Neoplasia colecisti

Gentile dottore,

scrivo per avere un ulteriore chiarimento in merito alla situazione clinica recentemente diagnosticata ad un mio familiare.
Il paziente è una donna di 76 anni, recentemente ricoverata presso l'ospedale Niguarda di Milano per accertamenti riguardanti una sospetta neoplasia localizzata alla cistifellea, con il seguente corredo sintomatico: a) ittero, b) prurito; c) calo ponderale, d) colorazione scura delle urine; e) feci acoliche.
In esito ad esame ecografico e TAC è stata rilevata una neoformazione di 3,7 cm localizzata alla colecisti. In seguito a ricovero ospedaliero (onde valutare l'opportunità di procedere ad intervento chirurgico) la paziente è stata sottoposta a drenaggio biliare esterno ed è stata praticamente accertata la natura tumorale della formazione in esame.
In attesa di ulteriori valutazioni dei medici circa le caratteristiche del caso di specie e le opportunità terapeutiche praticabili per la paziente, volevo chiedere alcune delucidazioni di carattere generale in merito alla patologia diagnosticata.

In particolare vorrei domandare:

1) l'intervento chirurgico (in presenza di neoplasia delle colecisti, con misura superiore a 3,5 cm) può avere possibilità di guarigione completa, oppure (date le dimensoni) può soltanto contribuire alla riduzione della massa tumorale?

2) l'età della paziene (76 anni) e la presenza di alcuni disturbi respiratori(sarcoidosi cronica), può determinare rischi particolari per quanto concerne la praticabilità dell'intervento?

La ringrazio per la gentile disponibilità.

Cordiali saluti.

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
La prognosi del tumore della colecisti dipende fondamentalmente dallo stadio, ovvero dall' estensione locale e a distanza della malattia, indipendentemente dalle dimensioni e dal grado di differenziazione. Tumori operati in stadio precoce hanno buona prognosi che peggiora progressivamente al crescere dello stadio. Il rischio operatorio va valutato dall' anestesista ed è variabile, non solo in base allo eta'. L' ospedale dove è ricoverata è un centro altamente qualificato.Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Attivo dal 2010 al 2011
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Grazie ancora dottore.