Appendice e colon irritabile
Buongiorno,
ho 25 anni, maschio e soffro cronicamente di "colite", che in occasione di alcune visite è stata a volte identificata come SII piuttosto che un'infiammazione cronica all'appendice (il dolore è spesso diffuso all'addome, con spasmi e fitte più localizzati in zona periombelicolare e nei quadranti bassi e a destra dell'addome).
Sono tra l'altro un soggetto molto ansioso, sto facendo un percorso di psicoterapia iniziato con la comparsa (circa 1 anno fa in modo più evidente e debilitante) di crisi d'ansia e attacchi di panico.
Ora, l'ipotesi che il dolore addominale sia un'appendicite cronica (da ragazzo fu ipotizzata tale, come detto, un paio di volte) è fonte di molta ansia e notevole disagio per la paura del dolore, di dover correre d'urgenza in ospedale, dell'intervento chirurgico, anche del pericolo di qualcosa di grave nel non "prenderla" in tempo.
E convivere con quest'ansia quotidianamente, visto i dolori/fastidi alla pancia che si presentano quasi ogni giorno, è davvero difficile.
Ora, da un punto di vista prettamente psicologico, continuo il mio percorso e i risultati proverò a raggiungerli lì, con il mio medico.
Ma quello che gentilmente vi chiedo è chiarezza definita e definitiva su quali siano le reali cause, e i reali sintomi (anche in ordine di comparsa) caratteristici di un attacco di appendicite.
E quale anche sia una dieta da seguire per una SII. Quali alimenti sono assolutamente da scartare? quali invece i migliori?
Se può esservi d'aiuto vi premetto che non fumo (ero fumatore, ho smesso da 10 mesi), non prendo caffè nè alcolici. Questo anche perchè soffro di gastrite, secondo parere medico unicamente su base ansiosa e attualmente in cura con Levopraid e Nexium.
Posto la domanda in chirurgia per l'attinenza dei problemi appendicolari, ma se possibile vorrei anche un parere gastroenterologico.
Grazie per il vostro aiuto e le vostre risposte!
ho 25 anni, maschio e soffro cronicamente di "colite", che in occasione di alcune visite è stata a volte identificata come SII piuttosto che un'infiammazione cronica all'appendice (il dolore è spesso diffuso all'addome, con spasmi e fitte più localizzati in zona periombelicolare e nei quadranti bassi e a destra dell'addome).
Sono tra l'altro un soggetto molto ansioso, sto facendo un percorso di psicoterapia iniziato con la comparsa (circa 1 anno fa in modo più evidente e debilitante) di crisi d'ansia e attacchi di panico.
Ora, l'ipotesi che il dolore addominale sia un'appendicite cronica (da ragazzo fu ipotizzata tale, come detto, un paio di volte) è fonte di molta ansia e notevole disagio per la paura del dolore, di dover correre d'urgenza in ospedale, dell'intervento chirurgico, anche del pericolo di qualcosa di grave nel non "prenderla" in tempo.
E convivere con quest'ansia quotidianamente, visto i dolori/fastidi alla pancia che si presentano quasi ogni giorno, è davvero difficile.
Ora, da un punto di vista prettamente psicologico, continuo il mio percorso e i risultati proverò a raggiungerli lì, con il mio medico.
Ma quello che gentilmente vi chiedo è chiarezza definita e definitiva su quali siano le reali cause, e i reali sintomi (anche in ordine di comparsa) caratteristici di un attacco di appendicite.
E quale anche sia una dieta da seguire per una SII. Quali alimenti sono assolutamente da scartare? quali invece i migliori?
Se può esservi d'aiuto vi premetto che non fumo (ero fumatore, ho smesso da 10 mesi), non prendo caffè nè alcolici. Questo anche perchè soffro di gastrite, secondo parere medico unicamente su base ansiosa e attualmente in cura con Levopraid e Nexium.
