Io adesso, passati circa 2 mesi dallo strappo ho ancora una molestia in zona inguinale con
Gentile Dottore,
ho 30 anni. Dopo uno 'strappo' in palestra sollevando un peso con le gambe,e passati 15-20 giorni sono andato dal traumatologo,mi ordina una RX + RM zona anca e femore e non trova nulla, mi dice di andare dal chirurgo e nel caso dall urologo; il chirurgo mi dice che ho un ernia inguinale da operare, chiedo di fare ecografia e dall'esame non risulta traccia di ernia inguinale ....cosa devo pensare? Io adesso, passati circa 2 mesi dallo strappo ho ancora una molestia in zona inguinale con riflessi al testicolo e all'ano interno coscia. Mi potrebbe dare un consiglio?
Grazie e saluti
ho 30 anni. Dopo uno 'strappo' in palestra sollevando un peso con le gambe,e passati 15-20 giorni sono andato dal traumatologo,mi ordina una RX + RM zona anca e femore e non trova nulla, mi dice di andare dal chirurgo e nel caso dall urologo; il chirurgo mi dice che ho un ernia inguinale da operare, chiedo di fare ecografia e dall'esame non risulta traccia di ernia inguinale ....cosa devo pensare? Io adesso, passati circa 2 mesi dallo strappo ho ancora una molestia in zona inguinale con riflessi al testicolo e all'ano interno coscia. Mi potrebbe dare un consiglio?
Grazie e saluti
[#1]
gentile utente,
la diagnosi di ernia inguinale è clinica e cioè viene rilevata con una visita medica.
i limiti di una valutazione a distanza le sono noti per cui tornerei dal chirurgo di fiducia per una successiva valutazione anche in virtù di questo esame ecografico che di solito personalmente solitamente non prendo in considerazione.
cordiali saluti
la diagnosi di ernia inguinale è clinica e cioè viene rilevata con una visita medica.
i limiti di una valutazione a distanza le sono noti per cui tornerei dal chirurgo di fiducia per una successiva valutazione anche in virtù di questo esame ecografico che di solito personalmente solitamente non prendo in considerazione.
cordiali saluti
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
grazie per la sua risposta...chiedevo se e' normale e possibile che in un ecografia non si veda una ernia...purtroppo vivendo all'estero non ho un chirurgo di fiducia..anzi sono incappato in molti cialtroni e invece mi fido molto dei medici italiani..non so..sara' una questione di lingua..il mio medico di famiglia (italiano) per telefono mi ha detto che se non si vede in ecografia l'ernia potrebbe essere molto piccola e quindi da non operare...mentre il primo chirurgo (privato) mi aveva gia' quasi prenotato il letto in corsia...
Grazie e saluti
grazie per la sua risposta...chiedevo se e' normale e possibile che in un ecografia non si veda una ernia...purtroppo vivendo all'estero non ho un chirurgo di fiducia..anzi sono incappato in molti cialtroni e invece mi fido molto dei medici italiani..non so..sara' una questione di lingua..il mio medico di famiglia (italiano) per telefono mi ha detto che se non si vede in ecografia l'ernia potrebbe essere molto piccola e quindi da non operare...mentre il primo chirurgo (privato) mi aveva gia' quasi prenotato il letto in corsia...
Grazie e saluti
[#3]
Premesso che la diagnosi è clinica,a volte ecograficamente si riesce anche a vedere un eventuale sfiancamento dell'anello inguinale(ma l'esame è operatore dipendente).Probabilmente se l'ernia è molto piccola non sarà responsabile della sintomatologia che lei riferisce,ma si è trattato di un reperto occasionale.Se la situazione migliora con il riposo,evidentemente era solo un problema muscolare "da strappo"(pubalgia?cruralgia?).Altrimenti ritorni sull'ipotesi ernia.
Saluti
Saluti
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
[#4]
gentile utente,
confermo il mio precedente intervento e quello che successivamente ha fatto il mio collega.
purtroppo, vista la sua situazione e la scarsa fiducia che trapela dalle sue parole, la diagnosi è clinica (visita medica di specialista di sua fiducia).
il fatto che l'esame sia risultato negativo potrebbe dipendere dall'assenza della patologia supposto (cosa che spero), ma anche da un mancato reperto (indagine fortemente operatore dipendente).
qualora fosse presente l'ernia, questa dovrà essere trattata, perchè l'unico modo per guarire è, per adesso, l'intervento chirurgico. quanto tempo sia giusto far passare dalla diagnosi al trattamento credo che sia difficile da definire. per diversi motivi direi che prima si fa e meglio è (io fare così).
cordiali saluti
confermo il mio precedente intervento e quello che successivamente ha fatto il mio collega.
purtroppo, vista la sua situazione e la scarsa fiducia che trapela dalle sue parole, la diagnosi è clinica (visita medica di specialista di sua fiducia).
il fatto che l'esame sia risultato negativo potrebbe dipendere dall'assenza della patologia supposto (cosa che spero), ma anche da un mancato reperto (indagine fortemente operatore dipendente).
qualora fosse presente l'ernia, questa dovrà essere trattata, perchè l'unico modo per guarire è, per adesso, l'intervento chirurgico. quanto tempo sia giusto far passare dalla diagnosi al trattamento credo che sia difficile da definire. per diversi motivi direi che prima si fa e meglio è (io fare così).
cordiali saluti
[#5]
Utente
Buongiorno Dottori,
vi scrivo per ringraziarvi per le celeri risposte avute e per dirvi che mi sono operato a inizio Giugno con laparoscopia bilaterale con applicazione di due retine in polipropilene.
