Sospensione eliquis per presunti effetti avversi?
Gentilissimi,
chiedo il vostro parere per una brutta situazione con mio padre, 72 anni - infarto del miocardio 12 anni fa, diabete, insufficienza arteriosa e venosa, BPCO.
Ad aprile viene portato in PS per un problema alla gamba, verosimilmente un'infezione estesa.
Li però trovano TVP tibiale ed inizia il trattamento con eliquis.
Esce dall'ospedale e lo faccio visitare dal suo vascolare di fiducia che non trova nessun trombo a distanza di pochi giorni ma ormai la terapia era iniziata e doveva portarla a termine per almeno i 6 mesi indicati.
Da quando assume eliquis mio padre non mangia più ha una forte nausea ed è dimagrito molto.
Spesso la nausea è accompagnato da vomito, è molto stanco e pieno di dolori.
Il vascolare dice che non è un farmaco che tratta molto quindi di sentire il cardiologo o in ospedale chi l'ha prescritto, che ora sono in ferie.
Il curante lasciamo perdere perché secondo lui aveva sviluppato un'intolleranza alla metformina, che il diabetologo ha escluso.
Non può essere una coincidenza che ha iniziato ad avere la nausea appena ha iniziato il farmaco.
Quindi chiedo si può interrompere l'assunzione a 5 mesi invece che a 6 considerando che probabilmente la TVP neanche c'era?
A chi altro dovrei rivolgermi?
Non so più come aiutarlo... sono mesi che chiamo specialisti diversi.
Grazie
PS: a giugno quando gli episodi erano già acuti, facemmo le analisi del sangue che erano buone se non per una lieve anemia
chiedo il vostro parere per una brutta situazione con mio padre, 72 anni - infarto del miocardio 12 anni fa, diabete, insufficienza arteriosa e venosa, BPCO.
Ad aprile viene portato in PS per un problema alla gamba, verosimilmente un'infezione estesa.
Li però trovano TVP tibiale ed inizia il trattamento con eliquis.
Esce dall'ospedale e lo faccio visitare dal suo vascolare di fiducia che non trova nessun trombo a distanza di pochi giorni ma ormai la terapia era iniziata e doveva portarla a termine per almeno i 6 mesi indicati.
Da quando assume eliquis mio padre non mangia più ha una forte nausea ed è dimagrito molto.
Spesso la nausea è accompagnato da vomito, è molto stanco e pieno di dolori.
Il vascolare dice che non è un farmaco che tratta molto quindi di sentire il cardiologo o in ospedale chi l'ha prescritto, che ora sono in ferie.
Il curante lasciamo perdere perché secondo lui aveva sviluppato un'intolleranza alla metformina, che il diabetologo ha escluso.
Non può essere una coincidenza che ha iniziato ad avere la nausea appena ha iniziato il farmaco.
Quindi chiedo si può interrompere l'assunzione a 5 mesi invece che a 6 considerando che probabilmente la TVP neanche c'era?
A chi altro dovrei rivolgermi?
Non so più come aiutarlo... sono mesi che chiamo specialisti diversi.
Grazie
PS: a giugno quando gli episodi erano già acuti, facemmo le analisi del sangue che erano buone se non per una lieve anemia
[#1]
Sinceramewnte qualsiasi farmaco puo' provocare nmausea.
Dare la colpa all' Eliquis mi aprew esagerato. comunque certo io non posso modificare una terapia di un paziente che non conosco e che del resto e' avviamente a rischio
cecchini
Dare la colpa all' Eliquis mi aprew esagerato. comunque certo io non posso modificare una terapia di un paziente che non conosco e che del resto e' avviamente a rischio
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Gentilissimo dottor cecchini,
la ringrazio per la celere risposta.
La colpa all’eliquis viene data solo per una coincidenza temporale, ma le sto pensando tutte fino ad immaginare intolleranze o a somatizzazioni d’ansia. Purtroppo non so come venirne a capo. Come si fa ad escludere che sia L’eliquis? Sospendendo per un paio di giorni? Bisogna fare una gastroscopia? Contattare uno psichiatra?