Posto la domanda in chirurgia per l'attinenza dei problemi appendicolari, ma se possibile vorrei anche un parere gastroenterologico.
Grazie per il vostro aiuto e le vostre risposte!
[#1]
Gentile signore
il quadro che descrive fa pensare più ad una SII che ad una appendicite, ma non potendola visitare possiamo solo supporre una diagnosi. Sicuramente il suo stato ansioso non giova all'intestino che ne risente direttamente alterando i movimenti peristaltici. Eventuali ulteriori delucidazioni le potrà trovare negli articoli pubblicati su questo stesso sito.
Deve considerare infine che una appendicite acuta, per quanto sia una patologia di rilievo, non è una patologia di emergenza, ma lascia ampi margini di tempo per un trattamento medico o chirurgico.
Il consiglio quindi è quello di continuare la terapia intrapresa per il controllo dell'ansia e vdrà che sicuramente anche il suo intestino le sarà grato.
Cordiali saluti
il quadro che descrive fa pensare più ad una SII che ad una appendicite, ma non potendola visitare possiamo solo supporre una diagnosi. Sicuramente il suo stato ansioso non giova all'intestino che ne risente direttamente alterando i movimenti peristaltici. Eventuali ulteriori delucidazioni le potrà trovare negli articoli pubblicati su questo stesso sito.
Deve considerare infine che una appendicite acuta, per quanto sia una patologia di rilievo, non è una patologia di emergenza, ma lascia ampi margini di tempo per un trattamento medico o chirurgico.
Il consiglio quindi è quello di continuare la terapia intrapresa per il controllo dell'ansia e vdrà che sicuramente anche il suo intestino le sarà grato.
Cordiali saluti
Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile
[#2]
Utente
Gent. Dottore,
la ringrazio per la sua risposta.
In realtà non ho trovato chiare informazioni, in altri articoli, su quello che vorrei capire meglio.
Riguardo un appendicite acuta, che tipo di dolore è quello che si avverte? in che ordine compaiono (solitamente) i vari sintomi?
Perchè spesso ho fitte più o meno forti, più o meno prolungate, all'addome basso al centro e a destra. E immediatamente scatta l'ansia che sia l'appendice, invece di una più banale SII. C'è un modo per riconoscere e capire il dolore, così che possa tranquillizzarmi da solo senza andare subito in ansia e pensare al peggio? O "eventi", "cose" da evitare per non creare un potenziale pericolo d'infiammazione?
Allo stesso modo non ho ritrovato informazioni su una dieta da tenere in caso di SII.
Grazie ancora!
Cordiali saluti
la ringrazio per la sua risposta.
In realtà non ho trovato chiare informazioni, in altri articoli, su quello che vorrei capire meglio.
Riguardo un appendicite acuta, che tipo di dolore è quello che si avverte? in che ordine compaiono (solitamente) i vari sintomi?
Perchè spesso ho fitte più o meno forti, più o meno prolungate, all'addome basso al centro e a destra. E immediatamente scatta l'ansia che sia l'appendice, invece di una più banale SII. C'è un modo per riconoscere e capire il dolore, così che possa tranquillizzarmi da solo senza andare subito in ansia e pensare al peggio? O "eventi", "cose" da evitare per non creare un potenziale pericolo d'infiammazione?
Allo stesso modo non ho ritrovato informazioni su una dieta da tenere in caso di SII.
Grazie ancora!
Cordiali saluti
[#3]
Gentile signore
mi dispiace non poterle essere dio aiuto come lei richiede ma la medicina purtroppo non è una scienza esatta come la matematica dove 2+2 può fare solo 4. Purtroppo il corpo umano, per quanto simile presenta numerose diversità da individuo ad individuo, e reagisce alle patologie in maniera differente. Se ogni malattia avesse una esatta sequenza di sintomi e di segni clinici, allora basterebbe un ragioniere per fare una diagnosi, ma così non è.