La domanda quindi é diretta specialmente al chirurgo che fa TAAP. Dopo due mesi e mezzo ho ancora molestie nell inguine destro, quasi uguali a quando avevo l'ernia, pero´piú sorde e non tanto acute. Nell'inguine sinistro per magia sono guarito al 100%. Mi chiedo se qualcosa puo essere andato storto mentre mi faceva la destra e sinceramente sono un po´sconfortato tanto da uscire molto meno, sport neanche a parlarne, estate rovinata etc...Torneró dal chirurgo che mi ha operato a inizio Settembre e secondo voi cosa mi potrei aspettare di sentire? Ci sono casi in cui va male.. e come si corregge?
Grazie per la disponibilitá
Cordiali saluti
vi scrivo per ringraziarvi per le celeri risposte avute e per dirvi che mi sono operato a inizio Giugno con laparoscopia bilaterale con applicazione di due retine in polipropilene.
La domanda quindi é diretta specialmente al chirurgo che fa TAAP. Dopo due mesi e mezzo ho ancora molestie nell inguine destro, quasi uguali a quando avevo l'ernia, pero´piú sorde e non tanto acute. Nell'inguine sinistro per magia sono guarito al 100%. Mi chiedo se qualcosa puo essere andato storto mentre mi faceva la destra e sinceramente sono un po´sconfortato tanto da uscire molto meno, sport neanche a parlarne, estate rovinata etc...Torneró dal chirurgo che mi ha operato a inizio Settembre e secondo voi cosa mi potrei aspettare di sentire? Ci sono casi in cui va male.. e come si corregge?
Grazie per la disponibilitá
Cordiali saluti
[#6]
gentile utente,
l'intervento per via laparoscopica presenta l'innegabile vantaggio di una conferma visiva della presenza o meno dell'ernia durante l'intervento stesso.
nel suo caso, se non erro lei ha sempre parlato di una ernia (senza aver mai definito quale lato se destro o sinistro) e non di una ernia bilaterale, per cui in assenza di ulteriori suoi racconti è verosimile che durante la fase diagnostica della laparoscopia sia stata evidenziata anche una ernia controlaterale.
l'ntervento presenta, sia per via aperta che per via laparoscopica, il rischio di una possibile recidiva. in quella laparoscopica la recidiva solitamente si presenta precocemente, mentre in quella "aperta" è più frequente quella tardiva (non parla mai però di tumefazione inguinale).
possono anche presentarsi dei disturbi legati all'incorporazione della protesi nei tessuti (come le avranno certamente spiegato, il ruolo della protesi è quello di stimolare l'infiammazione che determinerà l'arrivo di cellule specializzate a costruire la barriera definitiva di riparazione). esistono tanti tipi di protesi in base alla loro tipologia e caratteristica chimica possono provocare una reazione infiammatoria varia e quindi dare una maggiore o minore sintomatologia locale.
esiste inoltre anche la possibilità di coinvolgimento nel processo infiammatorio di piccole formazione nervose, che possono dare una sintomatologia dolorosa. questo tipo di reazione è più frequente per la chirurgia aperta piuttosto che in quella laparoscopica. per via laparoscopica esistono dei sistemi di fissaggio delle protesi che possono dare, sia pur raramente, dei problemi di dolore a livello parietale.
alla fine di tutto, spero di non averla annoiata, però, bisogna aspettare di allontanarsi sufficientemente dall'intervento chirurgico. di solito circa sei mesi dall'intervento è un tempo sufficiente per poter valutare i risultati definitivi (mi riferisco alla sua sintomatologia), mentre per la eventuale recidiva la presenza di una tumefazione e la visita clinica è sufficiente per una diagnosi definitiva.
ci tenga informati.
in bocca al lupo
cordiali saluti
l'intervento per via laparoscopica presenta l'innegabile vantaggio di una conferma visiva della presenza o meno dell'ernia durante l'intervento stesso.
nel suo caso, se non erro lei ha sempre parlato di una ernia (senza aver mai definito quale lato se destro o sinistro) e non di una ernia bilaterale, per cui in assenza di ulteriori suoi racconti è verosimile che durante la fase diagnostica della laparoscopia sia stata evidenziata anche una ernia controlaterale.
l'ntervento presenta, sia per via aperta che per via laparoscopica, il rischio di una possibile recidiva. in quella laparoscopica la recidiva solitamente si presenta precocemente, mentre in quella "aperta" è più frequente quella tardiva (non parla mai però di tumefazione inguinale).
possono anche presentarsi dei disturbi legati all'incorporazione della protesi nei tessuti (come le avranno certamente spiegato, il ruolo della protesi è quello di stimolare l'infiammazione che determinerà l'arrivo di cellule specializzate a costruire la barriera definitiva di riparazione). esistono tanti tipi di protesi in base alla loro tipologia e caratteristica chimica possono provocare una reazione infiammatoria varia e quindi dare una maggiore o minore sintomatologia locale.
esiste inoltre anche la possibilità di coinvolgimento nel processo infiammatorio di piccole formazione nervose, che possono dare una sintomatologia dolorosa. questo tipo di reazione è più frequente per la chirurgia aperta piuttosto che in quella laparoscopica. per via laparoscopica esistono dei sistemi di fissaggio delle protesi che possono dare, sia pur raramente, dei problemi di dolore a livello parietale.
alla fine di tutto, spero di non averla annoiata, però, bisogna aspettare di allontanarsi sufficientemente dall'intervento chirurgico. di solito circa sei mesi dall'intervento è un tempo sufficiente per poter valutare i risultati definitivi (mi riferisco alla sua sintomatologia), mentre per la eventuale recidiva la presenza di una tumefazione e la visita clinica è sufficiente per una diagnosi definitiva.
ci tenga informati.
in bocca al lupo
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.6k visite dal 15/04/2011.
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