Dolori al petto con febbre

Egregi Dottori,

ho 40 anni, negli ultimi 2 anni faccio regolarmente attività sportiva intensa (di tipo prevalentemente anaerobico, circa 2 ore al giorno tutti i giorni) dopo 10 anni di vita sedentaria, sono longilineo (181 cm per circa 70 kg), non fumo, non bevo alcolici, ho un regime alimentare sano (dieta mediterranea, niente cibi fritti, ma molta verdura e frutta), non soffro di particolari patologie (se non di una leggera forma di faringite cronica, di reflusso gastro-esofageo e disturbi digestivi e di sindrome di Gilbert), sono un soggetto tendenzialmente ansioso e umorale (qualche volta la somatizzazione mi ha portato a qualche lieve forma di colite spastica).

Premetto che in eta’ scolare ho avuto una broncopolmonite virale diagnostica tardivamente che mi e’ durata circa 1 mese e mezzo, con conseguenti episodi ricorrenti negli anni successivi di risentimento pleurico (di solito non piu’ di una volta all’anno per qualche ora qualche dolorosa fitta intercostale che passava da sola senza alcuna cura, che mi e’ sempre sembrato correlata a un cambiamento meteorologico).

Negli ultimi 4 anni ho avuto 5 episodi acuti caratterizzati da dolori al petto (di cui gli ultimi 3 negli ultimi 3 mesi), che irradiano verso il braccio sinistro e il collo, fitte intense che mi attraversano fino alla schiena. Di solito dopo poche ore dall’insorgenza di tali dolori si presenta anche febbre e qualche volta anche tremori, vomito e diarrea.

Il primo episodio e’ capitato a settembre del 2003 al mare e ho associato il verificarsi di questi dolori ad un bagno tardo-pomeridiano e all’aver preso molto vento freddo all’uscita dall’acqua… poche ore dopo di notte sono stato male. Ho preso dei FANS e in qualche giorno sono stato bene.

Il secondo episodio e’ capitato a ferragosto 2005, una nuotata al mare molto prolungata e poi una grande mangiata… poi riposino pomeridiano, risveglio e poi frullatone di latte e frutta e dopo un paio d’ore ho iniziato ad avere problemi di stomaco. Alla sera non ho cenato e di notte sono stato male, avvertendo forti dolori al petto, al collo, dolore nella respirazione, febbre e forti tremori. Mi sono recato subito al pronto soccorso. Mi hanno fatto subito un ECG, esami del sangue, mi hanno dato un fluidificante in endovena e del ketoprofene e sono stato tenuto in osservazione fino al pomeriggio, poi mi hanno dimesso senza riscontrare nessuna grave patologia, se non una forte infiammazione muscolo-scheletrica.

Il terzo episodio si e’ verificato ai primi di ottobre 2006, il solito bagno al mare (questa volta approfittando di una bellissima giornata d’inizio ottobre), acqua un po’ freddina e nuotata prolungata (circa 40 minuti). Dopo 1 o 2 giorni ho iniziato a sentire una leggera pressione al petto, soprattutto chinandomi in avanti (per esempio allacciandomi le scarpe o raccogliendo qualcosa da terra). Successivamente la pressione si e’ trasformata nel solito dolore unito a spossatezza (ma senza febbre, ne’ nausea, ne’ vomito ne’ diarrea), al che ho chiamato la guardia medica che mi ha visitato e fatto un’iniezione intramuscolare di ketoprofene (oki) e consigliandomi riposo e possibilmente di recarmi al pronto soccorso. Purtroppo avevo l’aereo per l’estero per motivi lavorativi il giorno dopo (ove sono anche tutt’ora) e non potevo piu’ spostarlo. L’indomani sono partito ma la alla sera stavo peggio, avevo la febbre e il dolore si era intensificato. Sono stato in casa a riposo per circa 7 giorni assumendo nimesulide 100 mg in bustina due volte al giorno. Poi tutto e’ passato.

Purtroppo inizio dicembre 2006 si e’ verificato un altro episodio acuto, caratterizzato da un leggero indolenzimento al petto, ma l’ho trascurato comportandomi come se nulla fosse. Ho pensato fosse dovuto agli sbalzi termici intensi che si verificano passando da luoghi troppo riscaldati a luoghi all’aperto con temperature intorno o sotto zero. Il giorno dopo uguale ma poi al pomeriggio mi e’ venuta anche la febbre, al che ho assunto nimesulide 100 mg in bustina due volta al giorno per 3 giorni. Dolori e febbre hanno regredito. Al quarto giorno ho preferito passare al ketoprofene 200 mg in un’unica assunzione mattutina (ritenendolo con meno effetti indesiderati) ma alla sera ho iniziato ad avvertire dolori addominali. Ho proseguito il ketoprofene per 3 giorni, avvertendo sempre dolori addominali, il settimo giorno ho provato con l’ibuprofene da 400mg. Poi ho preferito non assumere altro, essendomi passati ormai completamente i dolori al petto e invece essendomi venuti quelli all’addome (con il rischio di gastrite o peggio).

L’ultimo episodio (in corso anche ora che vi scrivo) ha iniziato a manifestarsi 6 giorni fa. Questa volta al primo sorgere del dolore mi sono messo subito a riposo e mi sono recato in un ambulatorio a farmi fare un’iniezione i.m. di ketoprofene 100 mg con lo scopo di bloccare subito la sintomatologia, senza danneggiare la mucosa gastrica. Ho fatto altre 3 iniezioni nei 3 giorni successivi, saltando un giorno in cui ho preso 2 compresse di ibuprofen 400 mg con magaldrato per limitare gli effetti sulla mucosa gastrica (ieri era domenica e l’ambulatorio era quindi chiuso). Ieri mattina sono dovuto andare per lavoro in giro all’aperto per circa 2 ore e penso che l’inspirazione di aria fredda mi abbia ancora creato qualche problema. Stamattina mi sono svegliato con gli stessi sintomi iniziali (pesantezza sul torace, senso di spossatezza, ecc.), non ho assunto nessun farmaco, ma nel tardo pomeriggio mi e’ venuta una leggera febbre (circa 37,4 gradi), al che dopo cena prendero’ una compressa di ketoprofene e dopo del magaldrato (anche se ho un po’ il dubbio che quest’ultimo possa inficiare almeno parzialmente l’effetto del primo). Domani credo che dovro’ ricorrere ad un altro ciclo di iniezioni di ketoprofene.

Purtroppo essendo all’estero non e’ semplice recarsi a fare degli accertamenti diagnostici (problemi di lingua, di non sapere dove recarsi esattamente, ecc.). Ormai gli episodi sono diventati piu’ frequenti e sembra che basti uno sbalzo termico, una piccola infreddatura per farmi stare male… se questa e’ la causa o qualcos’altro… scusate la prolissita’ ma ho voluto essere esaustivo.

Cordiali saluti e grazie.
[#1]
Dr. Ernesto Pascale Cardiologo, Medico internista, Anestesista 10
Considerato che questi episodi si reiterano nel tempo e puntualmente gli esami praticati hanno sempre escluso patologie cardiache o pleuropolmonari, direi che la sua predisposizione ad essere molto sensibile ai cambiamenti repentini di temperatura é ormai un dato di fatto.! Cosa fare? Ha provato a proteggersi un poco di più con maglie intime più pesanti? Le sembrerà banale ma a volte ciò é la risoluzione di tutte le problematiche di questo tipo!!!!

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