Ogni persona reagisce ad un batterio in maniera differente in funzione del suo organismo, delle difese immunitarie, di eventuali patologie concomitanti, in funzione di condizioni ambientali ed anche psicologiche. Per non considerare poi che la risposta ad eventuali terapia cambia da soggetto a soggetto, per cui in alcuni casi può essere sufficiente una dieta mentre in altri casi è necessario un intervento chirurgico.
Dolore in fossa iliaca dx, aumento dei globuli bianchi, nausea e rialzo febbrile possono far pensare ad una patologia appendicolare, ma anche ad una SII. Solo la visita medica, con l'esecuzione di alcune manovre semeiologiche permette, in alcuni casi e non sempre, di porre una diagnosi. Tuttavia sono riportati in letteratura casi di appendicectomie bianche o catarrali, effettuate cioè in assenza di flogosi acute, necessarie però per escludere tale patologia in caso di dolori persistenti.
Come può ben immaginare quindi non è possibile generalizzare un sintomo nè stabilire una sequenza esatta. Solo l'esperienza del medico che la visiterà potrà fornirle una risposta esaustiva alle sue domande.
Codiali saluti
mi dispiace non poterle essere dio aiuto come lei richiede ma la medicina purtroppo non è una scienza esatta come la matematica dove 2+2 può fare solo 4. Purtroppo il corpo umano, per quanto simile presenta numerose diversità da individuo ad individuo, e reagisce alle patologie in maniera differente. Se ogni malattia avesse una esatta sequenza di sintomi e di segni clinici, allora basterebbe un ragioniere per fare una diagnosi, ma così non è.
Ogni persona reagisce ad un batterio in maniera differente in funzione del suo organismo, delle difese immunitarie, di eventuali patologie concomitanti, in funzione di condizioni ambientali ed anche psicologiche. Per non considerare poi che la risposta ad eventuali terapia cambia da soggetto a soggetto, per cui in alcuni casi può essere sufficiente una dieta mentre in altri casi è necessario un intervento chirurgico.
Dolore in fossa iliaca dx, aumento dei globuli bianchi, nausea e rialzo febbrile possono far pensare ad una patologia appendicolare, ma anche ad una SII. Solo la visita medica, con l'esecuzione di alcune manovre semeiologiche permette, in alcuni casi e non sempre, di porre una diagnosi. Tuttavia sono riportati in letteratura casi di appendicectomie bianche o catarrali, effettuate cioè in assenza di flogosi acute, necessarie però per escludere tale patologia in caso di dolori persistenti.
Come può ben immaginare quindi non è possibile generalizzare un sintomo nè stabilire una sequenza esatta. Solo l'esperienza del medico che la visiterà potrà fornirle una risposta esaustiva alle sue domande.
Codiali saluti
[#4]
Utente
Gentili Dottori,
scusate se chiedo con una certa urgenza, ma da circa 1 ora ho un dolore proprio a destra dell'ombelico che si manifesta tramite fitte, abbastanza leggere, ma che aumenta moltissimo dopo un colpo di tosse oppure inspirando profondamente, solo in un punto specifico.
Che tipo di reazione giustifica un dolore con questi sintomi? può essere appendicite? Vorrei evitare di correre al ps se in realtà è un normale sintomo di colon irritabile.
E' un dolore strano comunque... la zona sembra gonfia e quindi dura al tatto.
Grazie mille dell'aiuto
scusate se chiedo con una certa urgenza, ma da circa 1 ora ho un dolore proprio a destra dell'ombelico che si manifesta tramite fitte, abbastanza leggere, ma che aumenta moltissimo dopo un colpo di tosse oppure inspirando profondamente, solo in un punto specifico.
Che tipo di reazione giustifica un dolore con questi sintomi? può essere appendicite? Vorrei evitare di correre al ps se in realtà è un normale sintomo di colon irritabile.
E' un dolore strano comunque... la zona sembra gonfia e quindi dura al tatto.
Grazie mille dell'aiuto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.1k visite dal 24/06/2010.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.