Ernia in seguito a intevento di confezionamento urostomia
Cari Dottori,
vi scrivo in riferimento ad un problema che affligge mio padre, urostomizzato da circa due anni.
In seguito all’intervento sono comparse nel tempo 4 ernie nella zona attorno allìombellico e lungo la cicatrice dell’intervento. I medici che seguono mio padre nel follow-up hanno detto a mio padre che se non ha dolore è necessario intervenire. Tuttavia noto ogni tanto che mio padre si lamenta, seppur un po’ impaurito dal precedente intervento, svicola dal discorso “intervento chirurgico”.
Pertanto Cari Dottori sono qui a chiedervi qualche parere in merito: ritenete anche voi che l’intervento sia necessario solo in caso di dolori, oppure si rischia di sottovalutare un problema che nel tempo può peggiorare? Ci sono dei sistemi palliativi che possano almeno bloccare la formazione di ulteriori ernie (tenendo presente che a causa dell’ernia non può usare una fascia elastica attorno all’addome)?
Infine mi domando se esiste una correlazione diretta tra intervento subito per il confezionamento di una stomia e la formazione di ernie…si sono indeboliti i fasci muscolari dell’addome? Una causa potrebbe essere il fatto che mio padre, manifestando problemi di stipsi in seguito a questo intervento, si sforzi nell’evacuazione e crei egli stesso nel tempo nuove ernie?
Vi ringrazio per la Vs attenzione e per il lavoro che svolgete, resto pazientemente in attesa di un Vs parere/consiglio,
cordialmente,
vi scrivo in riferimento ad un problema che affligge mio padre, urostomizzato da circa due anni.
In seguito all’intervento sono comparse nel tempo 4 ernie nella zona attorno allìombellico e lungo la cicatrice dell’intervento. I medici che seguono mio padre nel follow-up hanno detto a mio padre che se non ha dolore è necessario intervenire. Tuttavia noto ogni tanto che mio padre si lamenta, seppur un po’ impaurito dal precedente intervento, svicola dal discorso “intervento chirurgico”.
Pertanto Cari Dottori sono qui a chiedervi qualche parere in merito: ritenete anche voi che l’intervento sia necessario solo in caso di dolori, oppure si rischia di sottovalutare un problema che nel tempo può peggiorare? Ci sono dei sistemi palliativi che possano almeno bloccare la formazione di ulteriori ernie (tenendo presente che a causa dell’ernia non può usare una fascia elastica attorno all’addome)?
Infine mi domando se esiste una correlazione diretta tra intervento subito per il confezionamento di una stomia e la formazione di ernie…si sono indeboliti i fasci muscolari dell’addome? Una causa potrebbe essere il fatto che mio padre, manifestando problemi di stipsi in seguito a questo intervento, si sforzi nell’evacuazione e crei egli stesso nel tempo nuove ernie?
Vi ringrazio per la Vs attenzione e per il lavoro che svolgete, resto pazientemente in attesa di un Vs parere/consiglio,
cordialmente,
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Le ernie andrebbero riparate, per i sintomi e le eventuali complicanze, se le condizioni generali del paziente lo permettono ed il paziente stesso fornisce il consenso ovviamente.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 22/05/2012.
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