Cardiologia

Buongiorno, sono sempre io ogni tanto torno a scocciarvi.


Ho già chiesto alcuni consulti sui miei sintomi o somatizzazioni e da circa un mese ho iniziato una terapia psicologica che (credo) mi stia già un po’ aiutando a stare meglio, gli episodi di panico sono diminuiti e spesso riesco a tranquillizzarmi quando arriva l’ipocondria.


Scrivo per un episodio appena accaduto ma vorrei iniziare da una premessa, da quando avevo 9 anni fatico a dormire di notte perché (a quell’età) fui svegliata bruscamente e mi venne detto in modo brutale della morte di mio padre e lì ebbi il mio primo attacco di panico.


Stanotte (prima di mettermi a dormire) avvertivo un leggero capogiro che però ho ricondotto al sonno arretrato, mi sono addormentata subito e per un paio di volte mi sono svegliata di soprassalto perché la persona che dormiva accanto a me si lamentava nel sonno, ovviamente mi sono molto spaventata molto.


Mi sono ritrovata seduta al centro del letto e ho avvertito fitte e un peso al petto, capogiri, battiti irregolari per un po’, mancanza di fiato sensazione di malessere e tremore.
Adesso, dopo un’ora, mi sento ancora così: fastidio al petto, un po’ di fatica a respirare e oppressione e non riesco ad addormentarmi che sento il battito aumentare e se mi giro sul fianco sinistro sento come colpi al petto ma alla misurazione risultano sui 75/78 bpm.

Ho pensato di andare in PS ma prima ho cercato di calmarmi con la respirazione e un po’ ci sono riuscita ma dato che queste fitte al centro del petto le avverto spesso durante la giornata già da parecchi mesi ed ero già stata rassicurata dal gentile dott.
Cecchini sul fatto che non potesse essere infarto o altro, avevo pensato di chiedere di nuovo il vostro parere, se sia il caso o meno di recarmi in PS o se si tratta solo di panico.


Mi scuso se mi sono dilungata o se ciò che ho raccontato risulta poco attinente ma ho bisogno di un parere esperto per tranquillizzarmi e volevo essere chiara.

Cordiali saluti