Extrasistole, ansia, emozioni e sforzo fisico
Salve, innanzitutto una mia breve descrizione: sono un ragazzo di 26 anni, alto 178cm e peso 73kg; non fumo, non bevo, non risultano particolari patologie e non sono mai stato operato. Fino ai 22-23 anni ho fatto atletica leggera allenandomi 4 volte a settimana, successivamente (per motivi universitari e di voglia) ho ridotto l'attività fisica ad 1 volta a settimana.
Detto ciò, perchè scrivo: dopo la metà del 2007 ho iniziato a fare caso alle "extrasistole"; francamente non so dire se prima le avevo, ma ammetto che sono una persona abbastanza ansiosa e quindi, una volta che mi sono informato su cosa erano, ho iniziato a "farci caso".
Le extrasistole mi appaiono in vari momenti: forti momenti di stress (per esempio mi è capitato di sentirne molte prima di effettuare un esame universitario), forti "emozioni" (spesso mi appaiono durante un rapporto sessuale o la masturbazione) ed infine mi capita (cosa più importante ma non spesso per fortuna) di sentirle anche dopo aver fatto attività fisica (nel cosiddetto "momento di recupero")...e di percepirne pure parecchie!
Sottolineo inoltre che in questo "momento di recupero" il numero di pulsazioni del mio cuore è sicuramente abbastanza più elevato del "normale" (non saprei quantificare il numero di battiti), ma questo credo dipenda dal fatto che non sono più allenato come una volta (mi corregga se sbaglio).
Comunque sia, proprio il fatto di aver percepito extrasistole dopo l'attività fisica hanno spinto il mio medico di base, ad inizio del 2008, a sottopormi ad una serie di esami quali: esame del sangue, ecocardiogramma, elettrocardiogramma, Holter 24h: tutti questi esami non hanno evidenziato alcuna anomalia (l'holter, fra l'altro, non registrò alcuna extrasistole).
A Luglio del 2009, infine, ho eseguito una visita medica sportiva, sottolineando al medico sportivo di avere, talvolta, extrasistole dopo aver compiuto attività fisica: anche in questo caso l'ECG, sia prima, durante e dopo lo sforzo non hanno rilevato alcunchè.
A questo punto vorrei fare alcune domande:
1) Le extrasistole che appaiono DOPO aver finito l'attività fisica sono pericolose quanto quelle che appaiono DURANTE l'attività fisica?
2) Potrebbero essere, in qualche modo, correlate all'ansia (seppure in quei momenti non mi senta minimamente ansioso/emozionato)?
3) Se non si è molto allenati, è normale che il cuore mantenga un ritmo un po' più elevato del normale anche dopo aver finito l'allenamento?
4) E' vero che aumentando l'attività fisica si aiuta il cuore ad avere meno extrasistole? Se sì, perchè?
5) E' consigliabile fare un check-up annuale al cuore, sapendo di avere delle extrasistole? O è del tutto inutile?
Grazie per la pazienza e per qualsiasi risposta.
Buona Giornata!
Detto ciò, perchè scrivo: dopo la metà del 2007 ho iniziato a fare caso alle "extrasistole"; francamente non so dire se prima le avevo, ma ammetto che sono una persona abbastanza ansiosa e quindi, una volta che mi sono informato su cosa erano, ho iniziato a "farci caso".
Le extrasistole mi appaiono in vari momenti: forti momenti di stress (per esempio mi è capitato di sentirne molte prima di effettuare un esame universitario), forti "emozioni" (spesso mi appaiono durante un rapporto sessuale o la masturbazione) ed infine mi capita (cosa più importante ma non spesso per fortuna) di sentirle anche dopo aver fatto attività fisica (nel cosiddetto "momento di recupero")...e di percepirne pure parecchie!
Sottolineo inoltre che in questo "momento di recupero" il numero di pulsazioni del mio cuore è sicuramente abbastanza più elevato del "normale" (non saprei quantificare il numero di battiti), ma questo credo dipenda dal fatto che non sono più allenato come una volta (mi corregga se sbaglio).
Comunque sia, proprio il fatto di aver percepito extrasistole dopo l'attività fisica hanno spinto il mio medico di base, ad inizio del 2008, a sottopormi ad una serie di esami quali: esame del sangue, ecocardiogramma, elettrocardiogramma, Holter 24h: tutti questi esami non hanno evidenziato alcuna anomalia (l'holter, fra l'altro, non registrò alcuna extrasistole).