La nausea e il vomito so che sono aspecifici come sintomi. Ho messo il consulto in cardiologia perché il vascolare mi disse che che probabilmente i cardiologi conosco a meglio il farmaco ed eventuali effetti.
Non so più quale dovrebbe essere il prossimo passo e papà continua a stare male.
La ringrazio per il suo tempo
la ringrazio per la celere risposta.
La colpa all’eliquis viene data solo per una coincidenza temporale, ma le sto pensando tutte fino ad immaginare intolleranze o a somatizzazioni d’ansia. Purtroppo non so come venirne a capo. Come si fa ad escludere che sia L’eliquis? Sospendendo per un paio di giorni? Bisogna fare una gastroscopia? Contattare uno psichiatra?
La nausea e il vomito so che sono aspecifici come sintomi. Ho messo il consulto in cardiologia perché il vascolare mi disse che che probabilmente i cardiologi conosco a meglio il farmaco ed eventuali effetti.
Non so più quale dovrebbe essere il prossimo passo e papà continua a stare male.
La ringrazio per il suo tempo
[#3]
Puo' provare a sospenderlo sotituendolo con l'eparina sottocute.
cecchini
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#4]
Buongiorno, il sintomo di suo padre è davvero 'aspecifico', tuttavia non è escludibile al 100% che sia l'Eliquis considerando che la nausea rientra tra gli effetti collaterali "comuni" del farmaco, ossia viene manifestato tra 1/10 e 1/100 persone che lo assumono (tradotto, tra il 10 e l'1% dei soggetti). I crampi addominali o il vomito però sono davvero inusuali, perciò come il collega lo ritengo abbastanza improbabile.
In ogni caso anche se fosse il farmaco, prr rispondere nello specifico alla sua domanda, l'anticoagulante andrebbe continuato da Linee Guida per 6 mesi dalla diagnosi di TVP, salvo che non sia possibile proseguirlo per la presenza di severi effetti collaterali o elevato rischio di sanguinamento; essendo in tal caso un effetto collaterale classificato 'minore' (sempre che sia il farmaco), il consiglio solitamente è di portare a termine la cura. Come suggerisce un altro collega, si potrebbe sostituire l'Eliquis con l'eparina (anche se avrebbe il fastidio di dover fare un'iniezione sottocute nella pancia per 2 volte al giorno).
Consideri infine che una possibile alternativa potrebbe essere che ci sia una gastrite o un'ulcera gastrica latente, e che l'Eliquis (essendo anticoagulante) potrebbe far sanguinare maggiormente provocando di conseguenza disturbi intestinali; è un'ipotesi remota ma anche questa possibile. In tal caso andrebbe fatta la ricerca del sangue occulto nelle feci per escluderla (e successivamente una gastroscopia, se dovessero venire positivi i risultati delle feci).
Distinti saluti
In ogni caso anche se fosse il farmaco, prr rispondere nello specifico alla sua domanda, l'anticoagulante andrebbe continuato da Linee Guida per 6 mesi dalla diagnosi di TVP, salvo che non sia possibile proseguirlo per la presenza di severi effetti collaterali o elevato rischio di sanguinamento; essendo in tal caso un effetto collaterale classificato 'minore' (sempre che sia il farmaco), il consiglio solitamente è di portare a termine la cura. Come suggerisce un altro collega, si potrebbe sostituire l'Eliquis con l'eparina (anche se avrebbe il fastidio di dover fare un'iniezione sottocute nella pancia per 2 volte al giorno).
Consideri infine che una possibile alternativa potrebbe essere che ci sia una gastrite o un'ulcera gastrica latente, e che l'Eliquis (essendo anticoagulante) potrebbe far sanguinare maggiormente provocando di conseguenza disturbi intestinali; è un'ipotesi remota ma anche questa possibile. In tal caso andrebbe fatta la ricerca del sangue occulto nelle feci per escluderla (e successivamente una gastroscopia, se dovessero venire positivi i risultati delle feci).
Distinti saluti
Dott.ssa Lucrezia Maggioni
Specialista in Geriatria
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.1k visite dal 29/08/2023.
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