Occlusione intestinale


ALLA CORTESE ATTENZIONE DEL PROF. MARCO CATANI
GENT/MO PROFESSORE
MI PREME PORTARE ALLA SUA CORTESE ATTENZIONE LA MIA SITUAZIONE CLINICA NELLA SPERANZA DI RICEVERE UN AIUTO
HO 58 ANNI, VIVO AL NORD, PER MOTIVI DI SERVIZIO E FINO ALL’ANNO SCORSO' HO SEMPRE GODUTO DI UN’ OTTIMA SALUTE. A FEBBRAIO A SEGUITO DI UNA VISITA CHIRURGICA E DI UNA TAC MI HANNO DIAGNOSTICATO UNO TUMORE AL COLON TRASVERSO.
IL GIORNO DOPO VENIVO SOTTOPOSTO AD INTERVENTO CHIRURGICO E IL POSTPERATORIO SI COMPLICAVA CON LA COMPARSA DI UN'OCCLUSIONE INTESTINALE CON FORTE ADERENZE CON CHIUSURA TOTALE DI GAS E FECI PIU’( VOMITO FREQUENTE)
L'ESAME ISTOLOGICO RIPORTA UN ADENOCARCINOMA POCO DIFFERENZIATO CON FOCALI ASPETTI MUCINOSI DEL GROSSO INTESTINO ASSENZA DI METASTASI NEI 36 LINFONODI ESAMINATI E INDENNI I MARGINI DI RESENZIONA INTESTINALI. L'ONCOLOGO NON HA RITENUTO NECESSARIO NESSUN CICLO DI CHEMIOTERAPIA.
DOPO CIRCA UN MESE MI SOTTOPONEVANO AD UN SECONDO INTERVENTO CHIRURGICO DI LAPOROTOMIA ESPLORATIVA CHE EVIDENZIAVA UN QUADRO DIFFUSO DI TENACI ADERENZE. IL CHIRURGO SVOLGEVA TUTTA LA MATASSA INTESTINALE CHE VENIVA POI INTUBATA CON UN LUNGO SONDINO NASO-GASTRICO.
ANCHE CON IL SECONDO INTERVENTO NON E' AVVENUTA NESSUNA CANALIZZAZIONE E SEGUIVA LO STESSO QUADRO OCCLUSIVO. ( CON EPISODI VOMITO ). MI VENIVA SOTTOPOSTO LA NECESSITA DI UN ULTERIORE INTERVENTO DI LAPAROTOMIA.
DIMOSTRAI UNA CERTA PERPLESSITA' SUL TERZO INTERVENTO, PER CUI CHIESI DI ESSERE TRASFERITO IN UN’ ALTRO OSPEDALE.
NEL MESE DI MAGGIO, VENIVO TRASFERITO A BOLOGNA E SOTTOPOSTO AD UN TERZO INTERVENTO CHIRURGICO DI ESPLORAZIONE DELLA CAVITA' ADDOMINALE CHE MOSTRAVA LA PRESENZA DI UNA INTENSA REZIONE ADERENZIALE SENZA SEGNI CARCINOSI. INOLTRE UNA STENOSI A CARICO DELL'ANASTOMOSI ILEO-COLICA, PER CUI SI RICONFEZIONAVA NUOVA ANASTOMOSI E VENIVA LASCIATA IN SEDE LA GASTROSTOMIA.
ANCHE CON IL TERZO INTERVENTO NON E' AVVENUTA NESSUNA CANALIZZAZIONE E PERSISTEVA IL QUADRO ACCLUSIVO. ( CON VOMITO FREQUENTE).
PERSISTENDO, IL QUADRO OCCLUSIVO E IL VOMITO CONTINUO, NEL MESE DI GIUGNO MI SOTTOPONEVANO AD UN QUARTO INTERVENTO CHIRURGICO SEMPRE A BOLOGNA CHE EVIDENZIAVA UNA MARCATA REAZIONE ADERENZIALE DEL TENUE CHE SOSTENEVA IL QUADRO OCCLUSIVO, SI ASPORTAVA LINFOADENOMEGALIA, NEGATIVA ALL'ISTOLOGICO, SI ESEGUIVA LA CHIUSURA DELLA GASTROSTOMIA; PROVA DI SCARICO CON 1000CC DI FISIOLOGIA NEGATIVA PER OSTACOLI. SI ESEGUIVA CONFEZIONAMENTO DI ILEOSTOMIA A DOPPIA CANNA.
IL DECORSO POST OPERATORIO E' STATO CARATTERIZZATO ANCORA UNA VOLTA DA (EPISODI DI VOMITO) E DA UNA CANALIZZAZIONE SOLO DALLA ILEASTOMIA.
AD AGOSTO VENIVO DIMESSO A DOMICILIO E SEMPRE CON UN’ ALIMENTAZIONE PARENTERALE COLLEGATA A UN CVC ANCHE A CASA SI RIPETEVANO COSTANTAMENTE EPISODI DI VOMITO. MIO GIUDIZIO ILEOSTOMIA ERA STATA CONFEZIONATA TROPPA BASSO, TENUTO CONTO CHE I VARI MEDECI MI HANNO SEMPRE PARLATO DI UN’OCCLUSIONE ALTA.
