Intervento di rimozione neoplasia intestinale
Buonasera, mi scuso innanzitutto per le informazioni non precise ma non ho qui le documentazioni specifiche di mia nonna.
Mia nonna di anni 86 è risultata positiva per ben tre volte al test del sangue occulto nelle feci. Il test è stato effettuato poiché presentava un quadro di anemia nonostante fosse in terapia con ferrograd. Il medico di famiglia ha allora richiesto una colonscopia virtuale dalla quale è risultata una neoplasia con interessamento dei linfonodi di 6 cm circa a livello del cieco ed un polipo a livello del retto. Dopo l'esito del test ci siamo presentati da un gastroenterologo il quale ci ha presentato i possibili rischi nel caso in cui questi non vengano rimossi tempestivamente (occlusione intestinale, emorragia, rottura della neoplasia), inoltre si è raccomandato di non farle assumere alimenti con scorie e ci ha consigliato di fare un consulto chirurgico ed anestesiologico. Ci siamo rivolti ad un chirurgo generale il quale ci ha rassicurato che l'intervento è semplice e non richiede l'applicazione di una stomia, tuttavia rimanda il tutto alla visita anastesiologica e cardiologica.
Il problema è questo: mia nonna presenta una fibrillazione atriale ed è in terapia con coumadin, inoltre soffre di herpes zoster che le dà forti fitte di dolore, inoltre ha un problema valvolare cardiaco e ha i "normali" acciacchi dell'età (risultano calcificazioni a vari organi e ipotrofia renale), inoltre preferirebbe non operarsi. Fermo restando che il giudizio finale se fare o no l'intervento è suo, volevo sapere se lasciando in sede questa neoplasia che a detta del gastroenterologo è vascolarizzata eventuali rischi operatori potrebbero superano i benefici?
Inoltre gradirei sapere se qualche medico è della mia zona (Pistoia) per richiedere un secondo parere.
Mia nonna di anni 86 è risultata positiva per ben tre volte al test del sangue occulto nelle feci. Il test è stato effettuato poiché presentava un quadro di anemia nonostante fosse in terapia con ferrograd. Il medico di famiglia ha allora richiesto una colonscopia virtuale dalla quale è risultata una neoplasia con interessamento dei linfonodi di 6 cm circa a livello del cieco ed un polipo a livello del retto. Dopo l'esito del test ci siamo presentati da un gastroenterologo il quale ci ha presentato i possibili rischi nel caso in cui questi non vengano rimossi tempestivamente (occlusione intestinale, emorragia, rottura della neoplasia), inoltre si è raccomandato di non farle assumere alimenti con scorie e ci ha consigliato di fare un consulto chirurgico ed anestesiologico. Ci siamo rivolti ad un chirurgo generale il quale ci ha rassicurato che l'intervento è semplice e non richiede l'applicazione di una stomia, tuttavia rimanda il tutto alla visita anastesiologica e cardiologica.
Il problema è questo: mia nonna presenta una fibrillazione atriale ed è in terapia con coumadin, inoltre soffre di herpes zoster che le dà forti fitte di dolore, inoltre ha un problema valvolare cardiaco e ha i "normali" acciacchi dell'età (risultano calcificazioni a vari organi e ipotrofia renale), inoltre preferirebbe non operarsi. Fermo restando che il giudizio finale se fare o no l'intervento è suo, volevo sapere se lasciando in sede questa neoplasia che a detta del gastroenterologo è vascolarizzata eventuali rischi operatori potrebbero superano i benefici?
Inoltre gradirei sapere se qualche medico è della mia zona (Pistoia) per richiedere un secondo parere.
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Il quadro prospettato dal gastroenterologo appare corretto e condivisibile, tuttava deve essere anche rispettato il desiderio del paziente, adeguatamente informato, che in questo caso ha 86 anni, è quindi corretto considerare possibili complicanze. Nella mia esperienza, non esistono interenti 'semplici'. Chiede un secondo parere credo sia corretto. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 16/04/2010.
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