Neoplasia colecisti
Gentile dottore,
scrivo per avere un ulteriore chiarimento in merito alla situazione clinica recentemente diagnosticata ad un mio familiare.
Il paziente è una donna di 76 anni, recentemente ricoverata presso l'ospedale Niguarda di Milano per accertamenti riguardanti una sospetta neoplasia localizzata alla cistifellea, con il seguente corredo sintomatico: a) ittero, b) prurito; c) calo ponderale, d) colorazione scura delle urine; e) feci acoliche.
In esito ad esame ecografico e TAC è stata rilevata una neoformazione di 3,7 cm localizzata alla colecisti. In seguito a ricovero ospedaliero (onde valutare l'opportunità di procedere ad intervento chirurgico) la paziente è stata sottoposta a drenaggio biliare esterno ed è stata praticamente accertata la natura tumorale della formazione in esame.
In attesa di ulteriori valutazioni dei medici circa le caratteristiche del caso di specie e le opportunità terapeutiche praticabili per la paziente, volevo chiedere alcune delucidazioni di carattere generale in merito alla patologia diagnosticata.
In particolare vorrei domandare:
1) l'intervento chirurgico (in presenza di neoplasia delle colecisti, con misura superiore a 3,5 cm) può avere possibilità di guarigione completa, oppure (date le dimensoni) può soltanto contribuire alla riduzione della massa tumorale?
2) l'età della paziene (76 anni) e la presenza di alcuni disturbi respiratori(sarcoidosi cronica), può determinare rischi particolari per quanto concerne la praticabilità dell'intervento?
La ringrazio per la gentile disponibilità.
Cordiali saluti.
scrivo per avere un ulteriore chiarimento in merito alla situazione clinica recentemente diagnosticata ad un mio familiare.
Il paziente è una donna di 76 anni, recentemente ricoverata presso l'ospedale Niguarda di Milano per accertamenti riguardanti una sospetta neoplasia localizzata alla cistifellea, con il seguente corredo sintomatico: a) ittero, b) prurito; c) calo ponderale, d) colorazione scura delle urine; e) feci acoliche.
In esito ad esame ecografico e TAC è stata rilevata una neoformazione di 3,7 cm localizzata alla colecisti. In seguito a ricovero ospedaliero (onde valutare l'opportunità di procedere ad intervento chirurgico) la paziente è stata sottoposta a drenaggio biliare esterno ed è stata praticamente accertata la natura tumorale della formazione in esame.
In attesa di ulteriori valutazioni dei medici circa le caratteristiche del caso di specie e le opportunità terapeutiche praticabili per la paziente, volevo chiedere alcune delucidazioni di carattere generale in merito alla patologia diagnosticata.
In particolare vorrei domandare:
1) l'intervento chirurgico (in presenza di neoplasia delle colecisti, con misura superiore a 3,5 cm) può avere possibilità di guarigione completa, oppure (date le dimensoni) può soltanto contribuire alla riduzione della massa tumorale?
2) l'età della paziene (76 anni) e la presenza di alcuni disturbi respiratori(sarcoidosi cronica), può determinare rischi particolari per quanto concerne la praticabilità dell'intervento?
La ringrazio per la gentile disponibilità.
Cordiali saluti.
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La prognosi del tumore della colecisti dipende fondamentalmente dallo stadio, ovvero dall' estensione locale e a distanza della malattia, indipendentemente dalle dimensioni e dal grado di differenziazione. Tumori operati in stadio precoce hanno buona prognosi che peggiora progressivamente al crescere dello stadio. Il rischio operatorio va valutato dall' anestesista ed è variabile, non solo in base allo eta'. L' ospedale dove è ricoverata è un centro altamente qualificato.Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 28/10/2010.
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