NELL’ L'ULTIMA VISITA DI CONTROLLO EFFETTUATA NEL MESE DI DICEMBRE IL DIRETTORE MI CONSIGLIAVA UN QUINTO INTERVENTO CHIRURGICO, RIMANENDO VAGO SUL TIPO DI INTERVENTO.
COMUNQUE, VISTO IL VOMITO CONTINUO E I DOLORI ALL’ADDOME ( NELLA PARTE SX ) IL 24 GENNAIO SCORSO SONO STATO SOTTOPOSTO AL QUINTO INTERVENTO CHIRURGICO DI LAPAROTOMIA ESPLORATIVA CHE HA CONFERMATO LA PRESENZA DI UN’IMPORTANTE QUADRO ADERENZIALE CON DILATAZIONE DI ANSE DIGIUNALE, SI E’ PROCEDUTOQUINDI A VISCEROLISI, RESEZIONEDEL TRATTO DIGIUNALE SOFFERENTE, CHIUSURA DELL’ILESTOMIA INTUBAZIONE INTESTINALE , POI RIMOSSA, E CONFEZIONAMENTO DI GASTROSTOMIA CHIRURGICA ( POI SOSTITUITA DA PEG ENDOSCOPICA). LìESAME ISTOLOGICO DEI SEGMENTI INTESTINALI ASPORTATI E DI ALCUNE BIOPSIE MESENTERIALI E’ RISULTATO NEGATIVO.
IL DECORSO OPERATORIO E’ STATO CARATTERIZZATO COME PER I PRECEDENTI E ATTUALMENTE LA CANALIZZAZIONE SPONTANEA E’ ASSENTE MENTRE L’OUT-PUT DELLA GRASTROSTOMIA E’ SOSTENUTO.
UN RX DEL TUBO DIGERENTE HA CONFERMATO UN’IPOMOBILITA’ DELLE ANSE ILEALI, MENTRE LA COLONSCOPIA NON INDIVIDUA ALTERAZIONI DELL’ ANASTOMOSI ILIO-COLICA E DEL COLON RESIDUO. DOPO DUE MESI DI RICOVERO A CASA CON LA NUTRIZIONE E’ ESCUSIVAMENTE PARENTERALE.
ATTUALMENTE LE MIE CONDIZIONI DI SALUTE SONO CARATTERIZZATE DA DA UN DOLORE CONTINUO E COSTANTE ALL’ADDOME SX E IN PROSSIMITA’ DELLA PEG CON EPISODI DI NAUSEA, PERTANTO DEBBO RICORRERE, SPESSO, ALLE FIALE DI TORATOL
GENT/MO PROF., DOPO 5 INTERVENTI VI SAREI DAVVERO GRATO SE VOLESTE AIUTARMI AD INDIVIDUARE UNO SPECIALISTA CON ESPERIEZA PER QUESTI TIPI DI INTERVENTII.
ABITO IN F.V.G. E SONO DISPOSTO A RAGGIUNGERE QUALSIASI PRESIDIO OSPEDALIERO A CONDIZIONE DI TROVARE CAPACITA’ E COMPETENZA

IN ATTESA CON CORDIALITA'
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile utente,

mi spiace aver letto la sua avventura.

le ricordo i limiti di una valutazione a distanza.

inizio con una notizia non molto favorevole e cioè che le aderenze tra i visceri di cui lei è affetto nonostante la qualità e la delicatezza utilizzata durante i singoli interventi solitamente tendono ad aumentare in funzione del numero degli interventi. l'ipomobilità delle anse intestinali che lei riferisce in relazione ad un esame eseguito lo testimonia.

l'ipotesi di un successivo intervento da lei sollecitato per ritornare ad una vita "normale" (eliminando nutrizioni artificiali, ileostomia, peg ed altro) deve essere accuratamente valutato e supportato da esami diagnostici mirati, per poter decidere il tipo di intervento e poterla informare adeguatamente prima dell'intervento stesso.

non posso indicarle il nominativo di un collega, non che non esistano, ma il caso sembrerebbe molto complesso riducendo di molto il numero dei medici papabili. mi sembra che abbia già girato a sufficienza l'italia.

mi spiace non poterle essere utile.

mi tenga informato

un grosso in bocca al lupo

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
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