Cardiologia

Buongiorno, desideravo un'opinione su un test da sforzo che ho eseguito venerdi scorso.
Uomo 55 anni con patterni ischemico apicale, segmento 17, alla RM e coronarie indenni alla Tac.
Il paziente si è esercitato secondo il 25x3 per 25:31 min:sec, ottenendo un livello di lavoro Carico Max di 225 watt.
La FC a riposo era di 70 bpm: è salita ad una FC massima di 187 bpm che rappresenta il 113% della frequenza cardiaca massima prevista per età.
La pressione sanguigna a riposo era di 110/65ed è salita ad un massimo di 190/80.
Il test di esercizio è stato interotto a causa di Fc obbiettiva raggiunta e esaurimento muscolare.
Interpretazione:
sommario: ECG a riposo: normale- capacità funzionale corrispondente all'età- Variazione FC sotto sforzo corrispondente all'età-varizione PA a riposo normale, variazione normale- disturbi tipo angina pectoris: nessuno-Aritmia: 6 BEV- Variazione ST: nessuno-Impressione complessiva: Prova da sforzo normale.

Conclusioni: Test ergometrico condotto al cicloergometro con metodo a scalare (25x3), risultato massimale per FC teorica raggiunta ad alto carico di lavoro (FC max 113%; un minuto e 30secondi di 225 watt: METS: 9.2; DP: 24480.
Al carico di lavoro raggiunto assenti sintomi e segni ECgrafici di ischemia miocardica indotta dallo sforzo.
Profilo cronotropo e pressorio regolare.

Grazie e buon lavoro.
Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.7k 149
Dalla lettura del referto si tratta di un test da sforzo completamente normale.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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Utente
Utente
Grazie mille dottore, più che altro desideravo sapere, alla luce della vostra esperienza, che regime di vita io possa sostenere in base al sopraindicato referto, considerando i referti della RM e della TAC sopramenzionati? Grazie sempre buona giornata.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.7k 149
A questa domanda potrà compiutamente rispondere soltanto il cardiologo che la ha in cura, il quale non solo ha la possibilità di prendere visione diretta di tutti i suoi accertamenti diagnostici ma soprattutto può visitarla di persona, seguendo l'andamento delle eventuali terapie prescritte.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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