A Luglio del 2009, infine, ho eseguito una visita medica sportiva, sottolineando al medico sportivo di avere, talvolta, extrasistole dopo aver compiuto attività fisica: anche in questo caso l'ECG, sia prima, durante e dopo lo sforzo non hanno rilevato alcunchè.
A questo punto vorrei fare alcune domande:
1) Le extrasistole che appaiono DOPO aver finito l'attività fisica sono pericolose quanto quelle che appaiono DURANTE l'attività fisica?
2) Potrebbero essere, in qualche modo, correlate all'ansia (seppure in quei momenti non mi senta minimamente ansioso/emozionato)?
3) Se non si è molto allenati, è normale che il cuore mantenga un ritmo un po' più elevato del normale anche dopo aver finito l'allenamento?
4) E' vero che aumentando l'attività fisica si aiuta il cuore ad avere meno extrasistole? Se sì, perchè?
5) E' consigliabile fare un check-up annuale al cuore, sapendo di avere delle extrasistole? O è del tutto inutile?
Grazie per la pazienza e per qualsiasi risposta.
Buona Giornata!
[#1]
Gentile utente
uno dei criteri della"benignita' " delle extrasistoli e' proprio quello di scomparire durante gli sforzi per ricomparire nel cosiddetto recupero, pertanto si tranquillizzi anche alla luce degli accertamenti eseguiti.
Per rispondere brevemente agli altri quesiti:
2) Si'
3) si'
4) Si' perché aumenta il cosiddetto tono colinergico che puo'essere paragonato ad un naturale sistema antiaritmico.
5) alla sua eta' credo che controlli cardiologici particolari non siano indicati se il suo unico disturbo e' rappresentato dall' extrasistolia.
A disposizione per ulteriori cosulti
uno dei criteri della"benignita' " delle extrasistoli e' proprio quello di scomparire durante gli sforzi per ricomparire nel cosiddetto recupero, pertanto si tranquillizzi anche alla luce degli accertamenti eseguiti.
Per rispondere brevemente agli altri quesiti:
2) Si'
3) si'
4) Si' perché aumenta il cosiddetto tono colinergico che puo'essere paragonato ad un naturale sistema antiaritmico.
5) alla sua eta' credo che controlli cardiologici particolari non siano indicati se il suo unico disturbo e' rappresentato dall' extrasistolia.
A disposizione per ulteriori cosulti
Massimo Tidu M.D.
Medico Specialista in Cardiologia
www.massimotidu.it
[#2]
Utente
Buonasera dottore,
grazie per le risposte molto esaurienti che ha dato. In effetti avrei altre due curiosità da soddisfare da "profano"; gliele elenco:
1) Quali sono le cause che possono provocare extrasistole nella fase di "recupero" seguente l'attività fisica?
Sembra quasi che il cuore, rallentando rispetto ai ritmi sostenuti durante l'attività fisica, sia "propenso" (mi passi il termine...) ad incappare in (frequenti) extrasistole;
2) Se un soggetto è consapevole di avere delle extrasistole benigne quali sono, eventualmente, i campanelli d'allarme da considerare nel caso che qualcosa "cambi" in negativo per il cuore? Ovvero, è possibile che le extrasistole da benigne possano diventare NON benigne? Se sì, come ci si può accorgere di ciò?
Grazie ancora per i suoi contributi e buon ferragosto.
grazie per le risposte molto esaurienti che ha dato. In effetti avrei altre due curiosità da soddisfare da "profano"; gliele elenco:
1) Quali sono le cause che possono provocare extrasistole nella fase di "recupero" seguente l'attività fisica?
Sembra quasi che il cuore, rallentando rispetto ai ritmi sostenuti durante l'attività fisica, sia "propenso" (mi passi il termine...) ad incappare in (frequenti) extrasistole;
2) Se un soggetto è consapevole di avere delle extrasistole benigne quali sono, eventualmente, i campanelli d'allarme da considerare nel caso che qualcosa "cambi" in negativo per il cuore? Ovvero, è possibile che le extrasistole da benigne possano diventare NON benigne? Se sì, come ci si può accorgere di ciò?
Grazie ancora per i suoi contributi e buon ferragosto.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 82.2k visite dal 14/08/2009.
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