Possibile diagnosi di pots
Buongiorno a tutti,
sono una ragazza di 21 anni, sempre stata molto attiva, sportiva e in buona salute; da un mese a questa parte ho cominciato ad avere sintomi mai avuti prima che mi hanno stravolto completamente lo stile di vita.
Con un esordio improvviso, mentre ero rilassata in ferie, ho cominciato ad avere tachicardia costante, che si aggravava molto ogni qualvolta io mi alzassi in piedi, e forti giramenti di testa.
Ho eseguito visita cardiologica urgente che ha riscontrato frequenza di base a 120 bpm da sdraiata e 160 bpm da in piedi, ma nessuna alterazione dell'elettrocardiogramma e dell'ecocardio, pressione nella norma.
Dopo gli esami ematochimici ho escluso: tiroiditi in atto, carenza di emoglobina o ferro, diabete.
Dopo i primi giorni i sintomi sono cambiati leggermente e la frequenza di base da sdraiata è tornata completamente normale, non è cambiato invece il cambio repentino di frequenza non appena raggiungo la posizione ortostatica: da 80 battiti arrivo anche a 145 o superiore solo alzandomi in piedi.
Ho notato che anche la pressione cambia molto: in posizione supina ho leggera ipotensione (come ho sempre avuto anche prima di questo momento) con 95-100/50-60 e non appena raggiungo la posizione eretta vado immediatamente a 130/80 circa.
L'unica cosa che mi fa stare leggermente meglio è bere tra i 3 e i 4 litri di acqua al giorno (che non trovo difficile perchè ho costantemente sete), assumere molto sale che mi alza la pressione abbassandomi la frequenza e stare sdraiata.
Ero abituata a camminare tanto, fare turni da 13 ore e lavorare in smonto notte, adesso ho fiatone dopo una rampa di scale e dopo 5 minuti in piedi mi sembra di avere corso una maratona.
Aggiungo che ho eseguito ricerca di acido vanilmandelico nelle urine delle 24h che è negativa, esame urine nella norma, eco addome nella norma.
A livello endocrinologico ho ACTH nella norma e il cortisolo leggermente rialzato.
Sono in attesa del referto dell'holter cardiaco delle 24h.
Studiando in campo medico ho avuto l'opportunità di parlare con dei medici che mi hanno parlato della sindrome da tachicardia ortostatica o POTS, ma ho eseguito diverse visite cardiologiche nelle quali mi hanno detto tutti che è ansia, cosa a cui crederei se avessi la tachicardia sempre anche a riposo, ma i sintomi si presentano solo quando assumo la posizione eretta, e nessuno sembra riconoscere l'importanza di questo sintomo.
Al momento sono stata messa in terapia con atenolo 25 mg prima di dormire, quando in realtà è il momento in cui mi serve meno perchè sono sdraiata.
Chiedo un vostro parere perché non so come procedere, ed eventuali indicazioni per cardiologici specializzati in POTS perché non riesco a trovare nessun medico che conosca la patologia.
Grazie mille in anticipo e buona giornata.
sono una ragazza di 21 anni, sempre stata molto attiva, sportiva e in buona salute; da un mese a questa parte ho cominciato ad avere sintomi mai avuti prima che mi hanno stravolto completamente lo stile di vita.
Con un esordio improvviso, mentre ero rilassata in ferie, ho cominciato ad avere tachicardia costante, che si aggravava molto ogni qualvolta io mi alzassi in piedi, e forti giramenti di testa.
Ho eseguito visita cardiologica urgente che ha riscontrato frequenza di base a 120 bpm da sdraiata e 160 bpm da in piedi, ma nessuna alterazione dell'elettrocardiogramma e dell'ecocardio, pressione nella norma.
Dopo gli esami ematochimici ho escluso: tiroiditi in atto, carenza di emoglobina o ferro, diabete.
Dopo i primi giorni i sintomi sono cambiati leggermente e la frequenza di base da sdraiata è tornata completamente normale, non è cambiato invece il cambio repentino di frequenza non appena raggiungo la posizione ortostatica: da 80 battiti arrivo anche a 145 o superiore solo alzandomi in piedi.
Ho notato che anche la pressione cambia molto: in posizione supina ho leggera ipotensione (come ho sempre avuto anche prima di questo momento) con 95-100/50-60 e non appena raggiungo la posizione eretta vado immediatamente a 130/80 circa.
L'unica cosa che mi fa stare leggermente meglio è bere tra i 3 e i 4 litri di acqua al giorno (che non trovo difficile perchè ho costantemente sete), assumere molto sale che mi alza la pressione abbassandomi la frequenza e stare sdraiata.
Ero abituata a camminare tanto, fare turni da 13 ore e lavorare in smonto notte, adesso ho fiatone dopo una rampa di scale e dopo 5 minuti in piedi mi sembra di avere corso una maratona.
Aggiungo che ho eseguito ricerca di acido vanilmandelico nelle urine delle 24h che è negativa, esame urine nella norma, eco addome nella norma.
A livello endocrinologico ho ACTH nella norma e il cortisolo leggermente rialzato.
Sono in attesa del referto dell'holter cardiaco delle 24h.
Studiando in campo medico ho avuto l'opportunità di parlare con dei medici che mi hanno parlato della sindrome da tachicardia ortostatica o POTS, ma ho eseguito diverse visite cardiologiche nelle quali mi hanno detto tutti che è ansia, cosa a cui crederei se avessi la tachicardia sempre anche a riposo, ma i sintomi si presentano solo quando assumo la posizione eretta, e nessuno sembra riconoscere l'importanza di questo sintomo.
Al momento sono stata messa in terapia con atenolo 25 mg prima di dormire, quando in realtà è il momento in cui mi serve meno perchè sono sdraiata.
Chiedo un vostro parere perché non so come procedere, ed eventuali indicazioni per cardiologici specializzati in POTS perché non riesco a trovare nessun medico che conosca la patologia.
Grazie mille in anticipo e buona giornata.
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Dalla descrizione, sembra probabile che si tratti di POTS la cui gestione è prevalentemente non farmacologica (idratazione, assunzione di sali come lei sta facendo ed alcuni esercizi che aiutano ad evitare i sintomi tipici ed adattano il corpo), mentre per quanto riguarda i farmaci, in atto non sono disponibili farmaci approvati per la POTS ma si utilizzano farmaci sintomatici quali ivabradina (corlentor o procorolan), propranololo, cortisone, gutron etc.
Di certo non userei l atenololo e di certo eviterei i farmaci se possibile.
Se mi dice dove vive le dico quali centri vicino la sua zona se ne occupano.
Di certo non userei l atenololo e di certo eviterei i farmaci se possibile.
Se mi dice dove vive le dico quali centri vicino la sua zona se ne occupano.
Dr. Enrico Bonni
Cardiologo
Palermo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 23/09/2023.
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