ha più appetito ed ha perso ben 15 kg. Fortunatamente partiva da un leggero sovrappeso di 67kg e ora ne pesa 52, perciò non è sottopeso. Grazie all'aiuto di un centro nutrizionale siamo riusciti a stabilizzarla a 52kg e a ristabilire i minerali e le vitamine grazie ad iniezioni costanti e somministrazione degli stessi. Tuttavia, l'appetito non è più tornato e ogni pasto è diventato un calvario. Ora le hanno prescriitto dei psicofarmaci per il suo umore ma credo che il suo problema sia quello di riacquistare l'appetito. E' stato anche valutato lo svuotamento gastrico e da ciò si vede che va tutto bene. Radiografie ed ecografie sembrano regolari. Ciò che mi chiedo è se ci sia qualche farmaco appetitizzante e non parlo di pappa reale (che già abbiamo provato senza risultati); parlo di ormoni che vanno a regolarizzare la funzione ipotalamica, che credo sia stata compromessa. Lei non ha problemi a deglutire o altro; è vero che si sente subito piena ai pasti e questo dipende dalla tubulizzazione dello stomaco, ma la mancanza di appetito da cosa dipende allora? Può dipendere da cittochine rilasciate dal tumore che hanno sballato la funzione ipotalamica oppure da un fattore psicologico oppure da cosa? Io sono una neolaureata in biologia e questo mi ha permesso di intervenire tempestivamente ai sintomi lievi del tumore e per fortuna mia nonna è salva. Ma sull'appetito non ho nessuna idea su come intervenire e sono disperata.

Ringrazio in anticipo
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Non è facile rispondere alla sua domanda,ma il consiglio generale è di rivolgersi ad un centro di terapia nutrizionale ospedaliero dove potrà essere instaurata una dieta corretta magari integrata con trattamenti parenterali.

Dr. Roberto Rossi