Ernia iatale e gastrite
gentili medici ho 20 anni,da ormai un anno soffro di continui disturbi allo stomaco quali fastidio gonfiore senso di oppressione ,ho fatto innumerevoli visite mediche ed accertamenti strumentali quali eco addome esame intolleranze alimentari,ricerca parassiti nelle feci,vari esami del sangue e urine ,gli ultimi a meta agosto tutto nella norma,ho fatto visita cardiologica con elettrocardiogramma e visite da tutti gli specialisti,inoltre fondamentale è stata la gastroscopia a cui IO per la mia determinazione a farla piu che il gastroenterologo che piu volte mi aveva visitato mi sono deciso a fare a fine dello scorso luglio e l esito è stato infatti gastrite microerosiva con ernia iatale da scivolamento a campana media(non so cosa significhi questo termine specifico),piloro bente con modico reflusso di succo bilio digestivo,la biopsia ha escluso poi modifiche del duodeno..premetto che ne fumo ne bevo,non sono assolutamente in sovrappeso dato che sono 190 e peso 81 kg..mi chiedevo se cio che emerge da quella gastroscopia (soprattutto l ernia iatale e il reflusso )sono condizioni che mi causano direttamente i mie disturbi,devo dire che sono un tipo molto ansioso ma io ho sentito molte persone che come me hanno ernia iatale (piccola) bhè la maggior parte in sguito a questi disturbi dovuti a questa patologia ha iniziato a soffrire di depressione a tal punto da non uscire piu di casa per il disagio che crea anche al livello respiratorio.. cosa ne pensate?grazie
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Le dimensioni dell'ernia iatale a volte non sono direttamente legate ai disturbi effettivamente presentati: vi possono essere ernie grandi che danno pochi sintomi e al contrario ernie molto piccole che pero' creano al paziente notevoli problemi.
Il consiglio e' quello di valutare, insieme ad un Chirurgo che possa visitarla, quali siano le possibilita' che offre nel suo caso l'intervento di funduplicatio e, dall'altro lato, quali e quanti potranno essere i benefici che ricevera' adottando invece idonee regole alimentari e opportune terapie.
Cordiali saluti
Il consiglio e' quello di valutare, insieme ad un Chirurgo che possa visitarla, quali siano le possibilita' che offre nel suo caso l'intervento di funduplicatio e, dall'altro lato, quali e quanti potranno essere i benefici che ricevera' adottando invece idonee regole alimentari e opportune terapie.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Utente
ho parlato con il gastroenterologo che mi ha seguito e mi ha detto che l operazione non la vede come cosa utile..il mio piu che altro è un peso psicologico perchè ho la paura di non respirare piu quando sento quel tipico senso di oppressione..il medico dice che è probabile che io mi agiti ancora di piu poiche li cè il nervo vago e lo stimolo di quel nervo puo provocare queste sensazioni come palpitazioni ,sudate e altri fastidi..crede anche lei che sia una cosa possibile?grazie ancora
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Certo che e' possibile! Anzi, e' proprio cio' che accade... Bene! Dunque, non le resta che sentire un Chirurgo in merito: a buon conto confermera' che quanto asserito dal Gastroenterologo e' la cosa piu' corretta, e se davvero sara' cosi' a quel punto non le restera' che mettere in pratica i consigli terapeutici del caso.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 12/11/2010.
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